terra usata
Quando rinvaso una pianta che uso posso fare del vecchio terriccio?
Gentile Laura,
il terriccio nuovo e fresco, quello che comprimo in vivaio, è ricco di Sali minerali, che con il passare del tempo le nostre piante assorbono; in particolare ogni pianta, a seconda del tipo, della specie, e delle dimensioni, assorbe dal terreno un certo tipo di Sali minerali, piuttosto che altri, e in modo più o meno rapido. Quando cambiamo il terreno presente in un vaso, è perché, nonostante l’aggiunta di concime dall’esterno, tale substrato è ormai esausto, e quindi non contiene più grandi quantità di sostanze quali azoto, fosforo e potassio, o quantomeno non ne contiene in quantità sufficienti o in qualità interessanti per le nostre piante.
Quindi ci troviamo con un terreno privo di Sali minerali utili, che spesso però ha accumulato Sali minerali poco utili, come avviene per il calcare contenuto nell’acqua delle annaffiature.
Oltre a questo succede spesso che nel terreno si siano sviluppati parassiti di vario tipo, quali muffe, funghi o insetti, che sarebbero dannosi per la pianta.
I vantaggi che può ancora mostrare sono dovuti più che altro all’impasto del terriccio che, pur essendo privo di Sali minerali, può essere ancora soffice e permeabile.
Quindi, se la pianta che veniva coltivata in quel terriccio è perfettamente sana, allora possiamo utilizzare il terriccio esausto per migliorare l’impasto del terreno nelle aiole del giardino o dell’orto, spargendolo sulla superficie ed interrandolo con una zappa; oppure possiamo utilizzarlo per migliorare la composizione del cumulo contenuto nel composter, che spesso contiene troppi scarti verdi.
Oppure possiamo mescolarlo con del buon stallatico, porlo in un angolo del giardino, e lasciarlo “maturare” fino all’anno successivo, quando potremo utilizzarlo per qualsiasi scopo. Molto utile risulta spesso aggiungere del terriccio di questo tipo alle aiole dell’orto o anche alla base degli arbusti a dimora da lungo tempo, che spesso soffrono a causa di un terreno eccessivamente compatto.
Se la pianta in esso contenuta presentava delle malattie di qualsiasi genere sarebbe opportuno gettarlo; volendo possiamo provare a recuperarlo lasciandolo asciugare alla luce solare e poi compostandolo.
Se il terriccio è quello contenuto in un piccolo vaso, o non siamo sicuri che la pianta in esso contenuta sia perfettamente sana, allora forse è il caso di gettarlo; nei comuni in cui si fa la raccolta differenziata dei rifiuti, spesso il terriccio viene considerato uno scarto da inserire nel sacchetto dell’organico, e non uno scarto verde. Quindi prima di gettarlo nel sacchetto sbagliato chiedete al vostro comune come utilizza i vari tipi di rifiuti e dove ritengono più giusto inserire i residui di terriccio.
- Il terriccio che si trova nei vasi devo sostituirlo tutti gli anni per poter piantare i fiori?...