Prato di dicondra
Gent.mo staff di " Giardinaggio ",
volevo porvi un quesito, a riguardo il mio prato di dichondra;
visto che abito in un paese del nord e visto le temperature abbastanza basse
di questi mesi, anche se le giornate sono state fino ad ora sempre
soleggiate e visto il terreno un pò argilloso, se è il caso di annaffiarlo
ogni tanto;
aggiungo che nel mio picoolo giardino c'è un acero di modeste dimensioni.
Certo di una vostra cortese risposta, vi mando i miei più sentiti saluti.
Roberta
Gentilissimo Lettore,
La ringraziamo per averci contattato in merito ai suoi quesiti sul prato di
Dicondra, tramite la rubrica dell'Esperto di "Giardinaggio.it".
L'epoca migliore per la semina della Dichondra è generalmente il mese di aprile maggio e si può piantare anche in terreni profondi solamente 20-30 cm, l'importante è somministrare una sufficiente quantità di nutrimento e di acqua.
La semina deve essere fatta superficialmente.
Trattandosi di seme molto fine è buona norma eseguire l'operazione su
terreno in tempera (non troppo umido o secco) e perfettamente amminutato.
Al fine di favorire la distribuzione di questo seme in assenza di macchine di precisione, si consiglia di miscelare il quantitativo di seme previsto per la superficie assieme a torba od altro materiale utile a tracciare le zone seminate ed evitare anche facili sovrapposizioni. Benchè la Dicondra sia una pianta tollerante alla siccità, questa
nelle prime fasi di sviluppo è molto sensibile e pertanto assieme ad una corretta preparazione del suolo, interramento del seme, è bene facilitare la germogliazione con leggere ma ripetute annaffiature (è sufficiente che l'acqua penetri almeno nei primi 5 cm di profondità) La tecnica consigliata per la concimazione ad un nuovo impianto di un tappeto erboso di Dicondra, è quella di
intervenire in pre semina su terreno lavorato in occasione della prima estirpatura cercando di incorporare il fertilizzante a discreta profondità. In seguito in fase di inizio vegetazione, sarà poi opportuno ripassare con altro fertilizzante per consolidare lo sviluppo delle giovani piantine.
- La Dichondra argentea è una piccola erbacea perenne tappezzante, originaria dell’America centro settentrionale; viene spesso coltivata anche come annuale. Ha portamento strisciante, e si sviluppa in a...
- Buongiorno. Sono responsabile di laboratorio analisi presso un impianto di compostaggio; dalle nostre linee produttive escono degli ammendanti classificati dal Decreto Ronchi in compostato verde e com...
- Buongiorno,vorrei un consiglio, ho acquistato un appartamento con adiacente un giardinetto realizzato in un terrapieno, visto che l'unico accesso per giungere in giardino è la sala da pranzo e non a...
- Buongiorno, ieri ho seminato il prato in oggetto (dichondra - n.d.r.), avendo premura di curare nel mese precedente la terra, alleggerendola con un pò di torba e buon terriccio visto che era estremame...
La Dichondra repens è una pianta originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda, ma, data la sua grande adattabilità e vigoria, ormai è molto diffusa anche in Asia e nelle regioni calde degli Stati Uniti, dove viene considerata un’invasiva.
A livello orticolo è usata sempre più spesso: dato il suo portamento strisciante, richiede manutenzione minima, resiste abbastanza bene al calpestio e sopporta posizioni anche poco soleggiate. Una volta attecchita comincia ad allungare i suoi steli che, mano a mano, tendono autonomamente a radicare, coprendo poi vaste aree. Le foglie sono arrotondate, molto fitte, e di un bel verde acceso.
Ci sono però anche svantaggi da tenere presente: al sole cresce meno vigorosamente e fa foglie più grandi, ma isolate. Inoltre si tratta di un dicotiledone: ciò significa che non avremo a disposizione diserbanti selettivi efficaci e la rimozione delle infestanti potrà essere fatta solo manualmente.
LA DICHONDRA IN BREVEFamiglia, genere, specie: Convolvulaceae, gen.dichondra, repens o argentea
Origini: Oceania
Tipo di pianta: Erbacea, usata per il fogliame decorativo
Fogliame: Persistente o semipersistente, verde o argentato
Uso: Coprisuolo, rampicante o decombente
Manutenzione: Medio-bassa
Crescita: lenta
Altezza: Fino a 15 cm
Larghezza: Rami lunghi fino a 120 cm
Terreno: Non esigente, ma ben drenato
Esposizione: Mezz’ombra, ombra
Temperatura minima: -7°C
Propagazione: Semina o propaggine
Nei primi tempi sarà senz’altro necessario dedicare qualche attenzione in più al nostro prato di dichondra: la crescita lenta favorisce infatti la comparsa di infestanti e la competizione diventerà un pericolo reale. Ripuliamo l’area almeno due volte alla settimana.
Nei primi tempi sarà necessario irrigare frequentemente (almeno due volte alla settimana, soprattutto al Sud) accertandoci che l’acqua penetri per almeno i primi 3 cm. Un apporto idrico settimanale può però rendersi utile anche in seguito, soprattutto in estate: impedirà il disseccamento, permettendo un aspetto fresco e un colore verde acceso del fogliame.
Due volte all’anno, a febbraio-marzo e poi a giugno, è utile spargere un concime granulare a lenta cessione dove l’azoto risulti leggermente preponderante. I primi due anni, alla ripresa vegetativa, un buon aiuto può venire dal sangue secco di bue.
Il calendario della DichondraSemina: Ottobre-novembre; aprile-maggio
Propaggine: Ottobre-novembre
Concimazione: Febbraio-marzo; giugno
Irrigazioni: Dopo la semina; poi giugno-agosto (almeno ogni 7 giorni)
Diserbo: Marzo-giugno, ogni 3 giorni
Taglio: Una volta in autunno
Questo tipo di manutenzione non è strettamente necessario; può capitare che la pianta cresca troppo in altezza probabilmente a causa di eccessive irrigazioni o concimazioni azotate. Si può intervenire senza temere reazioni avverse. In ogni caso è sempre una buona idea procedere annualmente ad un taglio, specialmente quando ci si avvia verso la stagione fredda. Questo tipo di intervento consente alla pianta di rigenerare il fogliame e stimola la radicazione degli steli, a livello delle ascelle fogliari.
La dichondra non ha molti nemici. Vanno solo temuti i gasteropodi, lumache e limacce, specialmente in primavera e in autunno: la persistente umidità facilita la loro diffusione, soprattutto nelle prime ore del mattino. Sono particolarmente ghiotte delle foglie tenere e potremmo trovarci in poco tempo con un prato completamente sguarnito. Per evitare questo inconveniente usiamo gli appositi granuli, creando dei mucchietti nelle zone di maggior passaggio.
Le eccessive irrigazioni possono invece causare la comparsa di crittogame, in particolare di ticchiolatura e oidio sulle foglie. Distribuiamo acqua solo quando è necessario e possibilmente la mattina, in maniera che si asciughi velocemente.
In commercio si trovano essenzialmente due specie: la Dichondra repens (quella più usata come manto erboso) e la Dichondra argentea.
Dichondra repensCresce fino a 10 cm di altezza e ogni stelo si allunga fino a 50 cm. Nel pieno dello sviluppo forma un tappeto denso, perfetto sostituto del prato, ma può essere utilizzata anche per coprire superfici verticali data la sua attitudine ad arrampicarsi. È molto resistente al freddo e mantiene le foglie per tutto l’inverno. Vive meglio in posizioni almeno parzialmente ombreggiate, ma rifugge l’eccessiva umidità.
Dichondra argenteaÈ meno utilizzata per la creazione di tappeti verdi, ma è utilissima come annuale o pluriannuale (a seconda del nostro clima) coprisuolo, rampicante o decombente, anche in vaso. I suoi steli possono superare il metro di lunghezza e sono coperti da foglioline argentee. Molto adatta al Centro e al Sud della nostra penisola, specialmente nelle aree siccitose: le irrigazioni possono essere anche rarissime e la pianta non ne risentirà. Attenzione invece al Nord, visto che teme temperature al di sotto dei -5/8°C ed è particolarmente sensibile ai terreni umidi: usiamola piuttosto come annuale.
-
Il prato da semina può essere realizzato con diverse tipologie di sementi. Queste , a loro volta, possono essere miscela
visita : dicondra
-
Come gli altri esemplari utilizzati nella progettazione del verde, la Dichondra repens non necessita di ingenti quantità
visita : dichondra repens
-
Il prato da semina è una delle opere più coinvolgenti di un giardino. Spargendo, infatti, dei miscugli di semi, si otter
visita : quando si semina il prato
COMMENTI SULL' ARTICOLO