Il Viburno è un genere di arbusti che comprende circa 200 specie, tipiche delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale. Le sue dimensioni variano tra 1 e 5 metri di altezza e diametro ed è caratterizzato da fiori bianchi o rosa riuniti in infiorescenze cimose, mentre i frutti sono drupe tondeggianti o ovoidali, con colori variabili tra il rosso, il blu scuro e il nero. Nella maggior parte dei casi si tratta di piante rustiche, adatte alla coltivazione in terreno, a seconda delle specie a fogliame sempreverde o deciduo. Questi arbusti quindi dovranno essere coltivati in un terreno fresco, ben drenato e fertile, parzialmente ombreggiato. Il viburno infatti soffre i terreni particolarmente sciolti e asciutti. Le specie a fioritura precoce devono essere piantate in posizioni riparate e non esposte al sole del primo mattino: dopo una gelata, infatti, quest'ultimo potrebbe danneggiare fiori e giovani germogli.
Le specie sempreverdi vanno piantate all'inizio dell'autunno o della primavera, mentre quelle a foglie decidue andranno messe a dimora tra ottobre e marzo, quando le condizioni climatiche risultano più favorevoli. Scavate una buca che dovrà essere grande a sufficienza da ospitare, oltre alla pianta, anche una buona quantità di concime organico che favorisca lo sviluppo delle radici. La buca va poi ricoperta con la terra e bagnata abbondantemente, senza dimenticare di comprimerla. Come ultima cosa distribuite intorno alla pianta una pacciamatura di circa 10 cm di sostanza organica.
I Viburni non necessitano di una potatura regolare, dovrete intervenire solamente ad eliminare le parti danneggiate e per sfoltire la chioma. Si procederà comunque in aprile per le specie a fioritura invernale, in estate invece per quelle più tardive.
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