La schefflera è un arbusto tropicale, coltivato come pianta da appartamento. Necessita di essere posta in un buon terriccio aerato, ricco di sostanze nutritive e caratterizzato da un ottimo drenaggio; nel porla a dimora scegliamo un vaso capiente, che lasci un buono spazio di sviluppo all’apparato radicale, ma non eccessivamente grande. Riempiamo il contenitore con un miscuglio costituito da terriccio universale, poco concime granulare a lenta cessione specifico per piante verdi, e alcune manciate di sabbia o pietra pomice, per garantire un ottimo drenaggio al substrato. Queste piante necessitano di temperature minime invernali superiori ai 10-12°C, quindi trovano spazio in appartamento, o almeno in un vano scala o in un terrazzo ben protetto. Prediligono posizioni luminose, ma ombreggiate, e non direttamente colpite dai raggi solari, che potrebbero danneggiare il fogliame. Si consiglia di porre le schefflere in una posizione in cui l’intera pianta possa godere di buona illuminazione, per evitare che sviluppi fogliame solo sui rami superiori. Con il passare degli anni le schefflere tendono a “svuotarsi” nella parte bassa del fusto, è in questi casi consigliabile intervenire potando i ciuffi di foglie più alti, in modo da spingere la pianta a produrre fogliame per tutta la lunghezza del fusto. Le annaffiature devono essere molto regolari, da marzo a settembre, fornendo però piccole quantità d’acqua, in modo che il substrato non sia mai inzuppato d’acqua. Durante l’inverno annaffiamo solo saltuariamente, non dimenticando però di aumentare l’umidità ambientale vaporizzando la chioma con acqua demineralizzata. Periodicamente procediamo anche alla pulizia delle foglie, utilizzando un panno in microfibra umido; in questo modo otterremo un fogliame sempre lucido e scoraggeremo lo svilupparsi della cocciniglia, che spesso affligge le schefflere.
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