Le rose sono arbusti rustici e vigorosi, che si possono coltivare tranquillamente in giardino, in vaso o in piena terra. Poniamole a dimora in un luogo ben soleggiato, poiché pochissime specie di rosa sopportano l’ombra, mentre tutte le altre tendono a produrre pochi fiori se non ricevono una buona dose di raggi solari diretti. Quando le poniamo a dimora ricordiamo di praticare una buca ampia, e lavoriamo bene il terreno, aggiungendovi stallatico ben maturo e, ove necessario, anche del terriccio universale soffice e ricco. Posizioniamo la rosa evitando di interrare eccessivamente in profondità il colletto, se acquistiamo una rosa in vaso cerchiamo di porla a dimora lasciandola alla stessa profondità a cui era nel vaso. Le cure periodiche da praticare sulle rose sono semplici: da marzo-aprile, fino a settembre annaffiamo il terreno solo quando è ben asciutto, evitando di bagnare il fogliame in modo eccessivo, per prevenire la comparsa dell’oidio. A fine inverno potiamo tutti i rami lasciando solo 2-4 gemme, avendo cura di lasciare l’ultima gemma rivolta verso l’esterno dell’arbusto: in questo modo otterremo una rosa con forma a coppa, senza avere rami che si incrociano o che si sviluppano in direzioni anomale ed antiestetiche. Si dalla primavera vigiliamo i germogli, controllando la presenza degli afidi, che vanno debellati rapidamente non appena si insediano sulla pianta; possiamo utilizzare un insetticida specifico contro questi insetti, oppure anche una mistura di acqua e sapone per bucato, o sapone molle specifico contro gli insetti. Durante lo sviluppo della pianta periodicamente rimuoviamo i fiori appassiti, cimando il ramo che li porta fino a circa 2-3 foglie al di sotto del fiore stesso; se l’arbusto è molto vigoroso e di grandi dimensioni possiamo anche cimarlo in maniera più drastica, accorciando i rami che hanno fiorito di circa la metà.
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