Pavimentazioni esterne

Destinazione d'uso e carico delle pavimentazioni esterne

Uno dei primi punti critici da considerare nella scelta delle migliori pavimentazioni esterne per la propria abitazione è l'uso che si farà di queste ultime, dunque portata al carico e resistenza. Logico che si cerchi sempre la combinazione di estetica e praticità. Uno dei materiali più usati per arredare i propri esterni è il massello. Infatti, ben lavorato il massello conferisce a spazi aperti o giardini un aspetto naturale e non forzato, che permette all'occhio di spaziare liberamente e trovare la pavimentazione perfettamente integrata con il paesaggio circostante. Duraturo nel tempo e particolarmente resistente alle intemperie, è il materiale ideale per il decoro dei propri spazi abitativi. Un altro materiale resistente ed esteticamente apprezzato è il porfido, e segue il gres porcellanato. E non solo, ovviamente.
Esempio di massello per esterniFonte: edilportale.com

Deuba Piastrelle in legno di eucalipto 33pz Certificato FSC Mattonelle 3m² sistema ad incastro 30x30cm giardino terrazza balcone piscina sauna pavimentazione

Prezzo: in offerta su Amazon a: 109,95€


Pavimentazioni per esterno particolari, ricercate e originali

Esempio di acciottolato erbosoFonte: www.favaro1.com E' il sogno di chiunque trovare la perfetta combinazione di originalità e praticità. Negli ultimi anni ci sono stati progressi ed evoluzioni anche nel campo dell'edilizia. L'esempio più diffuso di pavimentazione per esterno ricercata è l'acciottolato erboso. Mai sentito parlarne? Si tratta di grossi ciottoli di diverse dimensioni uniti tra di loro. Grazie a questa caratteristica, la posa risulta più facile ed efficiente, dato il magnifico risultato finale che dà l'impressione di tanti singoli ciottoli uno accanto all'altro. La forma dei ciottoli è solitamente arrotondata, per permettere all'erba di crescere senza subire danni. Ultimamente si è diffusa anche la pavimentazione in legno per esterni che non subisce danni nel tempo, composta da doghe naturali e impermeabili. Cosa c'è di più piacevole del legno per esterni, naturale e dinamico?

    CLICK-DECK Le FAMOSE piastrelle Click-Deck per pavimentazione di esterni IN LEGNO MASSICCIO - Patio, Balcone, Terrazza, Pavimentazione per vasca idromassaggio (6x piastrelle in legno massiccio)

    Prezzo: in offerta su Amazon a: 37,5€


    La procedura tipica della posa in opera del prodotto

    Posa in opera porfidoFonte: www.inedil.itLa posa in opera di una pavimentazione attraversa varie fasi, la principale e più importante delle quali è lo studio del piano sul quale verrà effettuata. Infatti, il fondo sul quale si lavorerà deve essere asciutto, compatto e privo di lesioni, livellato al punto giusto. A volte, per livellare alla perfezione le irregolarità, si passa un primo strato di malta sulla superficie da lavoro. Per evitare che si formi una pendenza al successivo strato di allettamento, si crea un massetto che dovrà essere correttamente livellato. Di solito lo strato di allettamento si forma con sola sabbia, specialmente per gli appoggi di porfido. Per grandi superfici verrà miscelata al cemento. Un importante dato da considerare è la pendenza da impostare per evitare il ristagno di acque sottostanti allo strato principale.


    Pavimentazioni esterne: Errori comuni della posa in opera

    Pavimentazione correttamente livellataFonte: andreasaccozza.it Quali sono gli errori più comuni che si commettono nella posa in opera di una pavimentazione per esterni? Dopo tanta cura nell'aver scelto il tipo di materiale che si vuole utilizzare, sarebbe un peccato permettere che qualche piccolo errore di valutazione rovini tutto quanto. Ecco alcuni piccoli accorgimenti che potrebbero risultare fondamentali per evitare errori del genere. In primo luogo, un terreno argilloso, umido, o paludoso, è ritenuto inadatto alla posa in opera di una pavimentazione, dato che il ristagno dell'acqua renderebbe inutile qualsiasi sforzo fatto a lungo andare. Meglio scegliere un terreno compatto, roccioso, ghiaioso, per esempio. Inoltre, è un errore assolutamente da evitare quello di rinviare la formazione della pendenza, e quindi del livellamento, al successivo strato di allettamento.



    COMMENTI SULL' ARTICOLO