Costruire un pergolato
Chi non ha mai sognato, con l’avvicinarsi della bella stagione, di fuggire dall’afa delle calde ore del giorno, per trascorrere qualche momento di assoluto relax disteso su di una comoda amaca a sorseggiare una bibita fresca all’ombra di un pergolato ricoperto di coloratissimi e profumatissimi fiori? Chi non ha mai immaginato di creare nel proprio giardino una tettoia sotto la quale potere riporre la propria autovettura affinchè rimanga protetta dall'aggressione dei caldi raggi del sole? Tutti almeno una volta hanno guardato fuori dalla finestra ed hanno immaginato come starebbe bene un pergolato, proprio in quell'angolo di giardino che è rimasto da valorizzare. Oggi grazie alle proposte fornite dalle diverse aziende costruttrici non è più impensabile l'idea di costruirsi da sè un pergolato che rispecchi il proprio modo di essere e che si sposi bene con l'architettura del proprio giardino.
Certamente la scelta meno dispendiosa e forse più ottimale sarebbe quella di recarsi nel primo negozio disponibile e scegliere tra le diverse tipologie di pergolati in commercio. Infatti oggi esistono prodotti adatti a tutte le tasche, sia per il cliente più esigente, che non intende sacrificare l'estetica a favore del risparmio, che per il cliente che invece è alla ricerca di una soluzione più conveniente, ma comunque funzionale. Per cui accanto a pergolati artigianali, sicuramente più costosi, perchè disegnati da tecnici e progettati su misura, si trovano in commercio anche pergolati disvariate forme e misure e quindi sicuramente più idonei a risponedere alle singole esigenze, gia preassemblati e pertanto di facile istallazione. Per chi invece volesse mettere alla prova la propria abilità e soprattutto la propria pazienza di seguito troverà qualche piccolo consiglio su come cimentarsi nell’impresa di costruire da sé un pergolato che sarà l’invidia di tutto il vicinato. Non è molto difficile, basta avere qualche nozione di tecnica e sapere destreggiarsi tra i centimetri e calcoli matematici, oltre ad avere una certa destrezza con l'utilizzo diegli attrezzi tipici del falegname, per far sì che la vostra costruzione possa essere sicura e durevole nel tempo.
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Sicuramente la prima cosa da fare è scegliere la forma del pergolato, perché questo può assumere forme diverse, soprattutto a seconda dei materiali con cui si sceglie di costruirlo. Il materiale più usato per questo genere di strutture è sicuramente il legno, anche se è possibile utilizzare anche l'acciaio, una scelta sicuramente più condivisibile sia per la minore manutenzione richiesta, che per la maggiore durevolezza nel tempo, anche se rimane pressochè indicato maggiormente per quelle abitazioni che seguono uno stile più moderno. Per clienti più esigenti è poi possibie fissare alla struttura una copertura in vetro temperato che sarà possibile decorare con le svariate possibilità offerte in commercio. C'è da dire che una scelta del genere, comporterebbe altresì un aumento dei costi di realizzazione.
Supoerata la scelta del materiale da utilizzare, al fine poi di assicurare al vostro pergolato una certa stabilità, si renderà necessario ancorarlo al suolo, per questo bisognerà realizzare delle buche, dove all’interno conficcare i singoli pali di sostegno, quindi le buche verranno richiuse con del cemento in modo da rendere meglio ancorato il pergolato al terreno. La profondità con cui i pali saranno conficcati nel terreno deve essere proporzionata all’ampiezza del pergolato. Qualora si protendesse per una costruzione più semplice si potrà comunque utilizzare un kit di montaggio, di quelli già pronti disponibili in commercio.
Per quanto riguarda la copertura, la scelta è ampia: si può optare per utilizzare delle tegole che poggiando su travi di legno che sostengono il pergolato ne danno l’immagine di una costruzione semichiusa, oppure rivestire il pergolato con materiali più leggeri come tessuti o tendaggi o addirittura ricoprirlo di piante rampicanti tipo l’edera o vite americana o con coloratissimi fiori.
Un aspetto che non va sicuramente trascurato è la giusta pendenza che bisognerà dare al pergolato per farsì che l’acqua piovana possa defluire e correttamente giungere per caduta a terra, senza recare danni alla costruzione.
Dal punto di vista giuridico, per evitare di incorrere in sanzioni anche piuttosto pesanti per le tasche dei cittadini, bisognerà stare molto attenti al tipo di costruzione che si intende realizzare e se questa rientra o meno nella nozione specifica di pergolato che, da ultimo, il Consiglio di Stato in una recente sentenza (la n. 5409 del 29 Settembre del 2011) ha fornito. Secondo la posizione dei Giudici, ai fini edilizi, può parlarsi di pergolato quando il manufatto abbia natura ornamentale, sia realizzato in struttura leggera, indipendentemente dal tipo di materiale utilizzato, purchè abbia un peso minimo e sia facilmente amovibile, quindi privo di fondamenta.
Per cui se il vostro pergolato ha una struttura costituita da pilastri e travi di legno di dimensioni importanti, che rendano la struttura particolarmente solida e robusta a tal punto da far presumere una permanenza prolungata nel tempo, ciò significa che bisognerà verificare, attraverso l’ausilio di un tecnico, se la costruzione sia perfettamente rispondente alle norme sull’urbanistica vigenti in materia, che variano a seconda del Comune di appartenenza, (la necessità di un progetto realizzato da un tecnico, il pagamento degli oneri, la presenza di vincoli paesaggistici e così via). Trattandosi infatti di costruzioni non chiuse su quattro lati e non perfettamente ancorate, ma removibili, non soggiacciono alla stessa normativa prevista in materia di edifici e costruzioni in senso stretto.