progettazione giardini
La progettazione dei giardini non può prescindere, ovviamente, dalla scelta delle specie vegetali che andranno a comporlo. Da questo punto di vista, le piante grasse costituiscono una soluzione abbastanza adatta alle esigenze di tutti, dai giardinieri esperti ai neofiti. Si tratta di specie in grado di resistere senza problemi all’esterno e all’interno, che possono sopravvivere anche a periodi di siccità e che non soffrono i venti salini. I loro tessuti succulenti si caratterizzano per la capacità di assorbire una quantità notevole di acqua, immagazzinandola e ridistribuendola ai vari comparti dell’organismo in caso di necessità. Amano un terreno formato per un quinto da polvere di calcinaccio, per due quinti da sabbia di fiume e per due quinti da terra d’erica: un terriccio ideale sia per la coltura in vaso che per la coltura in aiuola (nel caso in cui si proceda alla coltura in vaso è consigliabile collocare sul fondo del contenitore uno strato di cocci, che favorirà il drenaggio dell’acqua). Le piante grasse prediligono un’illuminazione costante, ma vivono in ombra o a mezz’ombra senza difficoltà, in virtù della loro grande capacità di adattarsi. Dal punto di vista delle innaffiature, l’acqua deve essere somministrata con moderazione, tenendo conto che le piante in piena terra tra novembre e febbraio non devono essere assolutamente innaffiate; nel resto del periodo invernale, invece, andrà bene un’annaffiatura ogni due settimane. Si aumenta la frequenza a una volta a settimana tra aprile e ottobre, ricordando che un terriccio umido vuol dire che non c’è bisogno di acqua. A proposito di concimazione, invece, essa deve essere effettuata durante l’impianto, accompagnando la terra con fertilizzante organico, e poi da aprile a ottobre, una volta al mese, fertilizzante minerale solubile alternato a estratto di alghe.
Le piante grasse più adatte ai giardini sono la crassula e il cotyledon. La prima dà vita a fiori di dimensioni ridotte a forma di stella, necessita di illuminazione costante e deve essere bagnata lungo tutto l’anno, riducendo la quantità di acqua in seguito alla fioritura. E’ bene prestare attenzione agli attacchi dei parassiti: da evitare, inoltre, sono i ristagni idrici dovuti a un cattivo drenaggio, che rischiano di provocare lo sviluppo di muffa grigia o la comparsa di marciume radicale. Il cotyledon, d’altra parte, deve essere rinvasato una volta all’anno, nel mese di marco, utilizzando un composto di terriccio maturo di foglie, sabbia e terriccio da giardino. I fiori si presentano dopo due o tre anni, e nella maggior parte dei casi risultano pendenti.
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Chiaramente le piante grasse costituiscono solo un esempio di come si può procedere alla progettazione di giardini, ma le soluzioni a disposizione sono infinite, tra aiuole, siepi, alberi da frutto, rampicanti, arbusti, fiori in vaso eccetera. L'importante è saper scegliere uno stile definito, e soprattutto inserire lo spazio verde in maniera armonica nell'ambiente circostante. Dal punto di vista pratico, la fase di pianificazione dovrà tenere conto anche di elementi funzionali come le prese elettriche (necessarie qualora si volesse realizzare un impianto di illuminazione) o le prese d'acqua per l'impianto di irrigazione.
Non si può prescindere, inoltre, dalla valutazione di alcuni fattori come l'esposizione al sole del terreno e le condizioni climatiche. A proposito dell'esposizione, la collocazione migliore risulta quella a sud, che garantisce sole per tutta la giornata (ma d'altra parte richiede, per le giornate estive più calde, la predisposizione di appositi ripari o la creazione di zone d'ombra per evitare bruciature o scottature alle piante), mentre sarebbe consigliabile evitare un'esposizione a est, che si caratterizza per bruschi sbalzi di temperatura e soprattutto per la scomparsa del sole sin dal primo pomeriggio. L'esposizione a nord, invece, si contraddistingue per escursioni termiche molto graduali, praticamente non percepibili, e pertanto molto gradite alle piante. Riguardo alle condizioni climatiche, elementi come l'abbondanza delle precipitazioni, l'intensità dei venti, la rigidità delle temperature invernali o la siccità estiva costituiscono elementi che vanno presi in considerazione in quanto in grado di incidere in maniera significativa sulla possibilità di crescita (e a volte di sopravvivenza) delle diverse specie vegetali. Esistono piante che amano le piogge e i climi umidi e altre che invece preferiscono condizioni aride: per questo il contesto ambientale deve essere verificato in anticipo.
Una volta conclusa la fase di pianificazione, con tanto di calcolo preventivo di spese e costi da affrontare (tenendo conto, per altro, che un giardino ben curato e rigoglioso, al di là dell'impatto estetico, aumenta il valore economico dell'immobile di cui fa parte), si può passare alla fase operativa, preparando il terreno in cui dovrà essere seminato il prato, ed eventualmente applicando del diserbante chimico (lontano da eventuali coltivazioni di alimenti destinati alla tavola). Vale la pena di sottolineare che la progettazione dei giardini può anche essere assistita grazie ad appositi programmi reperibili sul web (uno tra i tanti è Garden Puzzle) che possono fornire un aiuto valido e gratuito nella disposizione dei diversi elementi (aiuole, sentieri, siepi, cespugli, alberi, eccetera).
Cerchi un supporto informativo per iniziare finalmente la fase relativa alla progettazione di giardini? Prendi solo decisioni in assoluta consapevolezza, per quanto concerne un momento che si rivelerà decisivo nella realizzazione dell’angolo verde dei tuoi sogni.
Solo in questo modo, infatti, avrai sempre e comunque l’opportunità di cogliere le varie sfaccettature che caratterizzano le diverse tipologie di giardino, quantomeno le più famose: grazie a noi, più in particolare, sarai sempre in prima linea nell’analisi dei giardini all’italiana, all’inglese, senza però mai dimenticare gli aspetti caratteristici dei cosiddetti giardini d’acqua e dei giardini zen. Ti aspettiamo oggi stesso con i dettagli.
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