Gloriosa - Gloriosa superba
Pianta tuberosa, di cui si conoscono solo alcune varietà, originaria dell'Asia e dell'Africa tropicale; si tratta di un vero rampicante a foglie caduche, i sottili fusti producono dei viticci con cui si avvinghiano ad ogni sostegno per permettere alla pianta di allungarsi in ogni direzione. Non è una pianta comunemente diffusa in coltivazione, più facilmente se ne trovano i fiori recisi, per produrre mazzi di fiori o bouquets; in realtà non è poi così difficile ottenere gli splendidi fiori anche nel nostro giardino o sul terrazzo.
Si tratta di una pianta tuberosa, i tuberi non sono molto grandi, circa 5-10 cm di lunghezza; si pongono a dimora in contenitori non eccessivamente grandi, le comuni vaschette per gerani possono contenere fino a tre tuberi. Utilizziamo un buon terriccio fresco e ricco, mescolato a poca sabbia, in modo da garantire il giusto drenaggio alle radici ed al tubero stesso, che non amano l'umidità stagnante. Non appena il tubero comincia a germogliare provvediamo ad inumidire regolarmente il substrato di coltivazione, evitando però di inzupparlo eccessivamente, o di lasciare a lungo acqua nel sottovaso; ogni 8-10 giorni forniamo del buon concime per piante da fiore, mescolato all'acqua delle annaffiature.
Nel corso di una singola stagione un tubero di media grandezza produce una lunga e rigogliosa vegetazione, ricordiamo quindi di posizionare la pianta dove possa svilupparsi senza trovare ostacoli.
Preferiamo una posizione molto luminosa, possibilmente dove possa godere di almeno alcune ore al giorno di luce solare diretta; la luce solare favorirà la produzione di un maggior numero di fiori.
Non appena la pianta comincia a produrre i primi boccioli cominciamo ad aumentare l'intervallo di tempo tra le annaffiature, lasciando che il terreno asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra. Manteniamo allo stesso tempo una buona umidità ambientale, vaporizzando spesso fiori e foglie, con acqua demineralizzata, soprattutto quando il clima è più caldo ed asciutto.
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La fioritura di questa splendida pianta avviene durante tutta l'estate, rimuoviamo i boccioli appassiti, anche se in genere cadono da soli dalla pianta; i fiori di Gloriosa superba, asportati tagliando anche parte del fusto che li porta, durano molti giorni anche in vaso, se desideriamo utilizzarli per abbellire anche la nostra casa.
Verso la fine dell'estate dopo la fioritura, la pianta comincia a deperire, perdendo il fogliame; a questo punto sospendiamo completamente le annaffiature e permettiamo al tubero di entrare in periodo di riposo vegetativo. Durante i mesi freddi il tubero appare completamente spoglio, e va posizionato in luogo fresco, ma lontano dal gelo, con temperature minime superiori ai 5°C.
Si tende generalmente a coltivare le Gloriose direttamente in vaso, in modo da posizionare il contenitore in luogo riparato durante la brutta stagione, per poi spostare all'aperto nuovamente il vaso non appena il tepore primaverile si fa sentire.
Nelle zone con inverni molto miti la pianta può essere coltivata all'aperto anche tutto l'anno, è però fondamentale che durante tutto l'inverno, quando è in riposo vegetativo, il tubero non riceva alcun tipo di annaffiatura, e nemmeno l'acqua delle intemperie; quindi possiamo tenere la pianta in giardino, ma in luogo riparato, oppure riparare la porzione di terreno che ricopre i tuberi con materiale plastico, in modo che non riceva acqua.
La Gloriosa superba è una pianta tropicale, e non è sempre semplice replicare a casa nostra un clima tropicale, con periodi caldi caratterizzati da altissima umidità, alternati a periodi freddi ed asciutti. In Italia in genere i periodi caldi sono molto asciutti e i periodi freddi sono abbastanza umidi. Siamo quindi costretti a seguire la nostra pianta, annaffiando molto in primavera, vaporizzando spessissimo la chioma in estate e proteggendo i tuberi dall'acqua in autunno e inverno. Purtroppo l'incuria in questo caso porta ad una rapida morte della pianta, dovuta generalmente all'essiccamento o alla marcescenza del tubero.
I tuberi di Gloriosa superba, soprattutto in inverno, vengono spesso attaccati anche da chiocciole e lumache, facciamo quindi attenzione a non lasciarli in balia di tali piccoli animali.
A fine stagione, quando la pianta è ormai completamente deperita e il tubero ben asciutto, possiamo anche propagare la nostra gloriosa, praticando delle grosse porzioni del tubero; lasciamo poi asciugare all'aria per qualche giorno le porzioni praticate ed interriamole, lasciando la parte superiore leggermente fuoriuscire dal terreno. Per precauzione irroriamo i tuberi di zolfo o altro fungicida, in modo da scongiurare il presentarsi di dannose muffe o funghi.
La gloriosa appartiene alla famiglia delle Colchicacee, e come le sue parenti contiene colchicina, una sostanza altamente tossica: se decidiamo di tagliare i tuberi armiamoci di guanti e ricordiamo in ogni caso di lavare bene le mani e gli strumenti utilizzati per il taglio.
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