Fresia - Freesia
pianta erbacea perenne, originaria dell'Africa meridionale; al genere freesia appartengono circa quindici specie botaniche, tutte producono piccoli cormi tondeggianti, di dimensioni variabile tra i 2-3 centimetri di diametro. Ogni singolo bulbo produce un piccolo ciuffo di foglie nastriformi, erette, abbastanza rigide e carnose, di colore verde chiaro; dal centro delle foglie in estate si sviluppa un sottile fusto eretto, scarsamente ramificato, che porta numerosi piccoli fiori a trombetta, riuniti in pannocchie arcuate, molto profumati e di colore bianco, giallastro o verdastro. Queste bulbose si coltivano da moltissimi anni ed esistono numerosissime cultivar, con i fiori particolarmente grandi o dal portamento compatto; le fresie ibride esistono in un'ampia gamma di colori, dal bianco al giallo, dal rosa al blu, dal rosso all'arancione. I fiori di freesia vengono utilizzati in giardino o come fiori recisi, ma anche nell'industria cosmetica.
La fresia fiorisce dalla metà della primavera alla fine dell’estate (a seconda del clima) ed è celebre per la sua semplice bellezza, ma, più di ogni altra cosa, per l’ inebriante profumo (che risulta, in linea generale, più intenso, in quelle di color giallo o bianco). Viene inoltre utilizzata moltissimo come fiore reciso perché si abbina magnificamente ad altre essenze. Si declina in una moltitudine di sfumature che possono rallegrare l’interno delle case, ma anche giardini, balconi e davanzali.
La fresia fa parte della famiglia delle Iridaceae, e ha origine nell’Africa del Sud, soprattutto nella zona del Capo di Buona Speranza. I bulbi e i fiori recisi che troviamo in commercio oggi sono però il frutto di ripetute ibridazioni che hanno dato luogo ad esemplari con infiorescenze più grandi, più profumate e in un gran numero di colori.
Si tratta di una vivace bulbosa. Le foglie sono caduche, di un bel verde chiaro, di forma stretta e lunga, disposte a ventaglio. I fiori sono disposti a grappolo alla fine di steli inizialmente eretti, poi arcuati. Le corolle si possono trovare in moltissime cromie: giallo, bianco, arancio, rosso, rosa, lilla fino quasi al blu. Misurano da 3 a 5 cm di lunghezza, a seconda della loro posizione all’interno del grappolo. Vi sono anche cultivar caratterizzate da fiore doppio.
Il nome fresia le fu assegnato dal farmacista e botanico Ecklon nel 1800 per onorare Freese, un suo amico medico.
Tipo di pianta | Bulbosa vivace |
Colore dei fiori | Bianco, giallo, rosso, arancio, viola, blu |
Irrigazioni | Molto moderate |
Moltiplicazione | Seme, divisione |
Rusticità | media |
Esposizione | Sole-mezz’ombra |
Terreno | Leggero, anche sabbioso, sempre ben drenato |
Avversità | Marciume del bulbo, fusariosi, limacce e chiocciole |
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- vorrei cortesemente dei chiarimenti in merito alla messa a dimora dei bulbi delle fresie, che ormai non sono più in fiore, devo procedere alla messa a dimora dei bulbi già da ora? Ed inoltre devo inna...
si coltivano in luogo soleggiato, una scarsa insolazione può provocare la mancata fioritura dei bulbi. Temono il gelo, quindi nelle zone con inverni rigidi si coltivano in vaso, in modo da poter proteggere i contenitori in luogo riparato durante l'inverno; oppure in autunno si procede dissoterrando i cormi, che vanno conservati in luogo fresco, buio ed asciutto, fino alla successiva primavera.
Da giugno-luglio, fino alla fine della fioritura, si annaffia quando il terreno è asciutto, ogni 3-4 giorni; dal momento in cui le foglie cominciano ad appassire si sospendono le annaffiature per permettere ai cormi di entrare in riposo vegetativo. Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore, sciolto nell'acqua delle annaffiature, ogni 10-15 giorni.
Le fresie vanno irrigate con molta moderazione perché non amano assolutamente i substrati umidi che sono, molto frequentemente, causa di marciumi del bulbo.
Il momento in cui intervenire maggiormente è quello che precede la comparsa dei boccioli. In seguito le somministrazioni andranno quasi completamente sospese.
Questa bulbosa può essere coltivata sia in piena terra sia in contenitori, anche di dimensioni medio-piccole.
Possiamo abbinarla ottimamente a giacinti, muscari, tulipani e narcisi, anche creando delle stratificazioni in maniera da ottenere fioriture scalari dalla primavera all’estate.
| Centro-Sud | Nord-Appenini |
Messa a dimora | Settembre-ottobre | marzo-aprile |
Fioritura | Marzo aprile maggio | Giugno-luglio-agosto |
Fioritura se forzata | Gennaio-febbraio |
Estrazione dal terreno | Non necessaria | Ottobre-novembre |
Divisione-semina | Da settembre a ottobre |
Irrigazione | Marzo-aprile | Giugno-luglio |
Concimazione potassica | Marzo-aprile | Giugno-luglio |
Prediligo terreni soffici e profondi, molto ben drenati; si consiglia di utilizzare del terriccio universale, mescolato ad una buona quantità di sabbia ed a poco stallatico ben maturo.
La fresia predilige i suoli leggeri e ben drenati, possibilmente sabbiosi. Non devono mai risultare troppo ricchi, compatti e pregni d’acqua.
Per avere ottimi risultati dovremo inserire i bulbi in un’area ben soleggiata e calda, anche se, soprattutto nel Centro-Sud, riescono a fiorire bene anche a mezz’ombra.
Ad ogni modo il pieno sole è consigliabile soltanto nelle regioni settentrionali. Nelle altre qualche ora di ombra, soprattutto durante le ore pomeridiane, può essere di giovamento per evitare che si brucino sia i petali sia le foglie.
In vaso in questo caso è bene scegliere un’esposizione luminosa, aerata, ma anche fresca. Evitiamo di tenerle in locali troppo riscaldati durante l’inverno.
Avviene per seme, in primavera; i cormi di freesia tendono con il tempo a produrre piccoli cormi, che possono essere dissotterrati per essere coltivati singolarmente.
La freesia si moltiplica per divisione o per seme, in autunno. La semina avviene in maniera piuttosto semplice anche spontaneamente. A livello orticolo, invece, si incontra qualche difficoltà in quanto le piantine non amano assolutamente essere ripicchettate.
teme il marciume radicale e la fusariosi.
La freesia è un fiore prezioso, colorato e profumato. Nei bouquet è spesso utilizzato per trasmettere vivacità, gioia e allegria e sono sempre di più le realizzazioni floreali che includono questo magnifico fiore. Nel linguaggio dei fiori la Freesia è per le popolazioni dell’Europa meridionale il simbolo per eccellenza del mistero. Questo perché nonostante sia un fiore particolarmente apprezzato e conosciuto da tempo, tuttora non si hanno documentazioni storiche sulla pianta e sulle sue origini. Nel nord Europa invece, ha un altro significato: grazie al suo particolare profumo indica nostalgia e ricordo. La freesia è un fiore da regalare in occasioni particolari come un appuntamento al buio: è infatti il simbolo per eccellenza del fascino per l’ignoto e dello sconosciuto.
Sono piante provenienti da aree con inverni piuttosto miti. Molte varietà si sono però adattate discretamente al nostro paese al punto che in alcune regioni (come la Liguria) si possono trovare anche allo stato spontaneo. Quello che è certo è che per superare sistematicamente la stagione fredda vogliono un terreno non troppo umido e gelate non troppo prolungate.
Dove si verifichino queste condizioni è possibile effettuare la piantumazione in autunno e avere conseguentemente fioriture precoci e vederle poi moltiplicarsi e diffondersi negli anni successivi.
Altrove (quindi quasi in tutto in Nord Italia e nelle aree montane) è caldamente consigliata la piantumazione alla fine dell’inverno. Le piantine, inoltre, sopravvivranno con difficoltà e dovranno, di conseguenza, essere sostituite con una certa frequenza..
Per minimizzare le perdite è bene pacciamare abbondantemente l’area con materiali quali paglia, foglie o abbondante stallatico sfarinato.
Nel Centro-Sud e sulle aree costiere si può procedere a metà autunno. Questo periodo è anche quello ideale per approntare i vasi che dovranno poi essere tenuti in una stanza luminosa e non riscaldata per tutto l’inverno (oppure in serra fredda).
Se viviamo nel Nord o sugli Appennini, invece, andranno inserite nel terreno dalla fine di febbraio all’inizio di marzo, badando che durante la notte le temperature non scendano più sotto lo zero.
Possiamo utilizzare un piantatoio apposito per bulbi: il buco non dovrà essere troppo profondo, al massimo arriviamo a 7 cm.
Prima di cominciare lavoriamo il terreno con la vanga in maniera da renderlo soffice e aerato, eventualmente aggiungendovi sabbia e materiale organico ben decomposto. Eliminiamo tutte le radici derivanti da infestanti.
Se la terra risultasse ancora compatta l’ideale per non incorrere in marciumi è estrarla e creare un letto con del materiale drenante (per esempio ghiaia o argilla espansa.
Creiamo delle buche larghe circa 3 cm e profonde 5: disponiamo all’interno un bulbo con la punta diretta verso l’alto. La distanza ideale tra uno e l’altro, per avere un bell’aspetto pieno, è di 10 cm.
Possiamo scegliere se riempire totalmente una aiuola oppure creare delle macchie di colore (per esempio in un prato) mettendo almeno una decina di bulbi raggruppati, perché l’aspetto risulti molto naturale.
La miscela ideale è composta da 1/3 di terriccio di foglie (o terriccio per piante fiorite) 1/3 di terra da giardino e 1/3 di sabbia.
I bulbi vanno posizionati a circa 5 cm di profondità e ricoperti per poi ricompattare tutto molto bene. Si dovrà subito procedere con una abbondante irrigazione.
Per forzare la fioritura si dovrà, verso ottobre, tenere i vasi all’esterno per circa due settimane. Andranno poi ritirati per circa un mese in un locale non riscaldato e buio. In seguito si procederà a spostarle in una zona luminosa e con temperature intorno ai 15-18°C.
Dalla fine dell’inverno possiamo aggiungere all’acqua di irrigazione un concime liquido per piante fiorite, con una buona quantità di potassio.
Dalla fine delle fioritura possiamo invece intervenire qualche volta con un prodotto caratterizzato da un’alta percentuale di fosforo, per aiutare il bulbo a riformare le sue riserve naturali e tornare a fiorire in maniera soddisfacente nell’annata ventura.
Nelle regioni settentrionali e sugli Appennini si rende necessaria, in autunno, l’estrazione dei bulbi dal suolo. Una volta raccolti andranno lasciati asciugare bene in una zona calda, arieggiata, ma comunque ombrosa.
Vanno poi conservati in un luogo asciutto e fresco, possibilmente al buio.
Ad ogni modo non sempre quelli recuperati tornano a fiorire con lo stesso vigore e dopo qualche anno può capitare di doverli sostituire tutti o in parte.
Gli unici interventi necessari sono quelli di pulizia dai fiori appassiti. Le foglie non devono essere assolutamente rimosse fino a quando non sono totalmente secche, pena la grave sofferenza del bulbo.
Prima di tutto bisogna mettere i semi in acqua calda per circa 24 ore in maniera che il tegumento esterno si ammorbidisca facilitando la fuoriuscita della radichetta.
Si seminano poi in vasetti, senza interrarli eccessivamente. Vaporizziamo leggermente e in modo regolare.
Lasciamo poi al massimo 5 piantine per ogni vasetto da 12 cm e poniamoli, fino a primavera, in una zona non troppo fredda e a mezz’ombra. La fioritura si avrà a partire dal terzo anno.
È molto semplice: si devono separare i piccoli bulbi a lato di quello principale. Inseriamoli in singoli vasetti con terriccio piuttosto leggero e concimiamo con prodotti con alte percentuali di fosforo. Generalmente si ha la fioritura già dal secondo anno.
Il genere Freesia comprende una quindicina di specie, anche se a livello orticolo sono maggiormente diffusi degli ibridi interspecifici, caratterizzati, per lo più, da fiori di dimensioni più grandi e da colori più vivaci o particolari.
Freesia x hybrida | specie | Di molti colori diversiIn primavera o estateFiorisce da aprile a maggio o da luglio a settembre | Circa 30 cm | Anche con corolla doppia |
'Aurora' | Gialla con gola più chiara | | |
'Ballerina' | bianca | | | 'Blue Heaven' | Viola con gola gialla | | | 'Buttercup' | Giallo acceso | | | 'Celeste' | Lilla con gola blu chiaro | | | 'Leitchlinii' | Giallo con macchie arancio | | | 'Margaret' | Rosa acceso | | |
'Red Line' | Rosso arancio con gola gialla | | | 'Rosalind' | Rosa con gola gialla | | | Freesia laxa | specie | Rosa con macchie porporaFloraison au printemps | Da 15 a 40 cm | Naturalizzata in Liguria | 'Joan Evans' | Fiori bianchi con macchie rosse | | |
'Alba' | bianchi | | |
'Azura' | Azzurri e viola | | |
Freesia refracta | Specie | Giallo e verde, giallo e bianchi | Circa 50 cm | Profumo eccezionale |
Freesia viridis | specie | VerdeVerso marzo | 30 cm | |