compresse

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Comprendono una miscela di principi attivi ed eccipienti in forma di polveri pressate. Gli eccipienti possono includere diluenti, leganti o agenti di granulazione, glidanti (che aiutano al deglutizione) e lubrificanti; edulcoranti o aromi per migliorare il gusto, e pigmenti per rendere le compresse visivamente distinguibili. Un rivestimento polimerico è spesso applicato per rendere la tavoletta più facile da deglutire, per controllare la velocità di rilascio del principio attivo e per renderlo più resistente all'ambiente o per migliorare l'aspetto della pasticca. Circa i due terzi di tutte le prescrizioni farmaceutiche sono dispensati come forme di dosaggio solide, compresse e capsule, in parti uguali. Le compresse sono spesso stampate con simboli, lettere e numeri, che consentono di identificarle anche una volta fuori dalla loro confezione. Inoltre le compresse permettono di essere identificate tramite i codici su di esse impressi o stampati, che riconducono a liste di farmaci di libera consultazione, oppure tramite consulto con il farmacista che tramite l’aspetto e il codice impresso, è in grado di determinare di che tipo di farmaco si tratti.

Le dimensioni delle compresse da deglutire vanno da pochi millimetri a circa un centimetro. Compresse e capsule medicinali sono spesso comunemente chiamate pillole. Tuttavia, le pillole sono antiche forme di dosaggio preparate facendo rotolare una compressa morbida mentre si pressava.

Inoltre, dall’antichità, fare delle compresse a base di erbe è un buon modo di utilizzare erbe che hanno un gusto molto amaro o sgradevole, inadatti quindi all’uso in infusione o altre forme che le portino a contatto con le papille gustative. Le compresse e le capsule sono generalmente più comode da conservare, da trasportare e immagazzinare, garantendo anche un livello igienico maggiore e una maggiore facilità d’uso.

Anche oggi, nel mondo dell’erboristeria si utilizza il dosaggio solido a compressa, sia per applicazioni esterne a rilascio graduale e specifico, come per un piccolo trauma, una slogatura, ecc., sia per assumere prodotti. Seguendo alcuni semplici passi si possono creare anche in casa delle compresse pre-dosate per utilizzare le erbe medicinali e altri elementi erboristici. Si raccomanda di valutare attentamente il dosaggio dei prodotti, perché anche un’erba apparentemente inoffensiva può provocare qualche disagio, se assunta in grande quantità. Il consiglio è di provare a ricreare delle compresse di cui si conosce bene la tolleranza al dosaggio e di non esagerare con l’assunzione casalinga.

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Come fare delle compresse

Come fare delle compressePer ottenere delle capsule o delle compresse a base di erbe da utilizzare a casa, prendere le foglie di erbe fresche a vostra scelta (in quantità adeguata, ricordando che il volume sarà ridotto anche di dieci volte), e lavarle bene per eliminare eventuali corpi estranei. Asciugare molto bene su carta assorbente, poi asciugare al sole o nel forno impostato a 40°C non ventilato. Le foglie diventeranno marroni una volta seccate; a questo punto potrebbe essere necessario tagliare gli steli più spessi e coriacei, a seconda della pianta che si utilizza. Usando un mortaio e pestello, un frullatore, un macinino da caffè, o qualsiasi altro tipo di dispositivo si abbia intorno, macinare le foglie in una polvere fine, aggiungendole un poco alla volta, fino ad averle macinate tutte. Dopodiché saranno necessarie delle capsule vuote che si possono acquistare in farmacia, magari previa ordinazione, o nei negozi di integratori alimentari/erboristerie. Ogni capsula può essere riempita a mano con l’ausilio di una siringa perfettamente asciutta privata dell’ago, che andrà a versare il prodotto nella parte più grande della capsula, pressandolo il più possibile, oppure utilizzando un piccolo macchinario venduto proprio per questo scopo. Questo richiede una certa pratica, quindi la prima capsula potrebbe non venire perfetta. Un consiglio da dare, in questi casi, è sicuramente quello di utilizzare dei guanti monouso di lattice per evitare che le capsule s'incollino alle dita e aprire tutte le capsule poco prima di riempirle, in modo da poterle riempire in serie.

Se si vogliono creare delle piccole compresse fatte in casa, il procedimento è pressapoco lo stesso. Una volta ridotte in polvere le erbe, si aggiungono delle gocce di acqua, una alla volta, fino a creare un composto molto denso e asciutto. La massa deve risultare consistente e non sbriciolarsi troppo, ma asciutta e compatta. Una volta trovato il giusto impasto, si fanno della piccole palline, grandi quanto la compressa che si vuole creare. È consigliabile creare delle compresse piatte con i bordi ben smussati, per essere più semplici da deglutire. Una volta creata la piccola compressa si deve passare dentro dell’amido di mais, fino a ricoprirla bene. Si toglie dall’amido, si scuote un po’ per rimuovere l’eccesso e si mette ad asciugare in un luogo protetto da urti e polvere. Tali compresse risulteranno, a differenza di quelle industriali, molto asciutte e potrebbero provocare qualche fastidio. Il consiglio è quello di fare le compresse molto piccole, magari calcolando di poterne prendere due o tre, e assumerle con molta acqua. Un ottimo sistema per evitare compresse troppo asciutte, sarebbe quello di utilizzare del burro di cacao alimentare; si strofina la compressa asciutta su un panetto di burro di cacao alimentare e si conserva in frigorifero.

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compresse farmaceutiche

compresse farmaceuticheLe compresse farmaceutiche, invece, possono avere un gusto sgradevole nonostante i trattamenti industriali, soprattuto quelle di alcuni antibiotici che, oltre a essere di dimensioni importanti, tendono a rilasciare subito sulla lingua il gusto del prodotto. Per ovviare a quest'inconveniente si può sempre utilizzare il sistema del burro di cacao alimentare, o del burro da cucina che, eliminando l’attrito, permette alla compressa di essere ingoiata più velocemente. Soprattutto per i bambini grandi e i ragazzi la soluzione del burro di cacao sembra essere molto efficace. Eventualmente, in caso di compressa troppo grande, si può utilizzare un “taglia compresse”, aggeggio poco costoso che si trova in farmacia e permette di dividere in due o in quattro una compressa troppo grande, per poterla assumere così frammentata.

Compresse con rivestimenti speciali (ad esempio rivestimenti enterici o rivestimenti a rilascio controllato) non dovrebbero mai essere rotte prima dell'uso, in modo da non esporre il nucleo della compressa ai succhi digestivi, inficiando il previsto rilascio ritardato del principio attivo.

Sempre in farmacia e nelle erboristerie, si trovano anche delle speciali ostie che si usano leggermente bagnate, per avvolgere la pastiglia e deglutirla con più facilità.




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