Rimedi omeopatici
La medicina omeopatica si basa su metodi naturali per curare malattie, disturbi e irritazioni che il nostro corpo può soffrire. Il principio su cui si basano i rimedi omeopatici è quello della similitudine: il simile cura il simile. Per cui, se un disturbo è causato da una determinata sostanza (che, ad esempio, è stata assunta in un dosaggio troppo elevato) secondo l'omeopatia, esso va curato con la stessa sostanza, ma naturalmente diluita e in dosi minori. La preparazione di questi rimedi segue una procedura ben precisa, che pone la massima attenzione affinché non vi sia nel farmaco alcun elemento di tossicità e al fine di garantirne la massima efficacia. Per prepararli si utilizzano, ovviamente sostanze naturali derivate dal mondo vegetale, animale e minerale. In base al grado di gravità della malattia il rimedio omeopatico viene più (in caso di malattie croniche) o meno (in caso di malattie allo stato acuto) diluito.
Nella medicina omeopatica ci sono svariati modi di confezionare i rimedi: gocce, pastiglie, flaconi, fiale, capsule, ovuli, ecc. Sono anche numerose le sostanze e i rimedi che se ne possono trarre. Ma allora come individuare il giusto rimedio omeopatico? Innanzitutto bisogna valutare bene i sintomi che accompagnano il disturbo. Ma questo non basta. Ogni sostanza può avere effetti diversi in base alla singola persona e, di conseguenza, i rimedi omeopatici possono essere più o meno efficaci a seconda di chi li assume. Quindi ogni individuo va studiato nei suoi vari aspetti, non solo quelli fisici. È dall'analisi di questi diversi aspetti che l'omeopata è in grado di individuare la cura più adatta alla persona che ha di fronte. Tra l'altro, questo modo di affrontare le malattie non solo consente di curare con rimedi naturali le infezioni e i disturbi presenti sul momento, ma è in grado di individuare le predisposizioni patologiche del paziente, consentendo di prevenirne eventuali manifestazioni.
Esiste una vera e propria suddivisione dei rimedi omeopatici. Essi hanno nomi diversi a seconda del modo in cui agiscono sull'organismo. I rimedi omeopatici sinergici sono quei rimedi che agiscono completando l'azione del rimedio precedentemente assunto. Questo tipo di terapia viene utilizzata soprattutto nei casi di malattia cronica, quando il decorso della malattia è lungo e la cura deve essere diluita nel tempo. I rimedi omeopatici asinergici sono quelli che sono in grado di controllare o annullare l'azione di altre cure. Si dividono in antidoti e incompatibili. Gli antidoti servono a controllare l'azione del rimedio somministrato in precedenza o ad annullarla. Si utilizzano soprattutto in caso di un'eccessiva assunzione di una determinata sostanza. Gli incompatibili sono quelli completamente opposti ad un altro rimedio e, quindi, sono in grado di annullarlo. I rimedi omeopatici sintomatici sono quelli che hanno un'azione locale e agiscono direttamente su un sintomo. I rimedi omeopatici costituzionali, invece, agiscono in base alla costituzione fisica e psicologica del paziente.
Nella preparazione dei rimedi omeopatici vanno seguiti rigorosamente dei procedimenti che evitino che il farmaco possa diventare tossico e ne garantiscano l'efficacia. Il processo consiste principalmente in due fasi: la diluizione e la dinamizzazione. Nella prima fase, la sostanza attiva viene essenzialmente ridotta a rimedio omeopatico, cioè viene portata alla giusta dose che rende possibile l'azione terapeutica. La seconda fase serve a dare al rimedio il suo potere omeopatico. La sostanza animale, vegetale o minerale viene presa e analizzata, successivamente viene elaborata e diluita (generalmente in una soluzione mista di alcool e acqua). Dopodiché si scuote la provetta più volte fino a raggiungere il risultato desiderato. Nell'elaborazione della sostanza si tiene fondamentalmente conto del grado di solubilità in acqua. Quindi, per le sostanze di origine vegetale, più solubili, si utilizza la Tintura Madre, per quelle di origine animale o minerale, meno solubili, si ricorre alla triturazione.
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