Serotonina omeopatica
La serotonina è un ormone che agisce come neurotrasmettitore sul sistema nervoso centrale, ovvero come un "messaggero" di sensazioni soggettive che viaggiano da una cellula nervosa all'altra per fare in modo che il corpo incameri informazioni e reagisca di conseguenza. Più precisamente, la serotonina, invia al cervello messaggi riguardanti l'appetito, la sete, il desiderio sessuale e la stanchezza, vale a dire tutta una serie di percezioni che condizionano l'umore generale, innescando precisi stati emotivi nella persona. Ma il suo lavoro abbraccia anche la regolazione del ciclo sonno-veglia, interviene nella regolazione della peristalsi intestinale, insieme alla trombina nell'aggregazione delle piastrine per la regolazione della coagulazione, promuove il rilascio degli ormoni dell'allattamento, prolattina e ossitocina e nella percezione del dolore. Sembra inoltre, grazie ad uno studio effettuato su topi maschi da laboratorio, che la serotonina influisca anche sulle preferenze sessuali eterosessuali. Viene sintetizzata a partire da un amminoacido essenziale, il triptofano, che il corpo umano non produce spontaneamente e per questo deve incamerare dall'esterno con l'alimentazione.
Affinché si mantenga uno stato di benessere, i livelli di serotonina dovrebbero mantenersi in un range compreso tra 101 e 283 ng/ml. Essi vengono misurati tramite un prelievo di sangue venoso, ma raramente vengono richiesti esami specifici per un sospetto di abbassamento; più frequentemente sono invece richiesti per misurare eventuali picchi, di cui possono essere responsabili alcune particolari forme tumorali. E' fondamentale che i livelli basali di serotonina rimangano nel range di riferimento, poiché un suo abbassamento comporta notevoli e numerosi disturbi; può, per esempio, aumentare preoccupazione, ansia ed irritabilità, che portati all'estremo, possono condurre ad attacchi di panico con atteggiamento di isolamento e successivamente depressione. Non è raro, difatti, riscontrare bassi livelli di questo neurotrasmettitore in soggetti clinicamente depressi. Un basso tasso di serotonina influisce anche sul sonno, determinando disturbi legati al ciclo sonno-veglia, all'appetito, che appare disfunzionale e innesca la cosiddetta "fame nervosa"; provoca anche eiaculazione precoce, disturbi della memoria e della personalità, emicrania, ipertensione, e in casi gravi, fibromialgia.
Quando i livelli di serotonina scendono innescando tutta una serie di malesseri, psico-emotivi inizialmente e somatici in un secondo momento, si può ovviare a questo inconveniente mediante un'integrazione esogena di origine chimica. Esistono però soggetti avversi all'idea di assumere farmaci per cui, in questi casi, può essere utile l'utilizzo della serotonina omeopatica, che risolleva la percentuale dell'ormone del buonumore, in maniera del tutto naturale. La serotonina omeopatica, facilmente reperibile in commercio in vari formati, può essere consigliata a donne in stato di menopausa o nella fase premestruale del ciclo, momenti in cui il calo dell'ormone è fisiologico. Il dosaggio viene stabilito in base alle necessità, soprattutto perché il suo alter ego omeopatico, è utile in stati di ansia, depressione e disturbi dell'umore di lieve entità, poiché i risultati sono meno immediati e meno incisivi di quelli ottenuti con i farmaci tradizionali. Il principio attivo delle gocce di serotonina omeopatica è il Citalopram, un inibitore selettivo della ricaptazione dell'ormone, che agisce mantenendo in circolo più a lungo il neurotrasmettitore prima che si leghi ai recettori specifici.
La serotonina omeopatica di per sè è innocua e scevra di effetti collaterali, però alti livelli di questo ormone nel sangue, possono rappresentare un campanello di allarme di un particolare tipo di tumori: i carcinomi. Anche alcune sostanze stupefacenti, come le amfetamine speed ed extasy, sono in grado di aumentare i livelli sierici di serotonina perchè ne ostacolano l'assorbimento, innescando la sindrome serotoninergica o SS, che agisce essenzialmente su tre sfere: la sfera cognitiva, innescando emicranie, agitazione, stati confusionali e disturbi del comportamento; la sfera vegetativa, che coinvogle il sistema nervoso vegetativo con conseguente tachicardia, sudorazione eccessiva, brividi, nausea e diarrea; la sfera somatica, che coinvolge il corpo con tremori, contrazioni muscolari e convulsioni. La diagnosi di tale sindrome si effettua con almeno tre dei sintomi elencati, uno per sfera, e si interviene mediante la somministrazione di antagonisti della serotonina e con la sospensione della sostanza stupefacente, del farmaco o del trattamento che lo ha innescato. Ridotto, se non nullo, è il rischio di questa controindicazione con la sommministrazione di serotonina omeopatica.