Il vero nome dei frutti
Il lessico comune ci ha trasmesso la cattiva abitudine di associare la parola frutto, ad un insieme di frutti botanici che hanno le seguenti caratteristiche : eduli e dal sapore dolce (come la banana, il mandarino, la mela, la pesca ed altri simili.)
In botanica il frutto è ciò che si ottiene dalla modificazione dell'ovario in seguito alla fecondazione della cellula uovo in esso contenuta. Il suo compito biologico è quello di proteggere il seme, inibirne la germogliazione e favorirne la disseminazione lontano dalla “pianta madre”(mangiando un frutto un animale trasporta inconsapevolmente il seme lontano dalla pianta che lo ha generato, per ottenere più possibilità di vivere senza entrare in competizione con piante già grandi che gli sottrarrebbero nutrimento e luce).
Tutte le piante producono frutti, se ci capita di osservare esemplari che non hanno prodotto frutti durante tutto l'anno le possibilità sono 3 :
1 La pianta appartiene ad una varietà autosterile (es.Viburnum opulus “flore pleno”)
2 La pianta è un individuo maschile di una specie dioica (es.Kiwi)
3 Le condizioni atmosferiche hanno impedito la produzione di fiori o frutti
4 L'esemplare è in fase giovanile, non ha ancora raggiunto la maturità sessuale
I frutti possono essere di due tipologie : carnosi, formati da tessuti succulenti come la pesca o il lampone e secchi rivestiti da membrane lignificate come il legume e la cariosside del mais.
Se facciamo confusione lessicale sul concetto di frutta in generale, possiamo solo immaginare quante inesattezze ci siano nel nominare nel linguaggio quotidiano i singoli frutti.
Un esempio per chiarire di cosa stiamo parlando, lo sapevate che la noce in realtà è il frutto del Corylus avellana ovvero il nocciolo?
La pigna del pino è in realtà il cono o strobilo e a dire la verità non è un vero frutto, perchè il pino appartiene alle gimnosperme(dal seme nudo), il seme non si forma all'interno dell'ovario.
Il frutto del ciliegio è invece una drupa, così come quello del pesco, dell'albicocco, del mandorlo, del susino e del già citato noce.
I frutti della vite sono bacche e anche quelli del pomodoro e del peperone.
L'arancio in realtà si chiama esperidio ed il melograno balausta.
Più famoso è il pomo del melo e anche del pero.
Mentre la rosa produce quella che noi erroneamente chiamiamo bacca ed è in realtà un cinorrodio.
Tra i frutti secchi ricordiamo:
la capsula del salice, la disamara dell'acero, la samara dell'olmo e del frassino, il legume dell'acacia e il follicolo dell'oleandro.
Conoscere la corretta nomenclatura dei frutti ci permette di comprendere alcune loro caratteristiche , di riconoscere più facilmente piante che appartengono ad una stessa famiglia e di sederci a tavola domani con la consapevolezza che nel cestino della frutta c'è un interessante test di comprensione botanica e memoria.
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