I danni della cavolaia

Cos'è la cavolaia

La cavolaia è un lepidottero della famiglia dei Pieridi, originario dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa, molto diffuso in Italia, dove si può spingere fino ai 2300 m di altitudine. Nella sua forma adulta è una farfalla diurna color panna, con le punte delle ali scure. Nella femmina compaiono anche due punti scuri sulla parte superiore delle ali e una lineetta nera verso la metà del bordo inferiore. L'apertura alare varia tra i 50 e i 60 mm. Se ne possono trovare nove specie diverse. La cavolaia maggiore (Pieris Brassicae) e la cavolaia minore (Pieris Rapae) sono le più conosciute. Entrambe le tipologie hanno larve che sono micidiali nemiche di tutti gli amanti del giardinaggio per la loro voracità nel divorare in breve tempo cavoli, rape, cavolfiori, ravanelli e verze. Vediamo il loro ciclo biologico e come proteggere i nostri orti dai loro attacchi.
Cavolaia

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Il ciclo biologico

Uova cavolaia Uova, pupa, larva, farfalla: ecco il ciclo biologico della cavolaia, che si ripete fino a 4 volte ogni anno. Le uova, di colore giallo, sono visibili sulla pagina inferiore delle foglie sulle quali sono state depositate. Da queste uova nasceranno le larve, di colore verde giallognolo a macchie nere. Le larve sono lunghe dai 30 ai 40 mm e si mimetizzano bene con la vegetazione. Seppur presenti tutto l'anno, la loro comparsa ha un picco da marzo a novembre. In inverno infatti questo insetto rimane nella forma di pupa nascosto nel terreno per poi risalire la pianta quando le temperature si alzano. Le larve giunte a maturità si incrisalidano e danno poi vita agli adulti, che a loro volta depositeranno nuove uova. Gli sfarfallamenti principali avvengono tra aprile e maggio e tra giugno e luglio.

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Insetticidi

Foglia cavolo larva Il pericolo per i nostri orti deriva dalle larve di cavolaia, che scavano gallerie e danneggiano le foglie di tutte le crucifere: cavolfiore, cavoli di qualsiasi tipo, broccoli, rape, ravanelli... In brevissimo tempo divorano intere foglie lasciando solo la nervatura. In più, i loro escrementi penetrano nella pianta rendendola immangiabile. Per combattere le larve di cavolaia si possono usare insetticidi chimici tradizionali come i prodotti a base di Imidacloprid e Deltametrina, o agenti chimici come il Bromofosma, il Fosfamidone, il Carbaril, il Malation o l'Acefate. Esistono anche insetticidi biotecnologici come l'Esaflumuron. Tuttavia questi sistemi sono dannosi per l'ecosistema e andrebbero usati solo in presenza di grandi infestazioni. I rimedi naturali per combattere la cavolaia infatti sono numerosi e altrettanto efficaci.


I danni della cavolaia: Rimedi naturali

Cavolaia insetticida Utilizzando metodi naturali è possibile innanzitutto provare a prevenire l'infestazione da cavolaia. Può essere utile piantare piante con effetto repellente vicino alle crucifere, come la menta; oppure avvalersi dell'aiuto di insetti antagonisti come imenotteri o ditteri. La sarchiatura del terreno permette invece di eliminare le pupe prima che si trasformino in larve. Se però la cavolaia dovesse comunque essere riuscita a proliferare, è consigliabile la raccolta a mano delle uova e delle larve. In alternativa sono efficaci per la loro eliminazione i macerati di pomodoro, assenzio e sambuco. E' possibile provare anche con un batterio, il Bacillus thuringensis, che si può acquistare già pronto in preparati commerciali. Per la cavolaia esiste un'insetticida naturale a base di piretro, ma va usato con cautela perchè uccide sia gli insetti nocivi che quelli utili.