Malattie orchidee
Le orchidee sono molto delicate, infatti, possono essere colpite da numerose patologie talvolta anche mortali le più comuni sono quelle parassitarie ma non solo, possono anche essere dovute a funghi e a insetti e questo dipende anche molto dalle tecniche errate di coltivazione. Innanzitutto bisogna prestare attenzione a non rovinare nessuna parte in questione in quanto la pianta ne soffrirebbe molto e togliere le parti che risultano marce o le foglie secche. Se durante questa operazione vengono provocate delle ferite bisogna immediatamente spolverare la parte che risulta lesa con cicatrene o cannella in polvere.
Se siete in possesso di orchidee malate dovete separale dalle altre, la stessa cosa vale per orchidee appena acquistate, per le quali è sempre meglio tenerle in quarantena fino a quando non siete sicuri che siano perfettamente sane. Prima di effettuare qualsiasi operazione abbiate la accortezza di sterilizzare accuratamente gli attrezzi che intendete utilizzare, soprattutto le forbici e i vasi che vanno lavati con disinfettanti o varichina al momento del rinvaso.
Non spruzzate per nessun motivo acqua durante le ore più calde della giornata e non lasciate assolutamente le parti aeree delle vostre piante bagnate durante la notte. Per innaffiare in modo corretto senza compromettere la salute delle vostre piante, si consiglia di immergere l'intero vaso in acqua per circa 15- 20 minuti, dopo di che si lascia sgocciolare appeso sino a quando tutta l'acqua è sparita.
Per annaffiare sarebbe meglio utilizzare acqua piovana o demineralizzata a temperatura ambiente, da preferire in quanto non contengono cloro e carbonato di calcio. Le orchidee di solito vanno coltivate in vasi rotondi con diametro a partire da 20 centimetri sino ad arrivare a 40 centimetri.
Queste piante soffrono molto il freddo pungente, infatti si consiglia di ripararle in inverno con i teli di "tessuto non tessuto" o con foglie secche se non si dispone di apposite serre. Le orchidee, inoltre, soffrono gli eccessi idrici, per questo motivo non bisogna assolutamente riempire i sottovasi di acqua.
Le cause delle malattie non parassitarie possono essere svariate. Se iniziano a cadere le foglie può essere un'eccesso idrico, mentre se la pianta fa molta fatica a crescere e i fiori cadono può essere a causa della scarsa irrigazione.
Inoltre, se le foglie risultano opache e non belle lucide, bisogna spostare la pianta, in quanto può darsi che dove è stata riposta il clima non sia abbastanza umido. Se fa fatica a fiorire, invece, la causa è la poca illuminazione. Infine se la pianta di orchidea presenta foglie ustionate è stata esposta a troppa luce quando aveva le foglie bagnate e questo problema può anche dar luogo allo sviluppo di microorganismi come i funghi.
Le orchidee possono essere colpite dalla nota e fastidiosa cocciniglia, la quale può essere sia bruna che cotonata. In questo caso le foglie si presentano con macchie brune in superficie. La cocciniglia è difficile e noiosa da debellare definitivamente: se è nella fase iniziale si può provare con cotone imbevuto di alcool ma se il problema non viene risolto bisogna per forza rinvasare le nostre piante, pulendo accuratamente le radici e le foglie sotto un getto d'acqua.
Infine, è utile procedere con trattamenti antiparassitari specifici.
La pianta inoltre può essere colpita da Afidi, i cui sintomi si riconoscono a occhio nudo, in quanto le foglie tendono ad ingiallire molto velocemente e i fiori tendono a deformarsi. Per combattere gli Afidi bisogna procedere con insetticidi specifici e mirati per quest'ultimi. Molto frequente, inoltre, è anche l'attacco del ragnetto rosso il quale fa accartocciare le foglie su se stesse fino a quando inevitabilmente cadono.
SINTOMI | MALATTIA |
Cascola fiori | Poche irrigazioni, sbalzi termici |
Cascola foglie | Troppa acqua, marciumi |
Foglie non turgide | Poca umidità ambientale |
Macchie secche | Scottatura fogliare |
Macchie marroni o scure | Cocciniglia, marciume nero |
Indebolimento | afidi |
Foglie gialle, indebolimento, ragnatele | Ragnetto rosso |
Fiori e foglie molli | Muffa grigia |
Radici marce | fusarium |
Le malattie da fungo sono dovute principalmente alla cattiva coltivazione ovvero all'eccessiva umidità, alle temperature rigide e all'eccessiva irrigazione. Il Marciume Nero è causato dal Fungo Phytophthora che colpisce le foglie causando macchie nere, questo fungo prolifica grazie alle basse temperature e ad un elevato tasso di umidità. Se colpite dal marciume nero le nostre piante di orchidee andranno incontro alla morte nel giro di 15-20 giorni.
Le orchidee, possono essere colpite da malattie batteriche talvolta anche mortali, come nel caso del batterio Xanthomonas campestris Pelargoni molto potente, in grado di estendersi anche nelle piante vicine. Una volta che questa malattia si insedia nella pianta non c'è nulla da fare se non rimuovere completamente la pianta estirpandola e bruciandola, se possibile lontano da altre piante. E' molto importante anche eliminare soprattutto il terriccio infetto e il vaso.
Quando il batterio colpisce la pianta essa inizia a ingiallire molto velocemente e a perdere successivamente le foglie. Questa malattia può essere causata sopratutto dall'uso di attrezzi o vasi infetti e quindi non disinfettati.
Queste problematiche dipendono da inadeguate condizioni di coltivazione. Sono i primi segnali di malessere e per questo non vanno mai sottovalutate.
FioriUno degli inconvenienti più frequenti è la caduta (o aborto) dei fiori: questo fenomeno si deve ad improvvise correnti fredde o a scarsa irrigazione.
La mancata emissione di nuovi steli può essere dovuta a poca luce, scarsità nelle concimazioni o all’aver saltato il periodo di riposo con temperature più basse.
FoglieLa cascola fogliare è legata ad eccessive annaffiature e inizio di problemi radicali e del colletto (marciumi). Se queste invece paiono poco turgide è probabile che siano scarsi sia le irrigazioni sia il tasso di umidità ambientale
Se vediamo comparire aree secche è probabile un’ustione: evitiamo assolutamente il sole diretto, specialmente se concentrato dai vetri o eventualmente da residui dell’acqua delle nebulizzazioni.
Foglie dal colore chiaro e dalla crescita stentata possono essere legate a carenze di microelementi.
L’insetto più frequente è la cocciniglia cotonosa Ci viene segnalata da macchie marroni sulle foglie. Si diffondono facilmente ovunque, anche sul colletto e a livello delle radici.
Per debellarle è importante svasare la pianta, eliminare le radici compromesse e sostituire il bark (sterilizzandolo attentamente). Pulire poi bene tutta la pianta eliminando manualmente tutti gli insetti e passando poi un cotton fioc imbevuto di alcool.
Indispensabile è poi un trattamento con olio bianco attivato da un insetticida sistemico. L’ideale è distribuire quest’ultimo tramite irrigazione in maniera che si diffonda dalle radici fino agli apici.
Altro nemico sono gli afidi: indeboliscono la pianta succhiandone la linfa. Sono inoltre pericolosi veicoli di virosi. Si possono combattere con insetticidi da contatto e ingestione, per esempio piretrine e piretroidi.
Più difficile da affrontare è il ragnetto rosso: si manifesta con decolorazioni delle foglie e perdita di vigore generale. Si noteranno inoltre puntini sul retro della foglia e, in casi gravi, piccole ragnatele.
È importante aumentare l’umidità ambientale vaporizzando spesso le foglie, spostando eventualmente la pianta in una zona più ombreggiata e facendo ricorso a prodotti specifici, attivi su tutti gli stadi di sviluppo di questo acaro.
Sono strettamente legate a errori colturali in particolare annaffiature eccessive, acqua in punti sconsigliati (come il colletto), aria stagnante e substrato non adatto o troppo vecchio.
L’affezione più tipica è il marciume nero: compaiono macchie nere su foglie, pseudobulbi e radici: è legata ad umidità troppo alta in concomitanza a basse temperature. Evitiamo queste condizioni e ricordiamoci di usare sempre strumenti affilati e disinfettati quando effettuiamo divisioni o pulizia delle piante.
Altro problema sono i marciumi a carico di foglie, fiori o radici: si tratta della muffa grigia. Le cause concomitanti sono anche in questo caso il freddo e l’umidità eccessiva. Eliminiamo le parti compromesse e usiamo un anticrittogamico sistemico specifico.
Frequente anche l’antracnosi legata all’umidità eccessiva:puliamo l’orchidea e sottoponiamola ad un ciclo con un prodotto specifico dato per irrigazione.
Le batteriosi e le virosi nelle orchidee non sono molto frequenti, ma sono molto difficili da combattere. Le prime causano delle necrosi a carico delle foglie o degli pseudobulbi. Le seconde si presentano con decolorazioni tipiche del fogliame e alla lunga debilitano pesantemente i soggetti. L’unica strategia contro la batteriosi e la virosi è la prevenzione, usando sempre strumenti disinfettati ed evitando i parassiti vettori.
Come abbiamo visto per evitare queste patologie è di fondamentale importanza conoscere alcune accortezze sulla coltivazione delle orchidee.
- Controlliamo spesso la salute delle nostre orchidee
- Eliminare prontamente tutte le parti con evidenti marciumi usando strumenti disinfettati alla fiamma o con candeggina.
- Poniamo la pianta in una zona arieggiata
- Nebulizziamo la mattina e il pomeriggio, ma evitiamo la sera.
- Evitiamo che l’acqua bagni il colletto o gli pseudobulbi dove ristagnerebbe.
- Quando rinvasiamo scegliamo contenitori trasparenti (che consentono di monitorare le radici) e disinfettiamoli accuratamente. Se possibile creiamo dei fori sui lati per favorire il passaggio dell’aria.
- Scegliamo un substrato preparato appositamente o sterilizziamo il bark in forno o facendolo bollire a lungo.
- Evitiamo di danneggiare o tagliare la pianta: nel caso creiamo un taglio netto e disinfettiamo con della cannella.
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La cocciniglia è un parassita che infesta molte piante. Questo insetto appartiene al genere dei Rincoti e annovera diver
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