Palma delle Canarie - Phoenix canariensis
Si tratta di una pianta sempreverde di grandi dimensioni, originaria delle Canarie; da secoli queste palme vengono coltivate nell’area mediterranea, tanto da essere considerate piante tipiche del paesaggio mediterraneo. Alcune palme, tra cui le Phoenix, sono rustiche, e vengono coltivate da tempo anche nell’America settentrionale ed in gran parte delle zone costiere Europee, anche sul versante atlantico. Hanno uno spesso tronco eretto, che raggiunge agevolmente i 15-20 metri di altezza ed i 60-80 cm di diametro; è di colore marrone scuro o grigiastro, segnato da vistose rugosità a forma di rombo, dovute ai segni lasciati dall’inserzione del picciolo delle fronde ormai cadute. Le fronde sono molto grandi, possono raggiungere i 4-5 metri di lunghezza, arcuate; sono di colore verde scuro brillante, pennate, portano lunghe foglioline lineari ai lati del picciolo; il picciolo è lungo fino ad un metro, e presenta numerose spine acuminate. Le palme delle canarie sono piante dioiche; i fiori sbocciano in primavera inoltrata, tra le fronde, sono di colore marrone aranciato; i fiori delle piante femminili sono più lunghi e vistosi, e lasciano il posto in estate a grappoli di bacche ovali, commestibili ma non particolarmente gradevoli al palato. All’interno di ogni bacca è presente un singolo seme fertile. Le P. canariensis vengono coltivate particolarmente per le loro qualità estetiche; in molti paesi del mediterraneo si coltiva anche P.. dactylifera, la palma da dattero, di origine Africana.
Le palme delle Canarie si pongono a dimora in luogo soleggiato, anche se possono sopportare un’ombreggiatura leggera. Possono sopportare temperature di molti gradi inferiori allo zero, anche fino a -10°C, per questo motivo in Italia si coltivano tranquillamente in giardino senza particolari problemi. Può comunque capitare che negli esemplari giovani, o durante inverni particolarmente rigidi, le fronde siano danneggiate dal freddo, in particolar modo quando si manifestano anche brevi gelate; si consiglia quindi di riparare dal freddo le piante più piccole nelle zone più fredde d’Italia con del telo apposito per piante. Le phoenix canariensis possono essere coltivate anche come piante in vaso, in questo modo si mantengono di dimensioni più contenute, ed inoltre si possono porre al riparo durante i mesi freddi e garantire cosi alle stesse una crescita migliore.
- E' un genere che comprende alcune palme originarie delle isole dell'Oceano Pacifico, coltivata in Asia, Africa e America meridionale per i grandi frutti conosciuti come noce di cocco. E' una pianta mo...
- Le phoenix sono piante appartenenti al genere delle palme che presentano diciassette specie differenti. Hanno un grande valore ornamentale e tutte provengono dall’Asia orientale. Presentano foglie lun...
- Al genere brighamia appartengono 6-7 specie di piante a fusto succulento, originarie delle isole Hawaii, dove sono in via di estinzione; in natura possono raggiungere i 3-4 metri di altezza, in conten...
- La cycas revoluta è una pianta sempreverde adatta al giardino o all'appartamento, originaria dell'Asia; si tratta di una delle piante più antiche della terra, anticamente era diffusa su tutto il globo...
Le palme delle Canarie possono sopportare periodi di siccità anche molto prolungati; si consiglia comunque di annaffiare sporadicamente gli esemplari molto giovani in modo tale da garantire loro una crescita ottimale. Le annaffiature regolari, da fornire solo quando il terreno è perfettamente asciutto da alcuni giorni, causano uno sviluppo più rapido e rigoglioso delle piante. Nel caso le specie di phoenix canariensis vengano cresciute all'interno, in appartamento, sarà necessario irrigarle abbondantemente e con regolarità. Se si coltiva la palma delle Canarie in giardino l'annaffiatura dovrà essere anche questa abbondante soprattutto nel primo periodo vegetativo. Col passare degli anni, l'irrigazione si potrà ridurre, in particolar modo in prossimità della stagione invernale quando le piante, a causa dell'abbassamento delle temperature, non avranno più le stesse esigenze di essere irrigate come in estate.
Le palme delle Canarie sono specie di grande valore ornamentale in quanto presentano le tipiche caratteristiche esotiche che tanto piacciono a noi italiani e mostrano i loro colori vivaci e allegri. Per questo motivo vengono usate sia per arredare e ornare i nostri appartamenti, sia per abbellire il giardino di casa. E' importante, per crescerle al meglio, conoscere le loro esigenze colturali in materia di terreno. Vediamo insieme alcune caratteristiche specifiche di questa varietà di palma. Le palme delle Canarie vengono coltivate in qualsiasi tipologia di terreno, anche in quelli poveri, ghiaiosi o sassosi; in ogni caso, prediligono terreni molto ben drenati o sabbiosi, anche perché i ristagni idrici causano con facilità lo sviluppo di malattie fungine sulle fronde. Un terreno piuttosto asciutto sarebbe quindi ideale per la loro crescita.
La moltiplicazione della palma delle Canarie avviene per seme durante la stagione primaverile ( per la dactylifera è il nocciolo del dattero); per quanto riguarda le giovani piante, queste hanno uno sviluppo abbastanza lento, ma una volta assestate tendono a crescere molto più rapidamente e non necessitano di cure specifiche come richiesto invece nel loro primo periodo vegetativo. Un altro metodo per moltiplicare le nostre piantine è il trapianto dei polloni, sempre a inizio primavera. Le piantine che verranno originate, dovranno essere collocate appena nate in contenitori di piccole dimensioni, dal diametro inferiore ai 10 centimenti. Con il passare del tempo e il loro sviluppo, sarà poi possibile trapiantare le nostre piante in contenitori più grandi o nel giardino di casa, in base alle nostre esigenze.
In genere, queste piante non temono l’attacco di parassiti e lo sviluppo di malattie se la coltivazione è eseguita in maniera corretta e seguendo le regole base specifiche per le palme delle canarie. Basta coltivarle al meglio e dedicare loro le cure necessarie per vederle svilupparsi forti e sane ed evitare di incorrere nell'utilizzo di prodotti specifici antiparassitari. Un possibile problema potrebbe essere causato dall’eccessiva umidità che porta spesso allo sviluppo di ticchiolatura o ruggine sulle fronde; inoltre le palme delle canarie coltivate in terreno soggetto a ristagno idrico ed in clima umido mostrano di essere meno rustiche durante i mesi invernali. Da alcuni anni sembra sia giunto anche in Europa un curculionide che si sviluppa all’interno delle piante, contro cui non sembra ci siano ancora cure possibili.
COMMENTI SULL' ARTICOLO