Gelso
Con il termine gelso si fa riferimento alle piante che appartengono alla categoria Morus, uno tra i generi più importanti della grande famiglia delle Moracee. In genere tutte le varietà hanno come principale caratteristica la presenza di numerosi vasi in cui scorre un succo pressoché lattiginoso. Sono piante tanto arboree quanto arbustive. Il gelso è una pianta resistente alla siccità, tuttavia l'apporto di acqua e sole è necessario per fruttificare; infatti difficilmente il gelso fruttifica all'ombra. Il gelso è una specie che vive a lungo e molto robusta, capace di vivere in ogni tipologia di terreno: si tratta, infatti, di una specie rustica con una grande capacità di adattamento. Tuttavia bisogna tenere a mente che si sviluppa meglio se coltivato in un terreno umido. Di conseguenza, per avere una produzione abbondante di more di gelso, è necessario irrigare frequentemente la pianta quando è giovane e durante l'estate.
La riproduzione ideale avviene per talea da ramo o radice, oppure per margotta e la pianta inizia a produrre frutti dopo 2-3 anni dalla messa a dimora. Il gelso è un albero che da adulto ha bisogno di spazio; pertanto occorre tenere a mente che bisogna lasciare almeno 6 metri tra una pianta e l'altra. Tuttavia, proprio per il fatto di essere una pianta rustica, si consiglia di mettere in atto una potatura di contenimento, così che i rami siano ad altezza uomo. All'inizio questo accorgimento era necessario per favorire la bachicoltura, mentre oggi si tende a farlo per rendere i frutti facilmente raggiungibili. Si consiglia di effettuare la potatura a partire dagli inizi di marzo, quando le gelate tardive sono terminate ma non è ancora cominciata la produzione di fiori. Esistono tre varietà diverse di gelso: quello bianco può sopravvivere a una temperatura di -20° C., mentre le specie rossa e nera necessitano di un clima meno rigido per fruttificare abbondantemente.
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Il gelso è una pianta rustica che sopporta bene sia la siccità che i terreni poco fertili. Il terreno ideale non deve comunque essere povero di sostanze nutritive, perché questo fatto andrebbe a danneggiare i nuovi frutti. Se il suolo è arido occorre pertanto intervenire con una buona concimazione con letame maturo oppure con compost da distribuire in maniera uniforme intorno alle radici della pianta. L'apporto di concime avviene dopo aver ripulito la zona da erbacce infestanti. L'apporto di sostanze nutritive va effettuato nel periodo invernale, quando la pianta è nella sua fase vegetativa di riposo. Se l'albero non riceve il suo fabbisogno di nutrimento cresce in modo più stentato ed è soggetto all'attacco di parassiti come la fersa del gelso. Al tempo stesso si ha una produzione nettamente inferiore di fiori e di more di gelso.
Il gelso è una pianta rustica il gelso da frutto, tuttavia nel corso della sua esistenza può essere colpito da malattie e parassiti. Oltre alle infestazioni della fersa del gelso, questa specie è sensibile all'azione delle cocciniglie e degli afidi: questi vanno a colpire in particolare i germogli giovani. Inoltre non è raro che gli esemplari siano circondate dalle infestanti: di conseguenza bisogna effettuare periodicamente un intervento di sarchiatura. Il gelso all'inizio era utilizzato per l'allevamento dei bachi da seta e a produzione di questa pregiata fibra tessile. Solo successivamente questa specie ha conosciuto altre destinazioni d'uso. Negli ultimi tempi si è assistito a una notevole diffusione del consumo di more di gelso: infatti questi frutti possiedono numerose proprietà benefiche per l'organismo. Le piante, invece, hanno un notevole valore come elementi ornamentali e per ottenerne legna da ardere di buona qualità e legname da lavoro. La flessibilità dell'essenza la rende ottima per la produzione di vimini e di pertiche.
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