Magnolia stellata
Per quanto riguarda le piante coltivate in vaso, esse necessitano di annaffiature regolari, ogni quindici giorni circa: bisogna, tuttavia, assicurarsi che il terreno si asciughi completamente tra un'operazione e l'altra. In giardino, invece, le irrigazioni vanno effettuate in maniera costante se si verificano periodi di siccità; al contrario, esse devono essere limitate o addirittura sospese se le precipitazioni sono abbondanti e frequenti. Si raccomanda di evitare assolutamente i ristagni d'acqua, i quali, provocando dei marciumi radicali, tenderebbero a danneggiare l'arbusto e a determinarne un generale deperimento. Naturalmente, gli esemplari ormai adulti necessitano di un minore quantitativo di risorse idriche rispetto a quelli giovani, poiché questi ultimi sono ancora in via di sviluppo.
La magnolia stellata ha bisogno di un terreno profondo, fertile, ben drenato; può moltiplicarsi sia attraverso la semina sia per talea. Si suggerisce di effettuare la messa a dimora in appositi contenitori, per poi eseguire il trapianto in un vaso più grande o in giardino dopo circa un anno di sviluppo. All'inizio, inoltre, è opportuno che la crescita della pianta sia supportata da un tutore, da rimuovere successivamente. Il terreno, come operazione preliminare, va lavorato con attenzione: ciò lo rende più morbido e crea, quindi, condizioni favorevoli per il giovane arbusto. Per quanto riguarda la potatura, essa va praticata soltanto se è necessario, e solamente per eliminare rami secchi o colpiti da funghi; è fondamentale procedere dopo la fioritura, con attrezzi affilati e opportunamente disinfettati.
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La fertilizzazione deve essere praticata ogni sei mesi circa, così da assicurare alla pianta le sostanze nutritive di cui ha bisogno per tutto l'anno. In primavera si raccomanda di adoperare un concime a rilascio lento a base di azoto, fosforo e potassio; questi tre macroelementi sono fondamentali, in quanto il primo stimola la crescita adeguata dei tessuti, il secondo supporta il metabolismo e la radicazione ed il terzo aumenta la produzione di ATP e aiuta la sintesi delle proteine. Una carenza di questi tre elementi sarebbe molto grave e provocherebbe un deterioramento globale dell'arbusto. In autunno può andar bene anche un concime naturale, come lo stallatico, o in ogni caso un prodotto povero di azoto, in modo da non causare uno sviluppo eccessivo delle parti vegetative per l'inverno imminente.
L'esposizione ideale per la magnolia stellata è soleggiata e luminosa; l'arbusto non teme il freddo, ma è preferibile evitare gli ambienti colpiti da venti intensi. Possono risultare estremamente fastidiosi parassiti come gli afidi, i quali si nutrono della linfa delle piante perforandone le foglie e i rametti; in questo modo, tra l'altro, rappresentano frequentemente un veicolo di numerosi virus. Per contrastare questi insetti sono necessarie soluzioni naturali come il macerato d'ortica o l'infuso d'aglio, oppure degli insetticidi chimici a base di piretro; alcuni si servono anche delle coccinelle, le cui larve si nutrono proprio degli afidi. Tra le malattie fungine va invece ricordata la muffa grigia, determinata da un eccesso di umidità, che può essere debellata con anticrittogamici specifici.