Nocciolo - Corylus avellana - Coltivazione del nocciolo
Il Corylus avellana (dal greco koris, elmo, e Avella, città campana), conosciuto col nome popolare di nocciolo, è un arbusto di grandi dimensioni, raggiunge facilmente i 5-7 metri di altezza. Ha un portamento cespuglioso, le ramificazioni partono direttamente dalla base della pianta e si sviluppano in forma libera. Molto diffuso in tutta la penisola, il suo habitat naturale è costituito da boschi di latifoglie, spesso si trova insieme a querce, castagni in boschi misti mesofili. Non è raro trovarlo in terreni rocciosi in areali popolati da appartenenti al genere Populus, Alnus e Salix.
Appartiene alla famiglia delle Corylaceae (anche se di recente è stata accorpata alla famiglia delle Betulaceae). A questa famiglia appartengono anche i generi Carpinus e Ostrya . Nello stesso genere citiamo il Corylus maxima, conosciuto in giardino per la varietà Purpurea, di dimensioni più contenute e dal fogliame porpora molto ornamentale.
Il nocciolo ha una crescita abbastanza rapida, è in grado di riprendersi con vigore in seguito a danni da inverni rigidi o potature drastiche. La produzioni di rami polloniferi vigorosi gli conferisce una naturale capacità di recupero e di rapido avvicendamento tra ramificazioni vecchie e nuove. Le Foglie sono alterne, rotondeggianti, a margine doppiamente dentato. Cadono in inverno lasciando l'albero completamente nudo. Risultano tomentose al tatto.
Il Corylus avellana è una specie monoica con fiori unisessuati, gli amenti maschili sono tra i primi a comparire nel bosco o in giardino di solito a metà inverno. Sono lunghi qualche centimetro, di colore giallastro, molto numerosi rispetto ai fiori femminili, che somigliano a piccole gemme di colore magenta/fucsia. Molto ornamentali in giardino, perchè sono i primi a comparire nel freddo inverno. Essendo tra le prime infiorescenze della nuova stagione, insieme a tarassaco, crochi, bucaneve e ranuncolo ficaria, costituiscono la prima fonte di sostentamento delle api nei nostri boschi: utili a questi insetti per “far rifornimento” in attesa della fine dell'inverno.
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Ordine | Fagales |
Famiglia | Corylaceae |
Genere | Corylus |
Specie | Corylus avellana |
varietà&cultivar | Contorta |
Si coltiva bene nella maggior parte dei terreni, predilige un suolo calcareo, ben drenato, ricco di sostanza organica. Adatto per la coltivazione in terreni collinari. Specie molto rustica, resiste bene ad inverni freddi . E' adatta a ad esposizioni di pieno sole e mezz'ombra, ma nel bosco non è raro trovarla anche in ombra piena. Una pianta facile da coltivare, che difficilmente ci serberà brutte sorprese.
: specie autoctona, nei nostri boschi, con suolo ricco di humus, trova generalmente tutto quello che gli occorre.
All'impianto una buona concimazione organica (eventualmente arricchita con concimi ternari a lenta cessione). Su suoli particolarmente compatti si consiglia un alleggerimento con sabbia, ghiaietto o materiali vegetali, come fogliame e piccoli sfalci di potatura.
Una buona pratica agronomica è la pacciamatura al piede della pianta con compost casalingo vegetale: ripetere più volte questa operazione durante l'anno in modo da creare uno strato di sostanza organica in decomposizione molto simile a quello del bosco. In alternativa una concimazioni leggera con pellettati organici o altri concimi generici.
Le irrigazioni devono essere frequenti nella stagione dell'impianto, in seguito limitatevi a bagnare solamente nei periodi di massima siccità; il nocciolo sopravvive senza problemi anche con le sole precipitazioni atmosferiche, è quindi adatto per giardini senza impianto di irrigazione e zone prive di approvvigionamento idrico.
Sconsigliata per la crescita rapida e le dimensioni raggiungibili in breve tempo; richiederebbe frequenti interventi di potatura e rinvaso.
Per quanto riguarda la coltivazione di giovani piantine ad uso vivaistico si consiglia l'utilizzo di un terriccio calcareo, alleggerito con substrato di coltivo per piante da giardino. Trapiantare tra il terzo e il quarto anno di età degli esemplari.
La nocciola è una noce con pericarpo legnoso, il seme è commestibile, molto apprezzato da piccoli mammiferi e dall'uomo. Si raccoglie tra agosto e settembre, a seconda delle zone, senza attendere la caduta del frutto.
Per avere un'abbondante produzione di nocciole è necessario avere una pianta in buona salute. Una potatura equilibrata e regolare aiuta a mantenere forte il nostro Corylus avellana.
La potatura del nocciolo è piuttosto semplice: essendo una specie pollonifera è consigliabile allevarla a cespuglio. In inverno rimozione del secco, e pulizia della parte centrale della chioma per favorire il passaggio di aria e luce; rimozione dei polloni in eccesso (lasciate sempre 3-4 polloni per pianta che in futuro andranno a sostituire le ramificazioni più vecchie), abbassate di 20-30 cm tutti i rami se volete contenere l'altezza della pianta e favorire le operazioni di raccolta. Per la selezione di nuovi rami secondari, rimuovete i rami più corti in favore di quelli di almeno 20 cm, sicuramente più produttivi. Sui tagli di ritorno favorite le gemme che sono direzionate verso zone “vuote”. Un errore che si compie generalmente è quello di lasciare solo i rami che puntano verso l'esterno; cercate sempre di mantenere l'equilibrio delle ramificazioni sull'asse centrale del ramo principale dal quale si diramano: un eccessivo sviluppo verso l'esterno oltre a togliere luce ad altri esemplari vicini, aumenta il rischio di rotture. Eseguite anche alcune potature in primavera ed estate per rimuovere polloni ed eliminare succhioni generati da gemme avventizie.
Vi sono diversi metodi di moltiplicazione per ottenere nuove piante.
Riproduzione per pollone radicato: si asporta un pollone insieme alla sua porzione di radici, direttamente dalla pianta madre. Successivamente si trapianta in un vaso e si lascia in vivaio per circa 2 anni. Operazione da eseguire a fine estate o inizio primavera.
Riproduzione per propaggine: è possibile piegare i nuovi rami di un anno e curvarli sotto terra facendone emergere solo la parte apicale; scavate un piccolo fosso e riempitelo con un terriccio sciolto, fissateli con un gancio, un bacchetto o altro in modo che non si muovano dalla posizione innaturale che avete imposto. Eseguite questa operazione in primavera alla schiusura delle gemme così che i rami siano attraversati dalla linfa e quindi più flessibili. In autunno separate il pollone dalla pianta madre, riducete la parte epigea del 50% ca. e trapiantate in vivaio.
Riproduzione per talea: è possibile produrre talee erbacee, legnose e semilegnose a seconda della stagione. Il metodo più usato è la semilegnosa a fine estate: prelevate un rametto di 1-2, anni di lunghezza 12cm ca. con 3-4 foglie, eseguite un taglio a becco di clarino subito sotto una gemma e piantate in un terriccio molto leggero . Fate attenzione che la temperatura e l'umidità siano sempre costanti per favorire la radicazione.
L'impianto di nuovi esemplari di Corylus avellana va eseguito in autunno o primavera. Scegliete piante di 2-3 anni, preparate una buca profonda arricchita con materia organica e concimi a lenta cessione (es : pellettati). Proteggete il colletto con reti shelter se necessario. E' possibile utilizzare un disco pacciamante o una pacciamatura vegetale per evitare la competizione con erbe infestanti, in questo modo non dovrete usare costosi e inquinanti diserbanti chimici e manterrete ugualmente la base della pianta pulita.
Generalmente il nocciolo è una pianta molto rustica e, se allevato in maniera corretta, non presenta problemi fitosanitari particolari, soprattutto nel caso di esemplari isolati o piccoli gruppi in giardino.
Nel caso di un piccolo noccioleto, le patologie da monitorare e da tenere sotto controllo sono:
Cancri rameali | Ferite corticali sui rami | Poltiglia bordolese |
Virus mosaico | Maculature fogliari |
oidio | Patina biancastra | Zolfo bagnabile |
Gleosporiosi | Gemme e foglie imbrunite,cascola | Prodotti rameici |
moniliosi | Marciume e muffe sui frutti | Bacillus substilis |
Mal dello stacco | macchie brune | Prodotti rameici |
afidi | Concentrati nelle giovani foglie | Piretro verde |
cociniglia | bianchi ovali su tutto il tronco | olio bianco+ piretro |
cimici | Grossi coleotteri | Neem |
Lepidotteri defogliatori | Larve e farfalle | Bacillus Thuringiensis kurstaki |