Palma di Fortune

Le Palme da giardino: il Trachycarpus

I Trachycarpus (circa una decina di specie) o Palma fortune sono palme di media dimensione, originarie dell’Asia; queste palme vengono utilizzate da millenni, per produrre fibre vegetali da cui ricavare tessuti resistenti e cordame, per questo motivo è difficile capire quale sia stato, secoli fa, il loro areale originario di distribuzione; oggi sono diffuse in modo particolare nelle zone fresche e montuose dell’Asia. In Europa, la specie più diffusa è Trachycarpus fortunei, in quanto si tratta di una palma di montagna, molto resistente alle basse temperature, e che quindi può essere coltivata in giardino anche a Trento o ad Aosta. Si coltivano in piena terra, o in vaso, e in genere non superano i 6-7 metri di altezza, anche se in natura possono tranquillamente raggiungere i dieci metri; hanno grandi fronde palmate, portate da un lungo picciolo rigido, privo di spine, al cui apice si sviluppa una foglia a forma di ventaglio, costituita da segmenti lanceolati, che spesso sono uniti tra loro finno a circa metà lunghezza.
Palma di Fortune

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Caratteristiche del Trachycarpus

palma fortune I trachycarpus sono sempre completamente privi di polloni basali o di ramificazioni, e quindi sviluppano un singolo tronco sottile, con alcune fronde all’apice; hanno crescita abbastanza lenta, e in genere un esemplare impiega decenni prima di raggiungere le dimensioni massime. Sono palme dioiche, quindi i fiori femminili ed i fiori maschili si trovano su piante diverse; quindi, se non abbiamo almeno due palme vicine, non può avvenire l’impollinazione e neppure la produzione di frutti; i fiori sbocciano in grandi pannocchie ramificate, rivolte verso il basso, di colore verde o giallo. I frutti sono ovali, di piccole dimensioni, di colore scuro, marrone o nero. Le foglie poste in basso tendono con gli anni a disseccare, cadendo naturalmente a terra; sul fusto, al momento della caduta, le fronde lasciano la base del picciolo, e alcune lunghe fibre scure, simili a enormi peli; con il passare degli anni, il tronco del trachycarpus assume un aspetto peloso ed arruffato. Questi peli cadono nel corso del tempo, lasciando vedere il tronco legnoso presente sotto di essi; quindi, i trachycarpus adulti tendono ad avere il tronco più sottile alla base, e allargato alla sommità.

  • trachycarpus Buongiorno,ho delle palme (Trachycarpus)e vorrei spiantarle per ripiantarle in altro giardino in Brianza,qualcuno può dirmi se e quando possibile fare lo spianto e trapianto? grazie..giuseppe...

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Coltivare la palma di fortune

Palma di Fortune Le palme fortune sono di facile coltivazione, ma solo nelle zone che presentano stagioni invernali abbastanza fredde, ed estati non eccessivamente torride o siccitose. Sono palme adatte a crescere nelle zone d’Italia del centro nord, perché non amano il caldo, e quindi difficilmente vedremo un trachycarpus sano e rigoglioso in Sicilia. Nonostante l’aspetto esotico, non si tratta di piante che temono il gelo, anzi, gli esemplari adulti possono sopportare temperature vicine ai -15°, e anche inferiori; si coltivano quindi in giardino, in una zona molto luminosa, anche soleggiata, ma possibilmente riparata dal vento: il vento, caldo o freddo che sia, tende a rovinare vistosamente le fronde, ovvero la parte decorativa della pianta. Prediligono un clima abbastanza mite, quindi senza grandi sbalzi di temperatura, sia verso il caldo, sia verso il freddo; quindi in genere se viviamo in una zona con estati decisamente molto calde, sarebbe opportuno posizionare la nostra palma di fortune in una zona riparata dal sole nelle ore più calde del giorno, ma comunque molto luminosa. Se il nostro trachycarpus è molto giovane, ed è a dimora da pochi anni, all’arrivo dell’inverno è consigliabile ripararlo leggermente dal gelo, pacciamando il terreno con delle cortecce, e coprendo le fronde e il fusto con agritessuto. Le annaffiature devono essere regolari, da marzo a settembre, insistendo soprattutto nei periodi caldi e siccitosi; i trachycarpus possono sopportare brevi periodi di siccità, ma è consigliabile evitare di lasciare il terreno molto asciutto per periodi di tempo prolungati. Poniamo a dimora queste palme in un terreno fresco e profondo, abbastanza ben drenato, in modo che le radici non siano soggette a ristagni idrici. A fine inverno, spargiamo attorno alla pianta del concime granulare a lenta cessione ricco anche in microelementi, quali ferro e calcio; utilizziamone una quantità pari alla metà di quella consigliata sulla confezione. Le fronde disseccate del trachycarpus tendono a cadere da sole; se dovessero rimanere a lungo sulla pianta, è opportuno staccarle, recidendo il picciolo vicino al fusto, per evitare che siano veicolo di malattie fungine.


Palma di Fortune: Le Palme di fortune

palme Le palme, dette anche Arecacee, sono delle piante assai particolari, che nel nostro immaginario hanno un aspetto decisamente esotico; sono in effetti piante molto caratteristiche di zone a clima tropicale, anche se esistono palme che si sviluppano in una gran varietà di climi, da quello delle montagne della Cina, fino al clima caldo del Madagascar o umido delle isole dell’Oceano Indiano. Le specie di palme sono migliaia, e sono tra le piante più antiche e diffuse sulla terra. Si tratta di piante erbacee monocotiledoni (o liliopsida, per utilizzare la moderna nomenclatura); non sono quindi degli alberi, in quanto il loro fusto non tende a svilupparsi in larghezza nel corso degli anni. Tutte le palme hanno uno sviluppo similare, la gran parte è dotata di un fusto eretto, per nulla o scarsamente ramificato, che porta all’apice grandi fronde pennate o palmate, disposte in una rosetta di grandi dimensioni. Le fronde sono sempreverdi, ma lo sviluppo della pianta avviene sostituendo progressivamente le fronde più vecchie, poste in basso, lateralmente alla rosetta, con foglie nuove, che vengono prodotte al centro della rosetta.

I fiori delle palme sono caratteristici, di piccole dimensioni, riuniti in grandi pannocchie; i frutti invece sono molto vari, alcuni sono bacche, altri sono drupe, e vanno dai piccoli datteri, fino alle enormi noci di cocco.

La grande diffusione di queste piante, rende possibile la loro coltivazione praticamente ovunque, in quanto esistono palme che necessitano di climi tropicali, altre che amano il clima fresco continentale, altre abituate ad un clima arido o semiarido.



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