Pioppo

Pioppo

Il genere Populus appartiene, come i salici, alla grande famiglia delle Salicaceae. Le specie, per lo più arboree, sono una trentina e molte sono considerate endemiche dell’Europa o comunque presenti da tempo immemorabile. Alcune sono invece introduzioni relativamente recenti (dall’”800) e provengono dall’estremo oriente o dal continente americano. Non mancano gli ibridi ottenuti sia a scopo ornamentale sia per la coltivazione intensiva.

Allo stato spontaneo si trovano in quasi tutti gli ambienti, dal piano fino a 1200-1400 metri di altitudine.

Prediligono i suoli ricchi e umidi: sono infatti molto diffusi lungo gli argini dei fiumi o nelle aree golenali

È anche una delle essenze più coltivate per la produzione di legname (specialmente per il compensato) e per l’industria cartaria.

Pioppo

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Caratteristiche del Pioppo

filare di pioppi<p /> Possiamo riconoscere un pioppo osservando la forma della chioma e del tronco. Generalmente hanno portamento colonnare o piramidale. Il tronco è molto lungo e diritto, senza troppe biforcazioni. La crescita è tra le più veloci, soprattutto in suoli mediamente ricchi e freschi (e per questa ragione sono molto coltivati in arboricoltura). In pochi anni possono raggiungere i 30 metri di altezza, ma, d’alto canto, risultano generalmente poco longevi (ad eccezione del pioppo nero).

La corteccia in linea generale è di colore chiaro con profonde fessurazioni verticali. Le radici sono imponenti, ma si sviluppano per lo più in superficie. La forma delle foglie varia molto non solo da specie a specie, ma anche da individuo a individuo: sono per lo più ovate, anche se non mancano quelle lobate. Tutte sono però dotate di un lungo picciolo che consente loro di vibrare al passaggio del vento creando un gradevole fruscio, oltre a dare dei begli effetti cromatici (spesso, infatti, il retro è di un diverso colore).

I pioppi sono piante per lo più dioiche: ciò significa che i fiori maschili e femminili sono portati su individui diversi. I fiori sono raccolti in amenti penduli. I frutti sono capsule avvolte in una leggera peluria.

IL PIOPPO IN BREVE
Nome comune Pioppo
Famiglia e nome latino Salicaceae, Populus
Origini Europa, Asia, America
Tipo di pianta Albero o arbusto
Colore delle foglie Verde medio, spesso con retro più chiaro
Fogliame caduco
Altezza Fino a 30 metri
Coltivazione facile
Crescita rapida
Irrigazioni Abbondanti i primi anni; in seguito solo se il terreno è molto drenante
Esposizione Sole, mezz’ombra
Vento tollerante
Temperatura minima Temperatura minima
Terreno Possibilmente ricco e fresco
pH terreno Neutro o subalcalino
Propagazione Seme, talea
Uso Esemplare isolato, viali, siepi alte


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Coltivazione del Pioppo

pioppo ibridi Il pioppo è un albero molto tollerante e autonomo. Cresce velocemente e si adatta a diverse condizioni climatiche a condizione di essere inserito in un terreno capace di mantenersi fresco, specialmente durante l’estate.

Se vogliamo inserire una di queste piante nel nostro giardino valutiamo prima di tutto lo spazio che abbiamo a disposizione e confrontiamolo con la dimensione definitiva del pioppo, tenendo presente la sua crescita rapida. Teniamo presente che nei vivai specializzati sono disponibili ibridi e cultivar adatti anche a chi voglia uno sviluppo contenuto.


Terreno e impianto

pioppo in autunno I pioppi sono alberi tolleranti, ma crescono meglio in substrati limosi o argillosi, ricchi di sostanza organica e capaci di mantenersi freschi a lungo.

Se il nostro terreno fosse troppo povero, secco e sabbioso orientiamoci su di un’altra essenza o, al limite, scegliamo il pioppo bianco, più resistente degli altri a queste specifiche condizioni.

Per l’impianto scegliamo sempre di lavorare in autunno: questo albero non patisce il freddo e il periodo invernale permette una buona radicazione e quindi un miglior sviluppo vegetativo all’arrivo dei primi caldi. Inoltre comprando un esemplare a radice nuda avremo una più ampia scelta di varietà e un notevole risparmio economico.

Scaviamo una buca profonda e larga almeno 50 cm e sul fondo poniamo una buona quantità di stallatico pellettato.

Molto utile è aggiungere abbondante ammendante organico al terriccio estratto, mescolandoli bene.

Inseriamo la pianta e copriamo le radici creando intorno al tronco una piccola montagnola: in questa maniera proteggeremo il colletto dal freddo della prima annata. Irrighiamo abbondantemente.

Se vogliamo creare un viale lasciamo come minimo 4 metri tra un esemplare e l’altro; per una siepe sono sufficienti 2-3 metri, a seconda anche dell’aspetto finale che vorremo ottenere.


Annaffiature e irrigazioni

filare pioppo nero Gli alberi adulti sono nella maggior parte dei casi autonomi. Si consiglia invece di seguire le piante per i primi 3-4 anni dall’impianto con irrigazioni abbastanza frequenti. Inizialmente si interverrà, in assenza di piogge, due volte al mese, per poi ridurre gradualmente. Chiaramente l’assiduità dipende strettamente dal nostro clima e dalla qualità del terreno. Annaffiature più frequenti saranno necessarie al Sud e con suolo povero e drenante; al Nord e con terreno argilloso distribuiamo acqua solo se l’area risulta secca anche in profondità. In ogni caso un buon aiuto ci può venire sempre da una spessa pacciamatura a base di sfasci vegetali.

IL CALENDARIO DEL PIOPPO

Messa a dimora Ottobre-novembre/febbraio-marzo
Potatura Marzo-aprile
Concimazione Stallatico in autunno
Irrigazioni In estate, specialmente al Sud e con terreno sabbioso o povero
Fioritura Marzo-aprile
Talea inverno


Concimazione del Pioppo

Non è strettamente necessaria; può tuttavia essere utile spargere in autunno dell’ammendante organico nella quantità sufficiente a coprire il piede con uno spessore di qualche centimetro. Ciò renderà più soffice, aerato e vitale il terreno.


Potatura del Pioppo

pioppo Il pioppo viene generalmente scelto perché assume naturalmente un bel portamento colonnare o piramidale. Gli interventi sono nella maggior parte dei casi del tutto superflui. Importante è al momento dell’acquisto scegliere un esemplare ben equilibrato, controllando sia il tronco sia i rami laterali.

Nel tempo possono rendersi necessari dei tagli di mantenimento con lo scopo di eliminare branche malate o mal orientate. Questo tipo di lavorazione si effettua prima della ripresa vegetativa, tra marzo e aprile. I rami morti possono invece essere eliminati in qualsiasi momento.


Parassiti e malattie

Le problematiche più diffuse sono i cancri rameali, l’armillaria e la ruggine.

I primi sono abbastanza rari nel nostro paese e sono legati principalmente ad un ambiente estremamente umido a causa di forti piogge. La specie più colpita è il pioppo tremulo, in particolare alcune cultivar ornamentali. Purtroppo non vi sono opzioni curative: l’unica soluzione è l’espianto e la sostituzione con varietà più resistenti.

L’armillaria è una affezione fungina a carico delle radici: anch’essa, purtroppo, è molto difficile da combattere e porta il più delle volte alla morte rapida del soggetto. Si evidenzia con delle secrezioni simili al miele lungo il fusto. Si dovrà procedere all’espianto e alla sostituzione completa del terreno, andando molto in profondità.

La ruggine è una crittogama che colpisce le foglie, specialmente a metà primavera. Causa ampi disseccamenti e cascola anticipata. La pianta risulta debilitata e il danno estetico è notevole.


Propagazione del pioppo

Il pioppo si propaga molto facilmente tramite talea. Si deve lavorare in inverno, dopo la caduta delle foglie: si prelevano delle porzioni apicali da rami laterali, lunghe circa 30 cm. Si inseriscono quasi completamente nella sabbia umida. Vanno tenute all’esterno, ma accostate ad una parete ombreggiata. All’arrivo della primavera la radicazione sarà già avvenuta e potremo trasferire in vasetti singoli.


Specie e varietà

pioppo bianco fogliePioppo nero (Populus nigra)

Ha foglie da triangolari ad ovate con dentellatura smussata. La pagina superiore è verde scuro lucido, più chiara quella inferiore. In autunno si colorano di un bel giallo. Cresce fino a 30 metri e la chioma assume forma espansa. Bellissimo come esemplare isolato in aree fluviali. Adatto anche alla creazione di siepi. Molto rustico.

La varietà “Italica”, detto anche “cipressino” è molto ricercato come ornamentale: è ideale per viali alberati o per la creazione di siepi rustiche.

Pioppo bianco (Populus Alba)

Cresce fino a 30 metri per circa 12 di diametro. La chioma è a colonna larga; le foglie sono ovate sui rami più giovani, poi lobate. Sul fronte sono verde scuro, sul retro argentee a causa della fitta peluria. Questa differenza è ancora più marcata in cultivar come “Nivea” Ideale per siepi alte o come esemplare isolato.

Pioppo tremulo (Populus tremula)

Cresce fino a 20 metri, con chioma espansa. Ha foglie rotonde o largamente ovate, con dentellatura rotonda. Da giovani sono bronzee, poi grigio-verde. Il fogliame oscilla ampiamente al passaggio dell’aria grazie ai lunghi piccioli appiattiti.

Adatto alle regioni meridionali e ai terreni poveri e secchi. Si può usare come esemplare isolato o per belle siepi.

Esiste anche una varietà “pendula”, molto decorativa e piuttosto contenuta.

Molto rustico.

Pioppo x canadensis

Ibrido tra il deltoides e il nigra dalla chioma a colonna larga che raggiune i 30 metri di altezza.; ha foglie triangolari verde lucido, molto decorative. La corteccia è grigio pallido, irregolarmente fessurata. La varietà “serotina aurea”,solo maschio, ha un bel fogliame giallo brillante.

Pioppo x candicans cresce fino a 30 metri, a colonna espansa. Ha foglie largamente ovate, verde scuro e fortemente screziate di giallo.

Pioppo gatterino (x canescens) è un ibrido tra pioppo bianco e pioppo tremulo, molto diffuso in coltivazione. Ha foglie rotonde o ovate ricoperte da peluria bianca da giovani, poi lisce e verde scuro. Cresce fino a 30 metri.