Salice piangente

Come irrigare

Questo elegante albero teme la siccità prolungata; di conseguenza, soprattutto durante la stagione estiva, le annaffiature devono essere effettuate regolarmente. Nel periodo invernale, invece, ed in particolare se le precipitazioni sono costanti, le irrigazioni possono essere ridotte: è importante che il terreno sia mantenuto sempre leggermente umido, ma al contempo è fondamentale evitare i ristagni d'acqua, che possono determinare marciumi all'apparato delle radici. Per scongiurare un dispendio di risorse idriche, si raccomanda l'irrigazione per aspersione. Questo metodo consente di indirizzare sottili getti d'acqua direttamente alla zona delle radici, evitando così il tronco ed il fogliame, e di annaffiare la pianta con continuità oppure a intermittenza, a seconda della propria preferenza.
Maestoso salice piangente

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Consigli per la coltivazione

Salice piangente pianta La moltiplicazione del salice piangente si verifica solitamente per talea legnosa o semilegnosa. Un impianto iniziale va effettuato in un recipiente contenente terriccio mescolato con della torba e poca sabbia; trascorsi circa quaranta giorni, nel momento in cui cominciano a spuntare i primi germogli, la piantina può essere trapiantata in giardino. Il terreno ideale si presenta soffice, lievemente umido, fertile e ricco; è fondamentale che esso, prima della messa a dimora dell'esemplare, sia lavorato con una vanga, così da rovesciare ed aerare le zolle. La potatura deve essere praticata soltanto se è necessario, ovvero per recidere rami danneggiati da malattie fungine, dal freddo o da eventuali parassiti. Saltuariamente è conveniente pacciamare il terreno con delle sostanze organiche come la paglia.

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Come concimare

Varietà salice La concimazione del salice piangente deve essere effettuata annualmente, adoperando sostanze naturali come lo stallatico maturo, oppure con un fertilizzante granulare contenente azoto, potassio e fosforo in maniera equilibrata. Tutti e tre i macroelementi sono necessari per la salute della pianta; una loro mancanza può essere davvero pericolosa, in quanto causa di un rallentamento dello sviluppo e di un generale indebolimento. L'azoto aiuta, infatti, la crescita delle parti vegetative e la produzione di clorofilla; il potassio aumenta la resistenza dell'albero al freddo e alle infestazioni dei parassiti e supporta la sintesi delle proteine; il fosforo interviene nel metabolismo energetico. Non meno importanti sono microelementi come il magnesio, il molibdeno ed il ferro, i quali a loro volta devono essere inclusi nel fertilizzante.


Salice piangente: Parassiti, malattie e rimedi

Parassiti salice L'esposizione che questo albero predilige è luminosa, soleggiata, ma collocata al riparo dalle intemperie, le quali potrebbero provocare gravi danni. Pericolosi sono anche gli attacchi di parassiti come gli afidi: questi sono generalmente di colore verde o brunastro e tendono a perforare le foglie, i rami e i germogli per succhiare la linfa. Sono responsabili di un deterioramento globale dell'esemplare soggetto all'infestazione, e per debellarli si suggeriscono prodotti naturali come l'infuso d'aglio ed il macerato d'ortica. L'albero può andare incontro, in più, a malattie fungine come la ruggine; essa si manifesta con macchie scure che si ampliano man mano che il fungo progredisce. È indispensabile eliminare e bruciare le parti interessate ed effettuare trattamenti con anticrittogamici a base di zolfo e rame.