piantare bulbi
I fiori da bulbo coltivati in gruppo creano belle macchie di colore, riempiono con grande effetto angoli nascosti o trascurati, incorniciano vialetti e zone pavimentate.
Se si progetta la loro disposizione accuratamente, anche prendendo spunto da giardini pubblici o ville private, si può col tempo e dopo qualche sperimentazione, riuscire ad ottenere il massimo da questo tipo di coltivazione. Le specie che si trovano in vendita sono originali o ibride ma entrambe danno una resa soddisfacente e, sebbene l’acquisto dei fiori da bulbo possa richiedere anche una spesa consistente, questa verrà ripagata ampiamente nel tempo, visto che si riproducono ogni anno autonomamente.
I bulbi ed i bulbo-tuberi si possono suddividere in quattro gruppi che corrispondono alle stagioni: quelli primaverili, estivi, autunnali ed invernali.
Tra quelli primaverili c’è un gruppo che precorre la bella stagione preannunciandola e sono i bucaneve, i crocus, i ciclamini e l’aconito; tutti fiori che possono essere associati fra loro e posti ad esempio in un angolo di giardino roccioso.
Iniziano poi a spuntare tutti quelli primaverili veri e propri che fioriranno per tutti i tre mesi della stagione, quindi da marzo a maggio: narcisi, giunchiglie e muscari; questi ultimi, insieme ai crocus stanno bene anche coltivati in vasi e poi appesi. I tulipani, se coltivati per essere recisi, possono anche essere piantati in filari . Per coltivare i giacinti in vaso, da mettere poi sui davanzali dove possono meglio far bella mostra di sé, è bene scegliere i tipi di bulbo più grandi mentre per i prati vanno bene anche quelli piccoli.
In estate i primi fiori da bulbo sono le frintillarie , gli anemoni e i ranuncoli molto adatti per bordure o grandi ciotole. Poi in luglio iniziano i gladioli con le loro molteplici varietà, forme, colori e sfumature e che, date le dimensioni, da soli riescono a coprire vaste porzioni di giardino fino all'autunno quando verranno soppiantati dai crocus autunnali, o colchicum, che piantati in un angolo del prato vegeteranno benissimo rifiorendo ogni anno e moltiplicandosi senza problemi per molto tempo. Il bellissimo amaryllis fiorisce fino ad inverno inoltrato come i narcisi e i tulipani che se messi in vaso e portati in casa continueranno in inverno a rifiorire.
Piantare bulbi in giardino può essere fatto in qualunque angolo purchè sia al riparo dai venti. La maggior parte di essi preferiscono le posizioni assolate ma, per piantare bulbi, è bene ricordare che alcune specie come ad esempio i ciclamini ed i galanthus amano l’ombra, altre come le nerine e l’amaryllis soffrono il freddo e preferiscono essere poste a sud.
I diversi tipi di bulbo possono essere piantati anche nei prati dove vegetano molto bene ma non devono essere disturbati ad esempio da una tosaerba almeno fino a quando le loro foglie non siano del tutto ingiallite. L’epoca di piantagione dipende dal tipo di bulbo : i primaverili vanno piantati da settembre ad ottobre, quelli che fioriscono in estate si piantano da marzo a maggio e quelli autunnali tra luglio ed agosto.
Per procedere alla piantagione occorre prima di tutto preparare bene il terreno vangandolo e togliendo tutte le pietre ed erbe infestanti, poi miscelare la terra con altra da giardino e lasciar riposare il terreno una settimana prima di mettere a dimora. A questo punto con l'ausilio di un trapiantatoio si procede a scavare buche profonde il doppio della dimensione del bulbo per poi piantarli singolarmente o in gruppi, infine si copre bene con la terra e si livella il terreno.
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In realtà la coltivazione di bulbi richiede pochissime cure.
Quando spuntano i primi getti bisogna togliere le erbe infestanti con le mani o al massimo con una zappetta, cercando di non danneggiarli. Se non piovesse per lunghi periodi si devono innaffiare ma cercando di non bagnare i fiori. Dopo la fioritura togliere i fiori appassiti per non indebolire la pianta ed anche perché, soprattutto nei tulipani, se non vengono tolti i fiori secchi potrebbe sopraggiungere un'infezione di funghi. Il taglio dovrà arrivare a pochi centimetri sotto il fiore mentre il resto di stelo e foglie va lasciato come nutrimento della radice. Nei gladioli vanno lasciate almeno quattro paia di foglie e nel giacinto basta passare le dita sul racemo per togliere i fiori. Raramente si rende necessario sostenere le piante alte con tutori o altri sostegni, eventualmente si possono poggiare a canne di bambù legando con la rafia.
I bulbi non vengono conservati fuori della terra ma lasciati in loco ma, se la zona fosse molto fredda si può coprire il terreno con uno strato di paglia o felce per proteggerli dal gelo.
Soltanto in tre casi i diversi tipi di bulbo devono essere estratti dal terreno: se si tratta di specie particolari che non riescono a superare il gelo invernale, se occorre rimuoverli per sostituirli con altre piante e quando si sono moltiplicati eccessivamente. In ogni caso è importante aspettare l'essiccazione delle foglie, quindi si prende un forcone che si infilza in un punto distante dal bulbo e, arrivando in profondità, si passa sotto e si sollevano insieme al terreno. Sia che si intenda ripiantarli altrove o conservarli, si puliscono della terra senza danneggiare la leggera pellicina che li avvolge e si procede ad una cernita, eliminando quelli più piccoli o marciti.
Se non ci sono esigenze particolari i bulbi possono restare nel terreno anche 5 o 6 anni senza problemi ma, nel caso in cui si veda che fioriscono meno e che si sono moltiplicati esageratamente, bisogna tirarli fuori, sempre con il forcone e con molta delicatezza, e procedere alla divisione ed al trapianto.
Molti bulbi che fioriscono in primavera all'aperto possono essere ripiantati in casa.
Quando in estate le foglie sono ormai ingiallite, si estraggono i bulbi dal terreno e si ripiantano in vasi da collocare poi all'interno in ambienti freddi così da forzare la crescita dell'apparato radicale, quindi si trasferiscono in ambiente caldo. Sono adatti a subire questa forzatura narcisi, tulipani, crocus e giacinti.
Si procede così: si prepara il vaso chiudendo i piccoli fori per il drenaggio con piccoli sassi, quindi si mette uno strato di terriccio umido la cui altezza varierà in proporzione all'altezza del vaso. Se i
bulbi da piantare presentano ancora sul fondo le radici si tagliano via e si poggia la base dei bulbi sul fondo mettendoli in modo che si tocchino tra loro per sorreggersi l'un l'altro, quindi si copre col terriccio chiudendo bene gli spazi rimasti. I grossi bulbi, come quelli dei narcisi e dei giacinti, si devono coprire lasciando sporgere fuori l'apice mentre gli altri si coprono completamente; il bordo del vaso deve rimanere distanziato due centimetri dalla terra.
Un discorso a parte va riservato ai gigli che un tempo erano coltivati solo da esperti giardinieri ma oggi, con l'avvento di nuove specie ibride, la loro coltivazione risulta molto più facile.
Il bellissimo e profumatissimo fiore del giglio preferisce l'esposizione al sole ma la base preferisce l'ombra, quindi bisogna riservargli un posto leggermente ombreggiato, il terreno deve essere mantenuto bagnato ma senza ristagni: poche ma attente cure ci daranno il piacere di riuscire a coltivare anche il delicato giglio.
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