Scilla marittima
Le piante di Scilla marittima crescono spontanee sulle coste italiane, soprattutto al sud; prediligono un clima abbastanza arido, e un terreno molto ben drenato. Per questo in genere non necessitano di irrigazioni. Il fogliame si sviluppa durante la primavera e, in questo periodo, può essere necessario bagnare leggermente il terreno, ma solo nel caso in cui il clima sia particolarmente asciutto, privo di piogge. La fioritura comincia dopo che le foglie sono disseccate, in piena estate. In questo periodo non è necessario annaffiare e, anzi, è opportuno tenere la pianta in un luogo in cui il terreno rimanga abbastanza asciutto. Sono piante spartane, che non necessitano di grandi cure; temono le gelate, quindi i bulbi nelle zone in cui il freddo invernale è intenso, vengono in genere dissotterrati e conservati in una zona fresca, priva di gelate, come ad esempio in cantina.
Come suggerisce il nome botanico, la Scilla marittima si sviluppa sulla costa, in terreni sabbiosi o rocciosi. Sopporta senza problemi un clima estivo molto caldo, ma predilige temperature sempre superiori ai 5°C, possibilmente anche ai 10°C. Sono piante che in Italia sono presenti anche allo stato selvatico; producono ampie foglie, alte fino ad un metro, e un alto stelo carnoso, che porta numerosi fiori bianchi, particolarmente appariscenti per la dimensione dello stelo, che può raggiungere i 50-90 cm di altezza. Il bulbo si pone a dimora in un terreno molto ben drenato, evitando di interrarlo in modo eccessivo; trattandosi di bulbi ampi, con diametro anche superiore ai 15 cm, è opportuno praticare un'ampia buca di impianto, coprendo però la sommità del bulbo con pochi centimetri di terreno, circa 2-3.
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Come tutte le piante bulbose, anche la Scilla marittima necessita di maggiori cure durante il periodo in cui si sviluppano le foglie; in questa fase infatti il bulbo si ingrossa, immagazzinando sostanze nutritive atte a svolgere correttamente le fioritura. Si tratta comunque di una pianta che non ama la presenza eccessiva di acqua nel terreno, per questo motivo è opportuno evitare di fornire concime liquido, visto che non si annaffia con regolarità. Piuttosto è opportuno spargere sul terreno del concime granulare a lenta cessione, già nel mese di gennaio o febbraio, quando le foglie cominciano a svilupparsi. Le piante di Scilla sono abituate ad un terreno povero di nutrienti, per questo è consigliabile utilizzare il concime granulare in dose di un terzo rispetto a quanto consigliato sulla confezione. Un'unica somministrazione annuale è più che sufficiente.
Buona parte dello sviluppo della Scilla marittima avviene nei primi mesi dell'anno; in questo periodo il fogliame si sviluppa celermente, fino a raggiungere diversi centimetri di altezza. Le gelate tardive possono arrecare danni anche gravi, che portano in genere non alla morte della pianta, ma alla mancata fioritura. Durante i mesi della primavera il problema principale sono le piogge: se il terreno di coltivazione è poco drenante il bulbo è soggetto a marciumi e muffe, che possono comprometterlo totalmente. Per il resto dell'anno in genere i parassiti si tengono lontani dalla Scilla, che è una pianta velenosa in tutte le sue parti. Quindi nella gran parte dei casi non è necessario preoccuparsi per gli afidi o le cocciniglie, due tra i parassiti che generalmente colpiscono le piante da fiore.