Ontano

Le caratteristiche e l'apporto d'acqua

L'ontano cresce bene in zone aperte e in posizioni soleggiate, lontane da altri alberi che possano fargli ombra. Si tratta di una pianta colonizzatrice, quindi può essere sostituita da altre specie che vivono nelle vicinanze. Vive bene nei climi temperati e nei primi anni ha una crescita abbastanza rapida. Questo fattore è molto importante perché l'ontano non è molto longevo. Questa pianta è caratteristica delle zone umide e paludose: infatti ama molto l'acqua. Per questo motivo era utilizzato per la bonifica degli stagni e in natura si trova nelle paludi, vicino ai fossi e agli stagni. Di conseguenza gli esemplari coltivati in giardino necessitano di un continuo apporto d'acqua sotto forma di frequenti irrigazioni. In particolare bisogna fare attenzione che il terreno non sia asciutto durante l'estate e i periodi più caldi dell'anno.
Pianta ontano

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Regole di coltivazione

Rami frutti maturi L'ontano ha un'altezza che in genere si attesta sugli 8-10 metri; soltanto in casi eccezionali può superare i 25 metri. Possiede semplici foglie alterne, caduche, con un margine dentato. Si tratta di una pianta monoica, quindi i fiori hanno amenti sia femminili che maschili. L'ontano si caratterizza per il fatto che i fiori spuntano prima delle stesse foglie e i frutti hanno un particolare aspetto legnoso, simile a quello delle betulle. La pianta riesce a fissare l'azoto al terreno attraverso l'apparato radicale, quindi riesce a rendere di nuovo fertile un appezzamento esausto. Il clima migliore per coltivare questa specie è quello prealpino: in ogni caso in estate non si devono raggiungere temperature elevate. Soltanto la varietà ontano bianco riesce ad adattarsi anche negli ambienti asciutti e caldi.

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Il terreno e i metodi di concimazione

Ramo verde ontano L'ontano è una pianta che aumenta notevolmente il livello di azoto nel terreno: per questo motivo viene utilizzato da secoli per rendere fertili i terreni e per bonificare le zone impregnate d'acqua. Allo stato naturale, infatti, questa specie si trova molto spesso in substrati poveri di materiale organico e sassosi, a volte interessati dalla presenza di acqua stagnante. L'ontano si sviluppa quindi in condizioni disagevoli per le altre specie, tuttavia predilige i terreni calcarei: non si adatta a luoghi caratterizzati da periodi di siccità oppure a terreni acidi. Dato che l'ontano ha sviluppato nell'apparato radicale un rapporto simbiotico con batteri azoto-fissatori, la pianta non necessita di concimazione. Al contrario, è lo stesso esemplare a migliorare la composizione chimica del luogo in cui cresce.


Ontano: La moltiplicazione e le malattie

Alnus coltivazione L'ontano si moltiplica per talea oppure per seme: in questo caso si piantano in primavera i semi creati dalla pianta l'anno precedente. Infatti è bene simulare l'inverno tenendo per alcuni mesi i semi in un luogo freddo. Sempre nella stagione primaverile si creano delle talee tagliando una piccola porzione di ramo (in genere 10 centimetri circa a partire dall'estremità). Gli esemplari vanno messi a radicare in un vaso oppure un contenitore riempito di una miscela di sabbia e terriccio universale in parti uguali. Si consiglia di usare un contenitore trasparente per monitorare meglio lo sviluppo dell'apparato radicale: infatti, finché questo non è completamente formato, bisogna mantenere il terreno sempre umido. L'ontano è una pianta rustica, di conseguenza è poco sensibile agli attacchi dei parassiti e delle malattie: si consiglia di prestare attenzione agli afidi che rovinano i germogli, alle malattie fungine e ai cancri rameali.


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