Violaciocca - Matthiola incana
Le violeciocche sono piante tipiche dei vecchi giardini; per un po' di tempo sono passate di moda, indicate come "piante della nonna" e in quanto tali sembrava dovessero essere disprezzate, almeno in Italia; queste piante annuali o biennali sono di origine Europea, che vengono coltivate in giardino da centinaia di anni, in particolare sono piante tipiche dei giardini dei cottage inglesi, così poco formali, dall'aspetto quasi naturale.
Le violeciocche, il cui nome latino è Matthiola incana, sono piante dalla breve vita, in genere il loro ciclo vitale dura poco più di un anno; pur non temendo il freddo, dopo la produzione dei frutti tendono a disseccare, torneranno l'anno successivo direttamente da seme. Quindi se quest'anno decidiamo di seminare, anche direttamente a dimora, delle violeciocche, è assai probabile che la nostra aiola verrà visitata di anno in anno da queste piante bellissime, con una delicata fioritura profumata.
Producono un ciuffo di foglie lineari, abbastanza disordinate, spesso di colore verde-grigio; dopo alcune settimane dalla semina dal ciuffo si elevano alcuni fusti sottili, eretti, che possono raggiungere i 35-55 cm di altezza, e portano lunghe spighe di grandi fiori semplici o doppi, profumati, nei colori più vari; generalmente le violeciocche vengono coltivate nei toni del rosa, ma ne esistono di molti colori, grazie alle ibridazioni che hanno avuto atto nel corso degli anni.
Le violeciocche sono piante dalla vita breve, generalmente impiegano circa 3 mesi dal giorno in cui vengono seminate fino alla fioritura; ai fiori seguono i frutti, capsule contenenti i semi, in genere fertili nelle varietà a fiore semplice, spesso non fertili nelle varietà a fiore doppio.
Le piante liberano naturalmente i semi nel terreno,e dopo poche settimane tendono a deperire, fino a disseccare; solo l'anno successivo ricominceranno a vegetare da seme. Sono di facile reperimento, generalmente direttamente da seme, più raramente anche già come piccole piante da posizionare direttamente a dimora.
Queste piante però, contrariamente ad altre piante a vita breve, non temono eccessivamente il gelo; per questo motivo è possibile seminare la Matthiola incana direttamente a dimora verso la fine dell'inverno, per una fioritura estiva o autunnale; oppure possiamo seminare la
violaciocca in autunno, per ottenere i primi fiori a fine inverno. Se vogliamo un'aiola sempre in fiore possiamo seminare la
violaciocca a intervalli regolari, in modo che quando le prime piante stanno disseccando, le utile stiano invece germogliando.
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Come avviene spesso per le piante "delle nonne", anche le violeciocche sono di coltivazione assai semplice. Si seminano direttamente a dimora, in un buon terreno ricco, sciolto e molto ben drenato, precedentemente ben inumidito; le annaffiature saranno regolari, ma attendiamo sempre che il terreno sia ben asciutto prima di annaffiare nuovamente, in modo da evitare pericolosi ristagni. Ricordiamo di annaffiare in modo particolare le piante da poco germogliate e quelle in fiore, che meno sopportano la siccità prolungata.
Scegliamo per queste piante un luogo ben soleggiato, o anche semiombreggiato, soprattutto se le poniamo a dimora già come piccole piante in primavera inoltrata.
Possono venire coltivate anche in vaso, ma decisamente l'effetto è molto migliore se prepariamo una intera aiola di violeciocche, piuttosto che preparare un vaso con un paio di piante.
Per qualche strano motivo la presenza di alcune piante nei giardini segue le mode, e talvolta piante usate per decenni, ormai collaudate, tendono ad andare in disuso; come per le specie di matthiola incana lo stesso è avvenuto per gli astri, i phlox, le primule, la portulaca. Ogni anno in vivaio si cerca la pianta "esotica", come se il giardino fosse allestito soltanto per stupire i vicini di casa o gli ospiti.
In effetti in questo modo può capitare di porre a dimora piante di difficile coltivazione, non adatte al clima in cui viviamo, che necessitano di cure particolari.
Quindi, se amiamo godere dei fiori in giardino, ma non sempre abbiamo tutto il tempo necessario per coltivarli al meglio, affidiamoci ai fiori delle none, che sono splendidi, dal successo garantito, e non necessitano di cure impossibili da offrire, soprattutto per chi non si può permettere un giardiniere.