Rosa iceberg rampicante
La rosa Iceberg (o Korbin) è uno splendido ibrido di rose Tea e Polyantha. Appartiene alla famiglia delle Floribunde, può crescere sia in forma arbustiva che rampicante ed è riconoscibile per la meravigliosa doppia fioritura nivea, che le foglie verde chiaro e lucide rendono ancora più appariscente. Come coltivare la rosa Iceberg rampicante? L'Iceberg produce una fioritura abbondante e frequente, non richiede cure assidue ed è più resistente alle malattie di altre varietà. La quantità d'acqua di cui la rosa Iceberg deve disporre dipende da molteplici fattori, fra i quali il tipo di messa a dimora e il microclima legato alla zona. Se la rosa cresce interrata, in primavera è bene bagnarla due o tre volte a settimana, aumentando fino a tre o quattro in estate. In vaso, potrebbe necessitare di innaffiature più frequenti per mantenere il discreto livello di umidità raccomandato. È necessario evitare di bagnare boccioli e foglie e non causare ristagni idrici. Si consiglia di irrigare al mattino nei mesi più freddi e la sera in quelli più caldi, prediligendo le tarde ore serali per la rosa in vaso, in modo che il contenitore, surriscaldatosi in giornata, possa raffreddarsi.
Come coltivare la rosa Iceberg rampicante? Da marzo a settembre l'innaffiatura dell'Iceberg si riduce ad una media di tre volte a settimana. In fase di fioritura (maggio/novembre) basteranno due o tre concimazioni annuali abbinate alla potatura dei fiori e dei rami appassiti. Tra febbraio e marzo, bisognerà provvedere ad una potatura più massiccia onde donare nuovamente all'Iceberg la forma desiderata, che le rifioriture potrebbero alterare: i rami fini o danneggiati vanno eliminati. Si consiglia di praticare tagli netti con angolazione di 45 gradi verso il basso: questo evita il ristagno di pioggia o rugiada scongiurando varie malattie, e rinforza gli steli che nella varietà rampicante devono sostenere il peso dei fiori con un'angolazione verso il basso non eccessiva. Per una riuscita ottimale è saggio porre a dimora l'Iceberg in un terreno leggermente calcareo, vergine, ricco di materia organica e drenato, con ph 6,5. Un terreno argilloso si può bilanciare con sabbia e terriccio universale. Un terreno troppo sabbioso può essere preparato con humus di lombrico, compost, torba concimata o letame maturo. Si consiglia di porre sempre dei ciottoli sul fondo delle buche da impianto.
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La prima dose di fertilizzante va somministrata prima della messa a dimora, quindi durante la preparazione del terreno. Una volta germogliata, in fase di crescita la rosa Iceberg va concimata due volte fra giugno e febbraio e una fra settembre e metà ottobre. Come per tutte le rose bianche, è preferibile optare per concimi organici a base di letame maturo, magari integrati con fertilizzanti granulari. Anche negli anni a venire è bene porre il concime alla base della pianta, circondandola, sia che si scelga letame che concime in granuli. La salinità del terreno ed eventuali carenze croniche complicano la fioritura: perciò è essenziale controllarle. Se il terreno è troppo salato, il fogliame ne risulterà visibilmente danneggiato fino a causare l'appassimento della pianta. La mancanza di azoto e magnesio genera ingiallimento delle foglie e fiori troppo piccoli. Si sconsiglia l'utilizzo di fertilizzanti preparati chimicamente, perché entrano in azione troppo velocemente con il risultato poco auspicabile di indebolire la rosa. Il nutrimento va somministrato nella maniera più graduale possibile: per questo motivo consigliamo concime naturale a rilascio lento.
Al contrario di altre rose, questa varietà, sebbene tolleri anche il pieno sole, predilige l'esposizione di mezzombra, con spiccata preferenza per la luce diretta mattutina (nord/est), meglio ancora se con la possibilità di godere di ricambi d'aria senza violente correnti. Si consiglia tuttavia l'esposizione in pieno sole in caso di messa a dimora in pieno campo in un terreno particolarmente umido. La rosa Iceberg è particolarmente resistente, tuttavia è bene eseguire controlli periodici per assicurarsi che non sia stata intaccata da malattie o parassiti. All'inizio della primavera è bene controllare che non siano presenti afidi, quando compaiono i boccioli. In questa fase, gli afidi possono essere eliminati con una spruzzata d'acqua o di sapone non aggressivo. In seguito alla potatura dei rami è bene controllare che non siano presenti buchi nel legno dove potrebbero annidarsi pidocchi in grado di ledere il sistema linfatico. In caso se ne trovino, basta tagliare la parte danneggiata. La presenza di funghi (spesso dovuti a ristagno idrico) richiede l'asportazione delle parti malate ed una sostituzione del terreno, assieme alla somministrazione di appositi fungicidi.