Siepi sempreverdi alte

vedi anche: Siepi

Siepi sempreverdi alte: caratteristiche

Per realizzare le siepi sempreverdi alte vengono utilizzate piante con portamento arbustivo in grado di raggiungere altezze considerevoli: appartenenti a specie differenti, questi arbusti possiedono in comune diverse caratteristiche in base alle quali è possibile creare barriere coprenti e protettive. Molte di queste specie vegetali superano abbondantemente i dieci metri di altezza e mostrano una spiccata resistenza ai parassiti, alle malattie e alle basse temperature; le loro foglie, generalmente di piccole dimensioni, sono caratterizzate da una forma allungata e da una colorazione verde intenso. Grazie alla densità delle loro folte chiome, queste piante formano siepi compatte e fortemente schermanti che limitano la visibilità ed attutiscono i rumori; la loro struttura solida e robusta, inoltre, crea una protezione formidabile contro il vento e le intemperie.
Le <strong>siepi sempreverdi</strong> alte sono ideali per delimitare uno spazio

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Le specie più diffuse

La chioma del cipresso di Leyland forma siepi molto coprenti Questi tipi di siepe sono generalmente composte da cipressi, tassi, lecci ed eucalipti. Queste piante, alte più di dieci metri e caratterizzate da una struttura molto robusta, sono particolarmente adatte alla creazione di recinzioni e siepi frangivento; grazie alla loro spiccata resistenza al gelo e alle malattie, inoltre, sopravvivono bene anche in condizioni di freddo intenso e non necessitano di cure particolari. Fra le specie più diffuse, un posto di primo piano è occupato dal cipresso di Leyland: questa pianta è apprezzata soprattutto per la crescita veloce e per la sua spiccata resistenza ai parassiti, all'inquinamento e alla siccità. Il suo folto e ampio fogliame forma barriere compatte che possono essere utilizzate sia in giardino sia in uno spazio urbano. Un altro arbusto molto utilizzato per la creazione di siepi di altezza elevata è l'eucalipto: caratterizzato da un'altezza che supera i venti metri, questo albero si adatta bene anche ai terreni umidi ed è molto apprezzato come pianta ornamentale.

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Coltivazione

Le <em>siepi alte</em> richiedono terreni asciutti e ben drenati I terreni ideali per realizzarle sono asciutti e ben drenati: è quindi importante metterle a dimora su un substrato leggero, composto da terriccio miscelato a sabbia o altro materiale. Questo sistema consente un'irrigazione ottimale delle radici evitando allo stesso tempo ristagni idrici dannosi. Per comporre la siepe, le piante devono essere posizionate a distanza di circa un metro l'una dall'altra: questo accorgimento assicura una crescita ottimale, perché permette alle chiome di espandersi in piena libertà e di creare una "parete" omogenea e compatta. L'innaffiatura deve essere frequente e abbondante solo nel primo anno dopo la piantumazione: successivamente, gli arbusti potranno provvedere autonomamente al proprio fabbisogno idrico. Le siepi di altezza elevata sono solitamente composte da specie vegetali che non necessitano di una potatura assidua: una o due volte l'anno è sufficiente procedere all'eliminazione delle parti disseccate o danneggiate, praticando tagli non eccessivamente drastici al solo scopo di stimolare il rinfoltimento delle chiome.


Le malattie

Cancro del cipressoLe siepi sempreverdi si distinguono per una spiccata resistenza alle malattie e agli attacchi dei parassiti: tuttavia, esistono casi particolari in cui le piante possono essere infettate da patologie fungine. Irrigazioni troppo abbondanti e frequenti o terreni eccessivamente pesanti e umidi possono infatti determinare ristagni d'acqua nocivi per le radici e per la salute generale degli arbusti, causando marciumi o cancri. Il "marciume basale" è una malattia piuttosto diffusa tra le conifere: provocata da un fungo che infesta la struttura radicale, si manifesta con un ingiallimento delle foglie e porta ad un graduale deperimento della pianta. In presenza di forte umidità, una siepe alta formate da cipressi di Leyland è particolarmente esposta all'insorgenza del "cancro del cipresso", fungo che attacca i rametti e le foglie causandone il totale disseccamento. In ambedue i casi, il rimedio consiste in una scrupolosa prevenzione: è necessario ridurre la frequenza delle irrigazioni e disinfettare tutti gli strumenti di lavoro. Afidi e cocciniglie, invece, possono essere debellati facilmente con prodotti chimici mirati.