Taglio siepe
I tagli delle siepi comprendono l'operazione di cimatura e di potatura delle piante. La cimatura va eseguita durante la fase di sviluppo vegetativo delle siepi o comunque ogni volta che i rami debordano. Consiste nel tagliare la crescita, cioè i rametti che si presentando all'apice della pianta o periferici per stimolare lo sviluppo dei nuovi germogli, per facilitare la crescita di una chioma rigogliosa e compatta e infine per creare un effetto ottico omogeneo nel nostro giardino portando le piante ad una stessa statura e alla medesima densità di fogliame. La potatura invece si utilizza per eliminare i rami danneggiati, per far penetrare luce e aria all'interno del fogliame, va eseguita con tecnica appropriata e in determinati periodi dell'anno prefissati, varia da specie a specie, alcune piante richiedono una sola potatura annuale altre hanno bisogno di più potature.
Nel giardinaggio molti sono gli attrezzi per procedere alla potatura delle siepi. Si va dalle forbici che possono essere a lame curve, a punta o a incudine adatte per i piccoli interventi, alle cesoie elettriche con batteria ricaribile e alle classiche forbici da potatura con la lama ondulata indicate per la siepi a foglia larga. Infine per potare i rami più alti sarà bene utilizzare una troncarami a manici allungabili. Per le piante a foglia piccola si può utilizzare un tosasiepi elettrico a batteria. Dopo ogni lavoro, gli attrezzi vanno accuratamente manutenuti e oliati con un prodotto apposito per conservarne l'efficienza e per ottenere sempre un taglio netto delle piante in modo da evitare antiesteitche slabrature delle foglie. Per facilitare il lavoro tendere una corda tra due paletti tra i vari alberi per individuare subito i rami debordanti.
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Se le siepi sono formate da arbusti fioriti come la fotinia con le sue bacche rosse in primavera o il berberis, è giusto privilegiare la fioritura della pianta ed ottenere un effetto più naturale piuttosto che ricercare ad ogni costo l'uniformità delle siepi. La potatura di una siepe fiorita non va effettuato con troppa frequenza e occorre rispettare i tempi della fioritura. Nelle specie che fioriscono sui rami dell'anno precedente, occorre tagliare solamente quando i fiori sono appassiti, senza attendere troppo però per evitare che la pianta non abbia il tempo di produrre nuovi germogli. Le specie che fioriscono sui rami di nuova formazione possono invece essere potate in autunno e primavera. In tutte le siepi fiorite lo sfoltimento dei fiori, è talvolta necessario, l'abbondanza della fioritura infatti va a discapito della grandezza e della durata dei fiori.
Per la potatura delle siepi sempreverdi occorre distinguere tra le specie a foglia piccola come il bosso, il ligustro e i vari tipi di conifere che richiedono una vera e propria potatura, e quelle a foglia larga come l'alloro, il pitosforo e l'aucuba che hanno bisogno di un taglio più delicato e meno deciso. Le specie con un fogliamo denso e compatto come il carpino il faggio o l'alloro si prestano ad una potatura che produce siepi sagomate e lineari. E' il caso delle siepi topiarie squadrate e geometriche tipiche dei giardini rinascimentali. Da queste siepi si può ricavare inoltre un'apertura ad arco molto suggestiva e decorativa. L'apertura viene creata al momento di piantare la siepe avvicinando i rami in modo che si intreccino e potando poi 2 o 3 volte all'anno per ottenere un vero e proprio arco.
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