Rinvaso succulente
La gran parte delle piante succulente sviluppa un apparato radicale compatto con accrescimento lento, per questo motivo vengono coltivate in contenitori di modeste dimensioni; nonostante queste caratteristiche anche le piante succulente necessitano di rinvaso: sia per cambiare il contenitore, quando diviene troppo piccolo per contenere l'intero apparato radicale, sia per rinnovare il terreno in esso contenuto.
Generalmente il rinvaso si effettua quando el piante sono in riposo vegetativo, e quindi tradizionalmente dall'autunno fino alla fine dell'inverno, o inizio primavera.
Per le piante
succulente giovani è bene intervenire anche ogni anno; per gli esemplari più grandi, in vaso già da molto tempo, possiamo intervenire con il rinvaso anche ogni 2-3 anni o più.
Prima di estrarre la pianta dal vecchio vaso è bene preparare un nuovo contenitore, se necessario; la maggior parte delle piante succulente prediligono contenitori di dimensioni modeste, dove l'apparato radicale non abbia a disposizione troppo spazio; quindi scegliamo un vaso che abbia un diametro di poco superiore a quello in cui è contenuta la pianta.
Prepariamo anche un terriccio ideale per le nostre piante; le succulente in genere non amano terreni umidi o bagnati, necessitano quindi di un terreno decisamente molto ben drenato ed aerato. Possiamo preparare una composta adatta a tutte le succulente mescolando una parte di terriccio universale scarsamente torboso, con una parte di sabbia di fiume ben lavata ed una parte di materiale incoerente, quale lapillo, pozzolana o pietra pomice.
La componente di sassi è fondamentale per aerare al meglio il terreno, e permettere all'acqua di defluire liberamente quando annaffiamo o quando le piante sono sottoposte alle intemperie.
La sabbia che viene utilizzata è quella di fiume, perchè eventuali residui salini possono rapidamente portare alla morte le piante; inoltre è importante che la sabbia venga lavata, per asportare i residui di limo o polvere che altrimenti andrebbero a compattare eccessivamente il substrato di coltivazione.
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Estraiamo la nostra succulenta dal vaso avendo cura di non rovinarla, nel caso di piante coperte da peluria o spine possiamo semplicemente afferrarle utilizzando un panno, o anche del polistirolo o del cartoncino, che avvolgeremo attorno al fusto, facendo attenzione a non stringere eccessivamente.
Una volta estratta la pianta dal vaso cerchiamo di rimuovere il terriccio che si annida tra le radici; approfittiamo di questo momento per asportare eventuali parassiti presenti tra le radici, quali la cocciniglia radicale, ed anche parti di radici rovinate o scurite, che potrebbero marcire all'interno del vaso.
Una volta ripulito l'apparato radicale poniamo nel vaso un sottile strato di pietra pomice (o altro materiale incoerente) quindi riempiamo parte del vaso con il substrato preparato in precedenza, posizioniamo la nostra pianta e riempiamo il vaso fino a giungere al colletto della pianta.
Evitiamo in ogni modo di coprire la pianta oltre il colletto, altrimenti potremmo favorire lo sviluppo di dannosi marciumi.
Dopo aver riempito il vaso battiamolo alcune volte sul terreno, per riempire eventuali sacche d'aria formatesi nel substrato.
Posizioniamo il vaso in luogo fresco ed asciutto, ed evitiamo di annaffiare per circa 7-10 giorni, per permettere alla pianta di assestarsi.
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Io abito a Pavia e, di solito d'inverno, metto le mie succulente su un tavolino addossato al nmuro in una veranda aperta
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