Papaya

Papaya: principali metodi e quantità di irrigazione

La Papaya è una pianta in grado di superare i 20 m di altezza. Ha un unico fusto e le foglie ampie, alterne e abbastanza lunghe, formate da un lungo picciolo. Il frutto è una bacca di forma ovale che è lunga circa 12 cm, di colore verde/giallastro e che maturando tende all'arancione. La polpa è dolce e succosa, di colore arancione/rosso ed è circondata da una scorza più dura, mentre in una cavità all'interno vi sono una moltitudine di piccoli semi neri. Trattandosi di una pianta tropicale, predilige i climi molto caldi e una particolare attenzione alla somministrazione della quantità d'acqua, che in dosi maggiori rispetto al previsto la porta a marcire. Soprattutto al momento della semina si deve cercare di mantenere un suolo umido ma non impregnato di acqua, che potrebbe nuocere alla piantina. Qualora il terreno sia argilloso e poco drenante l'irrigazione deve avvenire ogni 3/4 giorni. Se invece è roccioso o sabbioso, si può innaffiare ogni 1/2 giorni durante i mesi caldi. Nella stagione invernale si rallenta fino a 3/5 giorni. Per la Papaya l'irrigazione è fondamentale per l'assicurazione di un buon raccolto.
Papaye in processo di maturazione

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Principali metodi e consigli per la coltivazione della Papaya

Interno della Papaya matura La Papaya può dirsi in salute quando vive in ambienti con temperature di 25°C circa, mentre se scendono sotto i 20°C la crescita dei fiori rallenta. In ambienti superiori ai 30°C abbiamo sterilità nei fiori ermafroditi. La pianta predilige luoghi assolati e il forte vento potrebbe risultare pericoloso: l'ancoraggio al suolo è infatti debole, a causa del sottile fusto e i frutti sono raccolti in cima costituendo una concentrazione di peso che rende poco stabile la pianta e soggetta a crolli. La propagazione della Papaya avviene per seme. Vengono posti a dimora anche sino a 25 semi per posta e quando le piantine emergono se ne scelgono 4/5 che raggiungeranno la fase della fioritura per verificare se si tratta di piante dioiche o a fiori ermafroditi, per poi lasciarne una. Nelle aree calde più o meno tutto l'anno i frutti maturano entro 5 mesi dalla fioritura, mentre nei posti più freddi anche dopo 11 mesi.

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Metodi di dosaggio e somministrazione dei concimi per la Papaya

Albero, foglie e frutti Per quel che riguarda la concimazione essa avviene all'inizio con letame o concimi organici. Spicca soprattutto l'utilizzo di azoto che deve dare energia alla pianta, ma anche fosforo e potassio. Per questi tre elementi si adoperano dosaggi differenti: 130 gr di azoto, 80 gr di fosforo e 140 gr di potassio. Sotto molti punti di vista è una pianta delicata che può subire danni anche a causa delle misure precauzionali prese per combattere le malattie: l'eccessiva concimazione può nuocerle. La concimazione della pianta di papaya deve avvenire almeno una volta l'anno nelle nostre latitudini ed è consigliato operarla in primavera. La somministrazione del concime è consigliata dopo il primo anno d'età della pianta, trattandosi di una specie abbastanza delicata. Nel caso della concimazione in vaso, si possono porre le piantine all'aperto, l'importante sarà proteggerle dagli eccessi di sole e vento. Quando la temperatura notturna si abbassa è preferibile mettere le piantine a riparo, magari al coperto.


Parassiti e malattie

Papaya antracnosi La Papaya non ha particolari malattie ma tende ad essere spesso preda di parassiti come quelli vegetali, ad esempio il colletto, l’oidio, l’antracnosi, che danneggia i frutti, e la virosi del mosaico. Va anche ricordato il marciume radicale che danneggia gravemente le delicate radici dell'albero ed è causato da freddo, umidità o ristagni idrici. Tra i parassiti animali abbiamo acari e afidi. Un altro bersaglio gradito di malattie e parassiti sono le foglie: galligeni nematodi sono microscopici vermi che producono rigonfiamenti sulle radici che impediscono alla pianta di assorbire sostanze nutritive ed acqua procurando alla pianta ingiallimento delle foglie, appassimento e poi morte. La Phytophthora è una malattia fungina altamente distruttiva che è causata da un ristagno idrico a livello dello stelo e delle foglie. Per combattere queste infezioni si devono utilizzare degli spray fungicidi applicati in combinazione a buone pratiche colturali.



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