Il frutteto a maggio

Il frutteto a maggio

Il mese di maggio in giardino è ricco di soddisfazioni perché si cominciano a raccogliere i primi frutti primaverili, ma richiede impegno perché gli alberi vanno continuamente monitorati per accorgersi prontamente dei patogeni. Inoltre la richiesta di acqua aumenta e vi sono un gran numero di lavori di manutenzione ordinaria da portare avanti come potature e diradamenti. È invece troppo tardi per i nuovi inserimenti: le temperature sono alte e le piante soffrirebbero.
frutteto maggio

I Consigli Dell'Esperto RADISANA ORTO-Giardino BIO-Concime ricavato Interamente dall'albero di NEEM, Confezione da 1.6 kg

Prezzo: in offerta su Amazon a: 15€


Lavorazioni generali

Mantenere pulito e in ordine il frutteto è importante sia per facilitare le normali lavorazioni, sia per ostacolare la diffusione di parassiti e malattie. Se non lo abbiamo fatto prima conviene effettuare il primo taglio dell’erba. Gli sfasci risultanti possono essere utilizzati per la pacciamatura della base degli alberi: sono un’ottima fonte di azoto e aiutano il mantenimento dell’umidità nel terreno. In alternativa possiamo portarli in compostiera dove aiuteranno a rendere equilibrato e nutriente il prodotto finale.

Un intervento da non dimenticare è il diradamento dei frutticini che comincia in aprile per protrarsi fino alla fine di marzo. Eliminiamo in primo luogo quelli danneggiati, affetti da parassiti, piccoli o deformi. Continuiamo dove vi sia un eccesso nella stessa area. Traggono beneficio da questo trattamento i meli, i peschi, gli albicocchi e talvolta i pruni.


  • lavorare orto maggio La terra dell'orto, in maggio, dovrebbe già essere stata dissodata e arricchita di concime; se siamo stati pigri in aprile, è bene provvedere ora a questi lavori. Quindi possiamo cominciare a porre a ...

Castle Houseware 1000 x Guanti USA e Getta in plastica di polietilene di Grandi Dimensioni - Pulizia preparare Cibo ECC.

Prezzo: in offerta su Amazon a: 12,4€


Potatura e pulizia

Bisogna intervenire su buona parte dei fruttiferi: albicocco, pesco, susino, ciliegio, agrumi, actinidia, vite. Nella maggior parte dei casi si tratta però solamente di rifinire il lavoro effettuato in autunno o alla fine dell’inverno. Si dovranno spuntare gli apici, effettuare la scacchiatura e la spollonatura. La scacchiatura ha lo scopo di aprire la chioma eliminando i getti che andrebbero ad ostacolare il passaggio di luce e di aria. È una lavorazione estremamente importante visto che permette di ridurre l’impatto delle crittogame e garantisce una migliore maturazione dei frutti. La spollonatura va fatta invece nella parte bassa dell’albero eliminando i getti inutili. Interveniamo eventualmente eliminando anche i getti derivanti dal portainnesto: non fanno altro che rubare risorse alla parte superiore, essendo in genere molto più vigorosi.


Irrigazione e concimazione

Per ottenere da subito una buona crescita dei frutticini è importante seguirli attentamente con le irrigazioni e con le concimazioni.

Le prime sono necessarie soprattutto per le piante che vogliono terreno più umido (i piccoli frutti, l’actinidia) e con apparato radicale superficiale come gli alberi non innestati su selvatico. Per stimolare sia l’ingrossamento sia l’accumulo di zuccheri (e quindi un ottimo sapore), non dobbiamo dimenticarci la concimazione. Di solito, con prodotti a lenta cessione, si effettua ogni tre mesi: su piante adulte privilegiamo un prodotto ad alto titolo di potassio, ma che apporti anche microelementi.

Gli alberi di uno o due anni, da cui invece vogliamo un buon sviluppo vegetativo, hanno bisogno di un prodotto equilibrato o con l’azoto leggermente prevalente. Evitiamo però di eccedere perché potremmo causare bruciature.


Parassiti e malattie

Il melo e le pomacee richiedono attenzione: frequenti sono la butteratura (data dalla carenza di calcio) e i primi segni di oidio e ticchiolatura. Per queste è bene usare da subito prodotti specifici curativi. Tra i fitofagi segnaliamo la carpocapsa. Si consiglia di usare prima trappole a feromoni, intervenendo con insetticidi solo nel caso non si rivelino sufficienti. Gli afidi sono anche molto comuni, ma ricorriamo a derivati del piretro solo in casi gravi.

Il piretro è utile anche per i parassiti delle drupacee: gli afidi infatti si manifestano quasi su tutti i fruttiferi, ma questi principi attivi aiutano a debellare anche altri parassiti come la mosca del ciliegio o la cidia nel pesco e nel susino. Nel caso si tratti di larve proviamo ad utilizzare il Bacillus Thuringiensis o lo Spinosad.Nell’albicocco monitoriamo la moniliosi e preveniamola con lo zolfo.



Guarda il Video

COMMENTI SULL' ARTICOLO