Il frutteto ad agosto
Agosto è forse il mese più redditizio dell’anno, soprattutto se nel nostro appezzamento abbiamo un’ampia gamma di fruttiferi. Saranno disponibili mele e pere, albicocche, pesche, piccoli frutti, ciliegie tardive e mandorle. Cominciano a maturare i fichi precoci; quasi ovunque sono disponibili anche agrumi tardivi.
Alcuni frutti possono essere raccolti in una sola passata (per esempio mele e pere); per altri è bene scegliere i più maturi ogni 5-10 giorni. Di solito il giusto grado viene raggiunto quando la polpa è leggermente cedevole e si staccano facilmente dal ramo. Procediamo preferibilmente nelle ore meno calde della giornata: soprattutto le drupacee saranno meno soggette a danneggiamenti.
Prima di iniziare è bene aver preparato adeguatamente i locali per lo stoccaggio.
Una presenza costante è fondamentale per impegnarsi nelle raccolte scalari, nel monitoraggio della salute degli alberi e ci dà la possibilità di impostare per tempo i nuovi impianti e le produzioni degli anni a venire.
Nei frutteti già strutturati le lavorazioni indispensabili non sono molte. Ci limiteremo alla pulizia dello spazio tra i filari procedendo eventualmente uno o due tagli del prato. Gli sfasci possono essere usati per la pacciamatura oppure portati nella compostiera insieme agli altri scarti sani derivanti da orto e giardino.
Alcune monocolture richiedono terreno libero: effettueremo periodicamente una lavorazione superficiale in maniera da mantenere aerata e permeabile la superficie, oltre ad impedire il diffondersi di infestanti.
Chi avesse intenzione di impiantare fruttiferi su di un nuovo appezzamento può cominciarne la lavorazione in questo momento: ariamo tutto l’area in profondità e inglobiamo ammendanti organici e eventualmente materiale drenante (se fosse troppo argilloso). Favoriremo un buon arieggiamento e un ottimale sviluppo batterico.
Se non lo abbiamo fatto prima, procediamo con le potature di formazione o di mantenimento. È anche possibile effettuare innesti a gemma dormiente o vegetante.
- Le temperature sono alte, le giornate lunghe e le piogge scarse. Se vogliamo preservare il lavoro fatto fino ad ora è necessario irrigare frequentemente, anche ogni giorno per le colture più sensibili...
Le irrigazioni in questo periodo sono fondamentali per le piante che devono portare a termine la maturazione dei frutti. Le precipitazioni sono scarse e l’acqua dei forti temporali raramente riesce a penetrare in profondità. Non è facile dare indicazioni sulla frequenza di intervento (molto dipende dal clima e dal tipo di terreno) ma si può dire che è bene distribuire acqua in abbondanza appena si vedano segni di sofferenza nel fogliame, orientativamente almeno una volta a settimana.
Le concimazioni sono raramente necessarie visto che la maggior parte dei fruttiferi dovrebbe aver ricevuto dosi sufficienti nei mesi precedenti. Ricordiamo che forti quantità di azoto in questo periodo possono essere causa di bruciature e danni permanenti.
Vanno monitorate le carenze di microelementi: in particolare gli agrumi possono necessitare integrazioni di ferro chelato e le pomacee di calcio. Gli effetti più immediati si hanno con somministrazioni fogliari, da eseguire la mattina presto o la sera.
Il caldo in molti casi può limitare la diffusione di alcuni parassiti e crittogame, ma allo stesso tempo ne può favorire altri. In particolare bisogna monitorare meli e peri sui quali si diffonde facilmente la carpocapsa: accertiamoci di cominciare per tempo i trattamenti e prolungarli per il tempo necessario. Contemporaneamente continuiamo i trattamenti con i rameici per contrastare vari tipi di crittogame.
Nel pesco e nell’albicocco va monitorata la moniliosi: eliminiamo il prima possibile i frutti danneggiati da piogge e grandine (usiamo possibilmente reti protettive) e effettuiamo comunque trattamenti preventivi.
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