L'orto a febbraio

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Orto a febbraio

Nel mese di febbraio l’ortolano deve riprendere gradualmente il suo lavoro all’aperto. Nei climi caldi ci sono già colture in pieno sviluppo, nelle aree più settentrionali o interne è invece il momento ideale per avviarne molte. Naturalmente non ancora tutte le giornate sono adatte ad un lavoro attivo, ma è bene sfruttare le migliori per portarsi avanti dando sempre un’occhiata al meteo. Le moderne previsioni sono abbastanza precise e ci consentono di proteggere per tempo i nostri appezzamenti nel caso dovessero ancora verificarsi gelate o abbondanti nevicate.
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Lavori da fare

zappare l'orto Possiamo riprendere la vangatura e lo sminuzzamento delle zolle sui nostri appezzamenti. È un lavoro da fare nel pomeriggio delle giornate più assolate, lasciando passare almeno 3 giorni dall’ultima pioggia battente: va fatto su suoli ben asciutti per evitarne il compattamento (specialmente per quelli che hanno una forte componente argillosa). Contemporaneamente non dimentichiamoci di incorporare un fertilizzante granulare specifico per orto: avrà così tutto il tempo di diventare disponibile per le nostre piante.

Se abbiamo delle serre ricordiamoci di aerarle nelle ore più calde e richiuderle la sera.

Al Nord è il momento di preparare l’asparagiaia: richiede un terreno ben drenato e profondo. Per ottenere buoni risultati si consiglia di scavare almeno 80 cm e di predisporre un fondo spesso di argilla espansa. Andremo poi a riempire gli strati superiori con il materiale prelevato mescolato a sabbia, torba e una grande quantità di stallatico maturo.


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    Semine

    semina in inverno Soprattutto al Nord si consiglia di continuare le semine al coperto per almeno le prime due settimane del mese: in un ambiente riscaldato e luminoso avvengono ormai un gran numero di germinazioni. Segnaliamo basilico, lattughe, melanzana, peperone, pomodoro, cavolfiori, broccoli. Un po’ più esigenti sono invece anguria, melone, cetriolo e zucchina: attendiamo la metà del mese e poi teniamoli per il trapianto a marzo in serra.

    Dal 15 in avanti è possibile, in appezzamenti ben esposti all’aperto, effettuare la semina di barbabietole, bietole da coste, carote, piselli, spinaci, prezzemolo, ravanello e rucola. Per velocizzare la germinazione e proteggere dal freddo notturno copriamo le aree con uno o più strati di tessuto non tessuto e mantenere sempre leggermente umido.

    Contemporaneamente approvvigioniamoci di tuberi da semina di patata e mettiamoli a pregermogliare in cassoni di sabbia a circa 15°C.


    Messa a dimora

    Si possono cominciare a mettere a dimora un gran numero di ortaggi. Nelle regioni a clima caldo procediamo con i carciofi, le patate precoci, i porri e gli asparagi. Un po’ ovunque dovrebbero svilupparsi bene anche aglio (specialmente quello rosa), scalogno e cipolle. Ricordiamoci che questi ortaggi richiedono un terreno lavorato molto finemente e con un ottimo drenaggio: inglobiamo eventualmente ancora dell’ammendante stagionato e della sabbia. Evitiamo inoltre di inserirli nello stesso appezzamento di anni precedenti: favoriremmo un gran numero di patogeni. Per un risultato ottimale inseriamo bulbilli sani e con tunica a circa 5 cm di profondità, distanziati sulla fila di circa 15 cm. Nelle aree a clima più rigido il rischio gelate è ancora alto: proteggiamo con un tunnel temporaneo o con del tessuto apposito, specialmente durante la notte.


    L'orto a febbraio: Raccolta

    cavolo verza Siamo alla fine dell’inverno e la raccolta si fa un po’ più abbondante e varia. Naturalmente sono ancora predominanti le derrate di cavolo cappuccio, cavolo broccolo e cavolo verza; a queste si aggiungono i vari radicchi, le scarole, le indivie e i porri, messi a dimora in autunno e imbianchiti a gennaio. Cominciano ad essere disponibili anche molte radici come quelle di cicoria (dette “radici amare”), le pastinache, le carote e i topinambur. Nelle serre ( e nelle regioni più calde) invece possono invece essere pronti spinaci, ravanelli, rucola, carciofi, cipollotti, prezzemolo, agretti, asparagi e valerianella.

    È il momento anche di controllare accuratamente i locali per lo stoccaggio: eliminiamo gli ortaggi dell’anno precedente andati a male e consumiamo quelli rimasti. È la maniera migliore per far spazio al raccolto primaverile.


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