Limacina
Questo insetto, detta anche caliroa cerasi o limacina del pero, è un imenottero del sottordine sinfita della famiglia delle tentredinidi. L'adulto è tutto nero, comprese le antenne. Solo la parte centrale del corpo ha una pigmentazione marrone. Le ali sono trasparenti, con una striatura nera al centro. L'esemplare adulto è molto simile ad una mosca solo più piccola, misura circa 4-5 mm. Le larve, invece, che poi sono le responsabili dei danni al fogliame del pero, del melo e di altri alberi da frutto come il ciliegio e il prugno, sono oblunghe, a forma di clava, di colore giallo-verde e hanno una dimensione di 9-11 mm. Il vero colore, tuttavia, è nascosto da una lucida melma nera che avvolge il loro corpo e le fa somigliare a delle piccole limacce. È proprio tale rassomiglianza a dare il nome alla specie.
Questo imenottero depone le sue uova sulle foglie del melo e del pero e di altre piante da frutto da essa predilette. Su ogni foglia se ne possono trovare fino ad una trentina, deposte da femmine diverse. Le uova hanno forma ovale e un colore verde chiaro e generalmente vengono posate nel lato inferiore della foglia. Una volta diventate larve, iniziano a mangiare la foglia dall'alto, nutrendosi interamente del mesofillo fino a scheletrizzare la foglia, di cui restano intatte soltanto le venature e l'epidermide inferiore. In genere è soprattutto la parte superiore dell'albero ad essere colpita, per cui bisogna fare attenzione a controllare la pianta nella sua interezza, poiché anche se questo insetto non è un parassita particolarmente dannoso, quando il fogliame della parte inferiore viene attaccato e il tessuto necrotico rende l'aspetto generale dell'albero poco appetibile, probabilmente si tratta di larve di seconda generazione che sono più resistenti, tanto da sopravvivere anche alle rigide temperature invernali. Quando l'albero viene fortemente danneggiato in inverno, vi è il rischio che anche la qualità della resa della frutta diminuisca.
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Le larve si nutrono delle foglie fino a disseccarle per circa due settimane e in alcuni casi per quasi un mese. Alla fine del sostentamento si lasciano cadere dalla foglia e arrivano sul terreno. Restano sotto la chioma dell'albero ed entrano nella terra ad una profondità media di 3 mm nelle regioni meridionali e di 13 mm in quelle settentrionali. Qui passano l'inverno in un bozzolo bianco oblungo allo stadio di pre-pupa riparati da formazioni sericee. Durante la primavera emergono gli insetti adulti. In genere sono femmine perché i maschi sono molto rari. Le prime depongono e possono arrivare fino a tre generazioni di cui la prima verso maggio e le altre due in estate, quasi sovrapposte, a seconda della zona di diffusione e del livello del mare. In genere la limacina predilige deporre le sue uova su alberi isolati con una buona esposizione a sud.
Anche se la limacina è in grado di rovinare il fogliame delle pomacee in maniera evidente, arrecando un danno estetico di rilevante entità, non sempre questo influisce sui frutti dell'albero. Per tale ragione molto spesso non viene effettuato alcun trattamento per eliminare il parassita in quanto non sempre si sviluppa la seconda generazione delle larve. Spesso il terreno è troppo arido e troppo denso, magari privo di umidità e il bozzolo caduto nel terreno non riesce a sopravvivere. Tuttavia vi sono casi in cui sopravvive fino a compiere la seconda e finanche la terza generazione. In questo caso l'intervento di disinfestazione del parassita è giustificato. Per debellare la limacina sono sufficienti normali insetticidi come il piretro, la permetrina, il derris, il diazenone, l'acefate. Le sostanze devono essere utilizzate contro le larve circa tre settimane prima del raccolto.
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