Essiccare fiori
Siete in cerca di un’attività che coniughi la bellezza della natura con la creatività e il potere della fantasia? Ebbene, essiccare fiori è quel che fa per voi. Tenere delle composizioni di fiori secchi in casa contribuisce a rallegrare gli ambienti e migliorare l’equilibrio estetico: il vantaggio principale, inoltre, è che essi richiedono una cura decisamente inferiore rispetto ai fiori freschi, e non rischiano di appassire o marcire. Premesso che le specie che si rivelano più adeguate per poter essere essiccate sono lavanda, ortensia, ranuncolo ma anche aglio ornamentale e cardo, scopriamo le differente tecniche di essiccazione.
La più semplice da mettere in pratica è, naturalmente, l’essiccazione all’aria, che risulta indicata specialmente per le rose: non bisogna fare altro che posizionare i fiori in un luogo arieggiato e asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore. Secondo gli esperti di giardinaggio, per altro, i fiori dovrebbero essere legati a testa in giù: per garantire un risultato impeccabile, inoltre, è sufficiente utilizzare la lacca per capelli, coprendo i petali con una patina trasparente ma resistente. Altrettanto diffusa è l’essiccazione su un piano, ideale soprattutto per muschi, pigne e lavanda: essi devono essere distesi su una superficie di cartone, a una certa distanza gli uni dagli altri (ma va bene anche una tavola di legno o della carta da giornale). L’importante è che l’aria riesca a circolare senza problemi: al fine di velocizzare l’essiccazione dei muschi, poi, può rivelarsi utile realizzare il piano sovrapponendo un foglio di giornale sull’altro. L’essiccazione su griglia, invece, risulta consigliata nel caso in cui i fiori siano attaccati a bacche o boccioli, e quindi dotati di una parte superiore piuttosto pesante: in questo caso il ricorso a una griglia consente di inserire nei fori lo steso o il picciolo, in maniera tale che il fiore rimanga al di sopra della griglia. Oltre che con i fiori, tale tecnica è ideale per cardi e pannocchie. L’essiccazione in verticale, invece, mostra tutta la propria efficacia con eriche e mimose. Il fiore deve essere posizionato in un vaso contenente acqua; tra di loro i diversi elementi devono risultare distanziati a sufficienza, in maniera da consentire un assorbimento graduale ed impedire che le foglie si accartoccino (c’è il rischio, inoltre, che i colori si disperdano per disidratazione). Anche la lavanda marittima trae vantaggio dalla posizione verticale, così come il giunco: in questi due casi, però, per l’essiccazione non c’è bisogno di acqua, in quanto la disidratazione si verifica in maniera spontanea.
Altri due metodi per
essiccare i fiori riguardano la pressatura e l’impiego di sostanze chimiche. Per quel che riguarda la pressatura, essa viene applicata per fiori secchi da impiegare all’interno di cornici, vetri o quadri. Essi, quindi, vengono schiacciati con una pressa specifica, o in assenza di questo strumento, molto più semplicemente, sotto qualche libro piuttosto pesante, avendo cura – però – di usare della carta assorbente come protezione.
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Il processo di disidratazione, comunque, può essere reso più rapido impiegando la sabbia – sostanza naturale, oppure la glicerina o addirittura il detersivo per bucato – sostanze chimiche. Questi elementi presentano il vantaggio, tra l’altro, di lasciare i colori brillanti e intensi. In pratica, non bisogna fare altro che mettere all’interno di una scatola di latta circa mezzo centimetro di essiccante, ricoprendone il fondo. Quindi su questo strato vanno appoggiati i fiori, che devono essere coperti con altro essiccante. Una volta chiuso il contenitore, bisogna aspettare circa tre settimane nel caso di fiori resistenti (per i quali è consigliata la sabbia) o due settimane nel caso di fiori fragili e delicati (per i quali è consigliato il detersivo per bucato). La glicerina rivela tutta la propria efficacia, invece, per l’essiccazione delle foglie di faggio rosso, alloro, edera, eccetera. Le foglie vanno pulite con attenzione in acqua e lasciate a riposo in un composto realizzato con glicerina e acqua calda, in un luogo asciutto e buio per alcune ore, fino a quando il loro colore non cambia.
Dopo che sono diventati secchi, i fiori possono essere conservati in scatole di cartone, posizionando uno strato di fiori alternato a uno strato di carta veline. Se si tratta di fiori particolarmente delicati, per esempio le rose, è preferibile avvolgerli in carta assorbente o fogli di giornale per proteggerli. Da evitare assolutamente sono i sacchetti di plastica, che hanno il difetto di trattenere l’umidità. Con i fiori secchi è possibile realizzare composizioni piacevoli, un centrotavola elegante o semplicemente un piccolo regalo da donare a un conoscente. È sufficiente disporre di una spugna sintetica, delle cesoie, forbici da fiorista e un coltello affilato. Cesoie e forbici serviranno per tagliare i fusti, mentre il coltello verrà impiegato per cimare i rami sottili e sagomare la spugna. Del filo di metallo, infine, potrà servire per ancorare alla base i fiori. Impiegando, invece, una base di carta di riso o di cartoncino e una cornice, si potrà realizzare un simpatico quadro, da appendere in casa o da regalare.