Fiori secchi pressati

Fiori secchi pressati

Chi di noi non ha mai conservato in un vecchio diario o in un libro, un fiorellino ormai secco e appiattito in ricordo di un momento lieto del nostro passato? In effetti quella di pressare e lasciar seccare i petali o le foglie è una tecnica che permette di conservare a lungo i vegetali. I boccioli, con i loro colori vivaci e le loro svariate forme, sono perfetti per essere impiegati nelle arti decorative. In particolare, la tecnica dei fiori secchi pressati è particolarmente diffusa e utilizzata per la realizzazione di quadri, composizioni, pot-pourri e decorazioni che custodiscono la freschezza, la vivacità e la naturalezza della primavera e delle belle stagioni. Per eseguire questa tecnica è necessario innanzitutto scegliere i fiori che più ci piacciono o che più si addicono al nostro lavoro e raccoglierli. La stagione ideale per la raccolta va dalla tarda primavera, quando prati e colline sono ricoperti di fiori dai colori tenui, al primo autunno, caratterizzato dall'ingiallirsi delle foglie. Affinché i fiori da noi colti mantengano il più possibile i colori e i profumi originali è bene scegliere, come momento di coltura, le ore più calde di una giornata di sole. è importante ricordare, inoltre, che non tutti i fiori sono adatti all'essiccazione. Quelli che si prestano maggiormente sono: la rosa, la margherita, la lavanda, la mimosa, l'edera, l'alloro, l'erica, le ortensie, le viole del pensiero, i gigli, le fresie, le primule, gli anemoni, le felci, l'acanto e gran parte delle foglie. Attenzione, inoltre, a non raccogliere piante appartenenti a specie protette o, ancor peggio, contententi sostanze velenose o irritanti.

Scegliere di ogni pianta i fiori più belli (quelli di forma piatta e non troppo voluminosa, con corolla singola e dai colori brillanti reagiscono paricolarmente bene all'essiccazione) ed adagiarli delicatamente in un cesto coperto da uno strato sottile di ovatta leggermente inumidita.

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Tecniche di pressatura

fiori secchi pressati Tale tecnica avviene tramite una pressa che può, in molti casi, consistere semplicemente in un peso che può essere facilmente reperibile tra gli oggetti che abbiamo in casa, come libri o grossi tappeti. Volendo costruire una vera e propria pressa fai-da-te, basta procurarsi due tavole di legno piuttosto pesanti, dei fogli di cartone, della carta assorbente (o fogli di giornale) spago e viti a dado.

I fiori da pressare vanno posti tra due fogli di carta assorbente e tra due fogli di cartone e poi sotto la pressa. La carta assorbente va cambiata una volta al giorno. Noteremo che, in particolare i primi giorni, la carta avrà assorbito tutta l'umidità del fiore fino a lasciarla completamente essiccata alla fine della procedura. La pressa va posta in luogo fresco e asciutto. Dopo circa 10 giorni possiamo liberare il fiore dalla pressa che sarà ben schiacciato, sottile come un foglio di carta.

Importante ricordare che in caso di petali particolarmente voluminosi e carnosi (come fresie o narcisi), possono essere tagliati a metà lungo tutta l'altezza del fiore. Se abbiamo invece dei petali grossi, possiamo decidere di pressarli singolarmente e, con un po' di fantasia, utilizzarli per creare forme inedite.


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Come procedere

fiori pressati Una volta pressati, i petali risultano molto delicati (in particolare le rose) e vanno conservati in scatole di cartone alternando ogni fiore con uno strato di carta velina, fino al momento in cui vendono usati. Sconsigliati sono, invece, i sacchetti di plastica che, oltre a trattenere l'umidità, dannosa per le piantine essiccate, non permettono una conservazione ordinata, rischiando quindi di danneggiare il nostro lavoro.

Il processo di pressatura può modificare parzialmente la forma e il colore del fiore che, col tempo, tende ulteriormente a sbiadire. I boccioli che mantengono meglio i colori sono quelli nelle tonalità del giallo e dell'arancione, mentre quelli di colore azzurro o rosso tendono a diventare quasi bianchi. Le foglie invece possono scurire fino a diventare quasi nere (come nel caso dell'edera), ingiallire, o diventare grigiastre.


Usi dei fiori secchi pressati

fiori secchi Vengono generalmente usati per composizioni decorative che che li pongono sotto vetro o protette da vernici e colle trasparenti. Ciò permette al fiore di difendersi da umidità e polvere conservandosi in buono stato per lungo tempo. Per realizzare i classici quadri floreali con petali schiacciati, è sufficiente incollare con colla vinilica i fiorellini a proprio piacimento su una base (cartoncino, carta di riso, carta da parati, stoffa), lasciar asciugare la colla per qualche ora, coprire il tutto con un vetro e chiudere in una cornice.

I fiori secchi possono essere utilizzati anche per creare cartoline personalizzate: basta incollare con colla vinilica i petali su un cartoncino rigido piuttosto spesso, lasciar asciugare e coprire il tutto con una pellicola adesiva trasparente. Un'idea simpatica, proveniente dal nord Europa, sono le candele fiorite. Per realizzarle è necessario procurarsi candele con una superficie sufficientemente ampia da poter accogliere la decorazione floreale. Si procede aiutandosi col dorso di un cucchiaio bollente che raccoglie il fiorellino e lo lascia aderire alla candela. Sciogliendosi leggermente la superficie della cera, questa incorporerà il fiore. L'operazione va ripetuta per ogni fiorellino da aggiungere. Per fissare definitivamente il tutto si può spennellare tutta la superficie con cera o paraffina disciolte sul fuoco.




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