cactus assetato
Un anno e mezzo fa mi hanno regalato un cactus, raccomandandomi....pochissima acqua.
Finora, una cucchiaiata ogni primo del mese.
L'altro giorno ho comperato tre cactus in un vivaio, e l'allevatore ( espertissimo, cactus meravigliosi, tutti fioriti ) mi ha detto di bagnarli bene ogni settimana, terra completamente bagnata, poi scolata. Come ha fatto il mio a sopravvivere? E gli altri, annegheranno tra poco?
Grazie
Gentile Renato,
le piante succulente sono piante molto resistenti alla siccità, che trattengono nei loro tessuti grandi quantità di acqua, che possono poi utilizzare nei periodi più asciutti; considera che le cactacee vivono in America centrale e meridionale, in zone aride o semiaride, dove spesso l’acqua a disposizione è solo rugiada; ma rugiada presente ogni singolo giorno dell’anno, in quanto nelle zone aride e semiaride spesso l’escursione termica tra il giorno e la notte è altissima, cosa che causa il precipitare della rugiada; e zone aride e semiaride non significa completamente desertiche stile Sahara. Pensa solo al fatto che in alcune zone dell’America semi desertica a volta piove così tanto che per alcune ore si creano dei veri e propri torrenti effimeri. Quindi, le piante succulente come le cactacee, ben sopportano di vivere senz’acqua per lunghi periodi di tempo, ma non per sempre, o altrimenti tendono a mummificare o a sopravvivere in una sorta di stato di animazione sospesa, senza sviluppo di nuovi tessuti, senza fiori e senza frutti; all’aspetto sono identiche a quando le abbiamo portate a casa, ma che gioia può dare una pianta che non vegeta o non fiorisce? A sto punto allora è meglio una pianta di tessuto, che non necessita di terra e neppure di annaffiature. Il tuo vecchio cactus non sta vegetando o vivendo bene, sto semplicemente sopravvivendo. Il vivaista esperto di piante grasse ti ha dato dei buoni consigli, ma parziali, o forse non hai fatto ulteriori domande. Le piante grasse vanno annaffiate ogni volta che il terreno è completamente asciutto; questo può voler dire che in agosto una succulenta posta in pieno sole necessiterà di annaffiature quotidiane, mentre in ottobre le basterà venire inumidita una volta a settimana. Oltre a questo, più le temperature sono basse, e meno dovremo annaffiare le nostre cactacee: con temperature inferiori ai 5°C, le annaffiature devono essere sospese completamente. Quando in estate annaffi le tue succulente, evita di versare un goccetto di acqua nel terreno e basta, devi proprio bagnare a fondo tutto il pane di terra in cui si trova la pianta, e poi togliere eventuali residui di acqua nel sottovaso. Da settembre fino ad aprile, non annaffiare le cactacee che lasci all’aperto, e fai in modo che neppure ricevano l’acqua delle piogge; considera anche che la maggior parte delle cactacee fiorisce solo se ha trascorso i mesi invernali in un clima fresco. Se invece le tue cactacee trovano posto in casa, in autunno e in inverno annaffia solo sporadicamente, con il cucchiaio d’acqua settimanale di cui parlavi prima. E quando è possibile, fai che le tue cactacee godano di quanta più luce possibile.
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