cactus marcio ?
Salve, sto avendo problemi con il mio bel cactus alto 1.53 in quanto punta è diventata marrone e secca mentre verso il basso comincia a scurirsi ma è morbido.
Posso ancora salvarla o non c'è più niente da fare ?Purtroppo è stata per due settimane in azienda con le taparelle abbassate, può essere la causa?
Grazie
Gentile Lisa,
i cactus sono piante originarie delle zone desertiche dell’America centrale e meridionale; in natura vivono in luoghi molto soleggiati, e nel corso delle ere si sono adattati in ogni loro parte per sopportare grandi quantità di luce solare diretta ogni giorno; si coltivano anche in casa, in Europa, ma non è decisamente l’ambiente più adatto, perché il clima è sempre quello di una finta primavera, con circa 20°C per tutto l’anno, e la luminosità non è mai a sufficienza. Ma di solito, queste piante sono così resistenti, che seppur le condizioni di coltivazione non sono ideali, loro sopravvivono; non dico che sempre siano in buona salute, si sviluppino e fioriscano, ma di sicuro sopravvivono. Chiaro che, se le condizioni di coltivazione sono leggermente diverse da quelle necessarie per la vita della pianta, i danni che sopraggiungono non sono quasi mai seri; ma se noi lasciamo una cactacea al buio completo, o in penombra, magari anche con il vaso umido d’acqua, allora la pianta deperirà molto rapidamente, preda di malattie di vario tipo, come ad esempio i marciumi radicali e le malattie fungine del fusto. Quando il marciume attacca un cactus, lo fa partendo da zone del fusto, a volte proprio ni punti in cui c’erano fori nella epidermide della pianta, causati da urti o dalla presenza di insetti; oppure parte dalle radici, soprattutto se la pianta viene coltivata in un substrato molto umido. Le speranze di salvare la tua pianta dipendono da dove è partito il marciume, e soprattutto quanto questo è penetrato nella pianta. Purtroppo, per salvarla, è necessario asportare le zone malate, e tenere solo le parti sane, con l’epidermide ben verde, sana, priva di buchi o macchie di qualsiasi tipo, e la carnosità interna soda, chiara e compatta. Si procede direttamente sezionando il cactus, asportando con un cutter ben affilato e pulito tutte le parti scure, mollicce, dall’aspetto poco sano. Se il marciume è penetrato in profondità nel fusto, allora si divide il fusto in settori, praticando i tagli sopra e sotto le zone malate, nella speranza di trovare delle sezioni ancora non colpite dal marciume. Il successo di questa operazione dipende anche dalle dimensioni della pianta: in 153 cm di fusto, si spera che almeno una fetta alta una ventina di centimetri sia ancora sana. Certo che, se il marciume è di tipo radicale, e tu lo hai notato a causa della cima rovinata, allora può anche essere che al centro il cactus sia già completamente compromesso; in tal caso, rinuncia ad ogni speranza e gettalo nel cassonetto dell’umido. Se invece riesci a salvare qualche fetta sana, cospargila con un velo di fungicida sistemico (ne trovi vari in vivaio, e nei negozi di bricolage) e lasciala asciugare per due o tre giorni, in luogo caldo, luminoso, ed asciutto; quindi posiziona le fette in vasi nuovi, puliti e con terriccio fresco, e attendi che radichino.
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