Piantine svuotate
come mai alcune mie piante grasse sembra che dall'interno si sgonfino e poi muoiono? hanno qualche malattia?
Gentile Dado,
generalmente quando le succulente, e soprattutto le cactacee, tendono a svuotarsi dall’interno, per poi diseccare, si tratta di problemi legati a marciumi, che si sviluppano all’interno del fusto, letteralmente consumando il fusto della pianta, ma dall’interno. Oppure si tratta di un problema di persistenti carenze di annaffiature, per cui la pianta è costretta ad utilizzare tutta l’acqua di riserva che contiene nei suoi tessuti; in questo caso non si ha un disseccamento della pianta, ma semplicemente sembra diminuire di volume, per poi riallargarsi quando riprendiamo ad annaffiarla, senza modificare la sua consistenza o il colore dell’epidermide; spesso in questo caso si hanno cactacee con sviluppo bizzarro, con il fusto stretto, che poi si allarga. Direi che si tratta di malattie, che però sono strettamente legate al metodo di coltivazione da te messo in atto, che favorisce lo sviluppo di marciumi o l’utilizzo dell’acqua nei tessuti. In effetti spesso si sente dire che le cactacee siano le piante più facili da coltivare, in quando non necessitano di annaffiature; nella realtà è falso dire che queste piante non necessitano mai di annaffiature, ed è altrettanto falso che siano facilissime da coltivare: il clima delle zone di origine è ben diverso dal clima presente nel nostro paese, sia all’aperto, sia in appartamento. Se è vero che le piante succulente sono opportunamente evolute per poter sopravvivere anche in zone con bassissima piovosità, resta comunque il fatto che per immagazzinare acqua al loro interno, in alcuni mesi dell’anno un poco di acqua in eccesso dovranno trovarla nel vaso; oltre a questo, nelle zone semidesertiche di origine di molte cactacee, le precipitazioni sono poche, ma in alcuni periodi sono presenti; e inoltre, in un clima semidesertico gli sbalzi di temperatura fra giorno e notte sono ingenti, tanto da causare ogni giorno la presenza di rugiada sul terreno. Esistono poi migliaia di specie di piante succulente, alcune delle quali prediligono un clima più asciutto, altre necessitano di maggiori annaffiature; alcune temono il freddo, altre possono sopportare anche il gelo. Quindi, prima di tutto, è bene imparare di che specie e varietà è la pianta che stiamo coltivando, per capirne le esigenze; in linea generale la maggior parte delle cactacee ama la luce solare diretta, quindi posizioniamole all’aperto, anche sul terrazzo volendo, dove godano di almeno alcune ore di luce solare diretta. Le annaffiature vanno fornite quando il terreno è ben asciutto, ovvero circa ogni 2-3 giorni in luglio, e sporadicamente in inverno. Le annaffiature invernali vanno regolate in base a dove teniamo le nostre cactacee: se sono in casa, annaffiamole ogni 10-15 giorni, leggermente, solo inumidendo il terreno; se sono all’aperto invece non annaffiamole, ed evitiamo che ricevano l’acqua delle piogge.
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