Giardini di Villa Taranto

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Giardini Botanici di Villa Taranto

I Giardini Botanici di Villa Taranto si estendono sulla riva piemontese del Lago Maggiore, coprendo un’area di circa 20 ettari sul promontorio detto della Castagnola nel territorio del comune di Verbania. Essi rappresentano uno dei più affascinanti esempi di giardino all’inglese visitabile in Italia. Il giardino all’inglese nasce come reazione al troppo severo formalismo del giardino di stampo italiano e francese, e si pone l’obiettivo di realizzare il ritorno al gusto della natura libera e del pittoresco, impostosi con il romanticismo. Viene preferita una visione il più possibile spontanea della bellezza vegetale e l’apporto umano viene dissimulato nel tentativo di fare apparire assolutamente naturali i dolci paesaggi creati.

Il gusto del giardino all’inglese si diffonde rapidamente anche in Italia e così nella regione dei laghi e nel Verbano, che furono per generazioni luoghi di villeggiatura alla moda e perciò, da sempre, particolarmente ricchi di ville patrizie e di meravigliosi giardini. Fu proprio sulle rive del Verbano che, con i Giardini di Villa Taranto, si realizzò una delle più riuscite trasformazioni di un preesistente giardino privato in un suggestivo parco all’inglese. Le origini dei Giardini Botanici di Villa Taranto risalgono al 1931 quando un gentiluomo scozzese, il Capitano Neil Boyd McEacharn, arciere della Regina d’Inghilterra e Accademico Linneano, acquistò, attraverso un’inserzione apparsa sul Times, la proprietà chiamata “La Crocetta” ponendosi l’obiettivo di trasformarla in uno dei principali complessi botanici al mondo.

Il capitano McEacharn dedicò alla gigantesca opera gran parte della sua vita, investendo la quasi totalità del suo ingente patrimonio personale, ed applicando la notevole esperienza nella floricoltura, già acquisita con la creazione del vasto parco che circondava il suo castello di Galloway, in Scozia. L’opera comportò oltre trent’anni di lavoro, e richiese il concorso di oltre 100 operai.

Rispetto al parco originario l’area dei giardini venne quasi raddoppiata con l’acquisto di diverse proprietà confinanti. La vegetazione preesistente (costituita quasi esclusivamente da castagni, robinie e bambù) venne in gran parte sradicata, si creò un efficiente impianto di approvvigionamento idrico, che pompava l’acqua direttamente dal lago distribuendola nel giardino, attraverso una rete di 8 km di tubi, ed infine si provvide all’impegnativa opera di assestamento planimetrico del terreno. Il desiderio di mettere a dimora la più grande varietà di piante possibile impose infatti la realizzazione di una valletta artificiale per le colture che necessitavano di protezione dal vento e di un clima ombreggiato, e la creazione di giardini terrazzati per le colture che diversamente necessitavano di esposizione in pieno sole. Sull’intera estensione dell’area vennero inoltre sistemati circa 7 km di viali.

Ma il più difficile e delicato intervento fu il ripopolamento botanico dei giardini per il quale il capitano McEacharn fece più volte il giro del mondo, reperendo ed acquistando semi e piante dai cinque continenti, e si inserì nella vasta rete di scambi internazionali con Università ed istituti botanici di tutto il mondo. Ancora oggi i Giardini Botanici di Villa Taranto possiedono un patrimonio botanico di straordinaria ricchezza (incredibilmente sopravvissuto senza eccessive conseguenze alla lunga e difficile parentesi della guerra mondiale durante la quale il capitano scozzese fu costretto a rientrare in patria) che comprende complessivamente circa 20.000 varietà e specie di piante di cui quasi 1000 mai coltivate in Italia fino a questi ultimi anni. Tanta ricchezza botanica rende i Giardini di Villa Taranto un fondamentale punto di riferimento per gli appassionati botanici di tutto il mondo nonché un’attrattiva di interesse costante per le migliaia di turisti che in ogni stagione visitano questi giardini.

E’ quasi impossibile ricordare tutte le interessanti varietà di piante che s’incontrano percorrendo i viali di questo ricchissimo parco e dei suoi molteplici giardini. Un percorso preordinato consente ai visitatori di attraversare gli ambienti più suggestivi e di scoprire gli scenari più sorprendenti del parco, segnalando al tempo stesso le tante varietà botaniche rare e preziose.

Una gita aLa visita si inizia percorrendo il principale viale d’accesso al parco detto il “Viale delle conifere”. Tra le tante varietà di conifere vanno sicuramente ricordati un raro esemplare di Picea Spinulosa, originario dell’Himalaya, caratterizzato dalla coesistenza di geotropismo ed eliotropismo, lo Scyadopitis verticillata proveniente dal Giappone ma la cui genealogia botanica è ancora oscura, ed infine uno dei primi esemplari giunti in Europa di Metasequoia Glyptostroboides, dono dei giardini reali di Kew. L’origine di questa pianta viene fatta risalire a circa 200 milioni di anni fa e, fino al 1944, era conosciuta dai botanici soltanto allo stato fossile. In quella data, in una valle della Cina, furono rinvenuti alcuni esemplari viventi i cui semi permisero la ripropagazione della specie.

Giardini di Villa Taranto

Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Isola d'Elba 1:25.000. Capraia. Giannutri. Giglio. Gorgona. Montecristo. Pianosa 1:15.000. Ediz. italiana e inglese

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Villa Taranto

fiori rariSulla destra del “Viale delle conifere” si estende la cosiddetta “Valletta delle felci arboree” nella quale, su di un morbido tappeto verde digradante, sono collocati numerosi esemplari della famiglia delle felci. Particolarmente affascinanti le Dicksonia antarctica, provenienti dall’Australia, sui cui tronchi di altezza variabile tra m. 1 e m. 2,50 si ammirano le bellissime ed insolite fronde pennate.

Al termine del Viale delle conifere si sviluppa un giardino di stile italiano, suddiviso in aiuole abbellite con fiori diversi a seconda della stagione. Nel giardino è collocata la “Fontana dei Putti” adornata di pregevoli sculture ed impreziosita in estate dalla vegetazione delle gigantesche foglie della Colocasia antiquorum pittorescamente detta anche “orecchie d’elefante”. Presso i giardini all’italiana sono numerose le specie di rose e di piante da alto fusto che meritano attenzione. Ricordiamo senz’altro l’elegante Paulownia tomentosa dalla suggestiva fioritura primaverile e gli assai rari esemplari di Prunus campanulata la cui abbondante e precoce fioritura rappresenta uno spettacolo di rara bellezza.

Proseguendo sulla sinistra si ammira, da giugno ad ottobre, il ricco “Giardino delle Dalie” con oltre 300 varietà di recente creazione scenograficamente messe a dimora lungo un viale serpeggiante appositamente realizzato. Deviando a destra il “Viale degli aceri” conduce alla Serra in cui sono coltivate numerose varietà di piante tropicali e subtropicali ma dove soprattutto è possibile ammirare la Victoria Regia, appartenente alla famiglia delle Nympheacee, nelle sue varietà amazonica (del Rio delle Amazzoni) e cruziana (del Paraguay). In Italia è possibile ammirarne altri esemplari solo a Palermo dove la coltivazione è sicuramente facilitata dal clima più caldo. Le foglie dell’Amazonica, il cui diametro varia tra 1 m. e 2 m., sono uno spettacolo singolare ed emozionante se si pensa che la loro forza è tale che potrebbero reggere il peso di un bambino. Il fiore muore nel giro di ventiquattro ore dalla nascita.

Tornando sul viale principale, tra magnifici cespugli di centinaia di specie e varietà di Rhododendron (vero orgoglio dei giardini), si sale verso la villa lasciandosi alle spalle la Cappella-mausoleo dove, per suo espresso desiderio, venne seppellito il capitano McEacharn. Ma prima di giungere al pianoro che fronteggia Villa Taranto un vialetto ci introduce alla “Valletta” artificialmente scavata, come già ricordato, per offrire dimora ad una variegata molteplicità di piante rare quanto delicate. Lungo le due scogliere sarà un ininterrotto susseguirsi di piante ed arbusti sorprendenti in pittoresche scenografie. Infine si raggiunge la villa che offre la riposante visione di un vasto e soffice prato all’inglese.

La villa è attualmente sede della Prefettura del Verbano Cusio Ossola e come tale non è aperta ai visitatori. Alla morte del capitano McEacharn l’amministrazione della villa è stata assunta dall’Ente Giardini Botanici Villa Taranto “Cap. Neil Mceacharn”.

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Giardini di Villa Taranto: Info utili

siepe fioritaGiardini Botanici di Villa Taranto, via V. Veneto 111, 28922 Verbania Pallanza (VB) Lago Maggiore - Italia. Tel. e fax 0323556667. Biglietteria: 0323404555.

Periodo di apertura: Dal 1 aprile al 31 ottobre.

Orario di visita: Tutti i giorni con orario continuato dalle 8.30 alle 19.30 (biglietteria 18.30). I giardini sono aperti dal 1 aprile al 31 ottobre.

Durata minima della visita: Da un’ora ad un’ora e mezza.

Colazione al sacco: permessa solo nell’area BAR o zona limitrofa, non possibile in caso di pioggia.

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