L'azoto è uno degli elementi più importanti che concorrono allo sviluppo della pianta, perciò, quando esso viene a mancare i sintomi sono svariati ed evidenti. In generale si assiste ad uno sviluppo più stentato della pianta, che a volte degenera in un vero e proprio nanismo, dovuto ad una minore attività fotosintetica. Le foglie, infatti, sono preda di ingiallimento (clorosi) che si manifesta inizialmente sulle foglie più vecchie alla base dei rami, per poi estendersi anche a quelle apicali. All'ingiallimento poi fa seguito la necrosi e la caduta delle foglie stesse.
Altra grave conseguenza della mancanza di azoto è la sterilità della pianta, con un facile distacco dei fiori e, in seguito, la caduta dei frutticini. Se anche arrivano a formarsi i frutti essi sono poco succosi e senza semi. In generale la pianta invecchia più velocemente ed è facilmente preda di parassiti e malattie fungine. Inoltre risulta meno resistente alle gelate. Tutti questi sintomi sono particolarmente evidenti nelle piante di agrumi e in particolare del limone che offre un campionario completo delle conseguenze della mancanza di azoto. Le carenze di azoto si verificano di solito nei periodi di maggiore crescita, come in primavera, quando il fabbisogno per lo sviluppo vegetativo della pianta è elevato. Per le concimazioni dovranno essere più frequenti in quel periodo. Fate attenzione a non eccedere con le dosi, perché in questo caso la concimazione si rivelerebbe, al contrario, dannosa: valutate attentamente gli interventi prima di applicarli. Tenete presente che l’azoto è un elemento facilmente dilavabile nel terreno, perciò evitate i periodi più piovosi; in generale è bene scaglionare le concimazioni in un periodo più lungo. Quindi consigliamo di scaglionare la concimazione in tempi più dilatati cercando di evitare eccessi di azoto nel terreno. Intervenite durante la ripresa vegetativa e l’accrescimento, anche se una piccola ma costante concimazione azotata può essere effettuata in tutto l'anno.
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