Spesso prima dell'impianto del manto erboso è necessario smuovere la terra per mettere il fondo nella condizione più adatta alle nostre esigenze e a nostri progetti. I movimenti di terra mettono sempre in evidenza degli orizzonti di terreno vergine, non adatto all'impianto del tappeto erboso. Se non sono previste modifiche totali o parziali del substrato, prima di procedere a questi movimenti è bene asportare e mettere da parte lo strato di terreno più fertile che sta in superficie per almeno 15-20 cm: una volta terminato il movimento della terra, lo strato asportato potrà essere ricollocato sulla superficie definitivamente modellata. Quando sul terreno sono presenti sassi in gran numero e di grandi dimensioni è bene procedere con la raccolta, a mano se la superficie lo consente, oppure su ampie estensioni utilizzando macchinari specifici. Qualora i sassi fossero troppi per essere raccolti, si valuterà l'utilizzo di attrezzature “interrasassi” che riescono ad affondare nel terreno quasi tutti i sassi presenti. L'operazione successiva consiste nel livellamento del terreno e nello spianamento, cioè l'uniformazione della superficie in modo che risulti il più regolare possibile e sia pronte per accogliere la semina. Una volta preparato il fondo del terreno, allestire il letto di semina non dovrebbe presentare difficoltà. Attenzione però, questo piccolo strato riveste un ruolo importantissimo: la germinazione del seme, la crescita e la durata del tappeto erboso dipendono dalla cura prestata nell'apporto di materiali di buona qualità e nella preparazione del letto di semina. La preparazione del letto di semina prevede la lavorazione del terreno per una profondità di circa 30-40 cm: questa aratura andrebbe eseguita in modo da lasciare il terreno esposto all'azione degli agenti atmosferici per tutto l'inverno o tutta l'estate. Nei piccoli giardini, invece, ci si limita ad una leggera aratura e, il più delle volte, a fresature che interessano solo i primi 15-20 cm del suolo. L'aratura va eseguita con una serie di lavorazioni superficiali incrociate ad angolo retto per disgregare il più possibile il terreno prima della semina e permettere una migliore distribuzione di ammendanti, correttivi e concimi. Queste lavorazioni inoltre, se eseguite a intervalli regolari permetteranno l'eliminazione di molte erbe infestanti. L'ammendante è una sostanza che, apportata nelle giuste quantità al suolo, ne modifica positivamente le caratteristiche chimico-fisiche. La sabbia, per esempio, sparsa sopra il terreno, migliora la conservazione delle freschezze naturali, favorisce la nascita dei semi e impedisce la formazione della crosta, che renderebbe più difficile la crescita del nostro giovane prato. La torba, invece, essendo costituita da materiale vegetale, ha una capacità di ritenzione idrica molto utile al manto erboso per crescere rigoglioso. L'ultima operazione prima della semina è l'interramento di quei concimi che non sono stati distribuiti durante le lavorazioni precedenti: questo lavoro può essere eseguito a mano con rastrelli oppure erpici a denti o a disco a seconda della superficie da trattare. A tal fine si possono utilizzare letame ben maturo, compost da residui vegetali, terricci torbosi e concimi chimici di tipo agricolo. Infine, prima di passare alla semina, è bene selezionare le giuste essenze in base al fattore climatico della zona e il tipo di utilizzo a cui sarà destinato il manto erboso.
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