Le piante coltivate come bonsai sono spesso poste in vasi molto ristretti, il loro apparato radicale deve avere a disposizione un ottimo terriccio ricco di Sali minerali, per garantire lo sviluppo sano e rigoglioso della pianta. Per i bonsai in generale si prediligono terricci ricchi di sostanza organica e di Sali minerali, molto ben drenati ed aerati, per permettere all’acqua ed all’aria di attraversale il terreno; un terriccio eccessivamente compatto porta ad uno scarso sviluppo dell’apparato radicale. Per i bonsai si utilizzano terriccio composti di torba sminuzzata, mescolata con alcuni materiali che ne favoriscono la permeabilità; si utilizza di preferenza lapillo o pietra pomice, possibilmente di granulometria abbastanza fine. All’interno del terriccio per bonsai viene sempre posta una buona quantità di akadama, si tratta di una speciale terra, originario del Giappone; si tratta di un terreno di origine vulcanica, argilloso, che viene cotto più volte e ridotto in granuli; tale terriccio garantisce ai bonsai un buon tenore di Sali minerali, inoltre favorisce il passaggio dell’aria e dell’acqua all’interno del substrato, grazie alla sua struttura in granuli; inoltre l’akadama ha anche un bellissimo colore ed aspetto, sicuramente molto gradevole nei vasi delle piante bonsai. Per garantire alla pianta un terreno sempre sano e quindi uno sviluppo ottimale dell’apparato radicale, é consigliabile intervenire rinvasandola, e quindi cambiando tutto il substrato ogni anno, se si tratta di piante giovani, ogni 2-3 anni per i bonsai più “anziani”. Si procede estraendo la pianta dal vaso, pulendo perfettamente le radici dal terriccio; quindi si tagliano le radici più grosse e legnose, se presenti, e si accorcia tutto l’apparato radicale di circa un terzo. In questa occasione si pota anche la pianta, per evitare che l’apparato radicale rimasto non sia in grado di fornire Sali minerali ed acqua all’intera chioma. Quindi si ancora la pianta al vaso e si riempiono tutti gli spazi del contenitore con terriccio fresco, avendo cura di non compattare troppo il terreno e di non lasciare intercapedini vuote.