Ciclamino - Cyclamen
I Ciclamini sono piante con radice tuberosa, diffusi in natura nell’area mediterranea, in Europa, Africa e Asia; questa zona è caratterizzata in genere da inverni abbastanza miti, primavera ed autunno umidi, e da estati calde ed asciutte; per questo motivo la gran parte dei ciclamini manifesta un periodo di riposo vegetativo durante l’estate, quando in natura la pianta non ha a disposizione sufficiente acqua per potersi sviluppare al meglio. Nonostante questa caratteristica sia presente in tutte le specie di ciclamini esistenti, il periodo di fioritura di ogni singola specie è abbastanza variabile: esistono ciclamini a fioritura tardo estiva o autunnale, altri che fioriscono nei mesi freddi, e altri ancora che fioriscono tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Allo stesso modo, le varie specie di ciclamino manifestano differenti gradi di resistenza al freddo: esistono specie che possono resistere in giardino anche con climi assai rigidi e temperature inferiori ai -20°C, altre che invece vengono danneggiate da temperature inferiori ai 5°C e completamente distrutte dal gelo.
Generalmente in Italia i ciclamini più diffusi non sono quelli presenti anche nella flora selvatica del nostro paese, di preferenza si coltivano invece specie ibride, derivate in genere da specie di origine mediorientale o africana; i ciclamini che troviamo in vivaio quindi temono il gelo e vengono coltivati come piante da appartamento.
In effetti però non si tratta di vere e proprie piante da appartamento, in quanto sono ibridi di specie a fioritura invernale, che nelle zone d’origine potrebbero godere di inverni miti, con temperature sempre superiori ai 5-10°C, ma sempre inferiori ai 15-17°C; quindi queste piante, pur se vendute come piante da appartamento, in realtà andrebbero coltivate in una stanza poco riscaldata, in un vano scale, insomma in una zona della casa con un clima mite ma fresco. I tuberi di cyclamen più diffusi in coltivazione in appartamento sono di dimensioni abbastanza grandi, appiattiti, e producono un folto cespo di foglie carnose, con un picciolo quasi succulento; le foglie di ciclamino hanno forma tondeggiante o a cuore, e colore verde scuro striato di bianco o di grigio, con la pagina inferiore ed i piccioli spesso rosati o rossastri. I fiori di ciclamino sono molto particolari, in quanto i cinque petali che formano la corolla sono completamente rivolti verso l’alto, posizionando il centro del fiore completamente rivolto verso il basso. I colori vanno dal bianco, al rosa, al fucsia acceso, con molte varietà a fiore striato o con bordature in colore contrastante, ed anche con petali sfrangiati o con margine ondulato. Queste piante tuberose sono molto apprezzate come piante da appartamento, soprattutto perché la fioritura, così come lo sviluppo delle foglie, avviene nel periodo autunnale ed invernale, quando il giardino è spesso grigio e le piante da appartamento sono quasi tutte in semi riposo vegetativo.
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Come dicevamo queste piante vengono coltivate in appartamento, cercando però di evitare le zone più calde della casa. Spesso nei mesi autunnali, o quando l’inverno tende ad essere poco freddo, si posizionano le piante di cyclamen sulla finestra, o sul terrazzo in posizione abbastanza luminosa, caratterizzata da qualche ora di sole diretto ogni giorno; non appena la stagione si fa più rigida, o anche soltanto nelle ore notturne, le piante vengono spostate in una zona riparata, o coperte con agritessuto.
Sicuramente questo metodo di coltivazione è quello che permette un migliore sviluppo della pianta, anche se costringe a continue attenzioni: anche solo un paio di notti passate a temperature inferiori allo zero possono rovinare irreparabilmente la pianta, e spesso anche il tubero.
Spesso si cerca di trovare una posizione definitiva per il nostro ciclamino, senza doverlo spostare ogni giorno, o nell’arco di brevi periodi di tempo; sicuramente un luogo decisamente idoneo per queste piante è il vano scale, purché sia scarsamente riscaldato e molto luminoso. Se proprio dobbiamo coltivare il nostro ciclamino all’interno dell’appartamento, cerchiamo di posizionarlo in una zona poco calda della casa, e assolutamente lontano da fonti di calore diretto, quali termosifoni, climatizzatori, caminetti, stufe, che asciugano eccessivamente l’aria e la rendono eccessivamente calda.
Poiché si tratterebbe di una pianta da esterno, è molto importante garantire che il nostro cyclamen goda della corretta umidità ambientale, ricordiamo quindi di vaporizzare spesso il fogliame, evitando però di lasciarlo inzuppato d’acqua: in genere una vaporizzazione ogni 2-3 giorni è sufficiente, soprattutto se la pianta è ina zona della casa non molto riscaldata.
Le annaffiature sono altrettanto importanti: in natura i ciclamini si sviluppano in zone umide e fresche, come il sottobosco; quindi necessitano di annaffiature regolari, ma allo stesso tempo i tuberi temono molto i marciumi, che possono comprometterli rapidamente.
Per questo motivo spesso si consiglia di annaffiare i ciclamini per immersione: invece di bagnare la terra dall’alto o di lasciare acqua nel sottovaso, si immerge tutto il vaso nell’acqua e si lascia che il terreno si bagni fino alla superficie, per capillarità. Quando vediamo il terreno in superficie umido, possiamo levare il vaso dall’acqua; lo lasceremo scolare bene per alcuni minuti, e quindi lo posizioneremo nel suo sottovaso.
Non è necessario ripetere questa operazione molto spesso, basta annaffiare quando il terreno è asciutto; se ci scordiamo di annaffiare il nostro ciclamino ce ne accorgeremo subito, perché le foglie si afflosceranno: niente paura, una sola annaffiatura le farà tornare rapidamente turgide e belle.
Per avere sempre piante sane e rigogliose è opportuno praticare alcune cure aggiuntive ai nostri ciclamini; prima di tutto cerchiamo di mantenere sempre pulite le foglie, spolverandole con l’ausilio di un panno in microfibra umido.
Periodicamente rimuoviamo tutte le foglie rovinate o secche, recidendole alla base con una forbice che pratichi un taglio netto, sempre ben pulita, in questo modo eviteremo che i tessuti delle foglie rovinate fungano da porta di accesso a dannose malattie fungine, che si propagano rapidamente all’interno della pianta, e possono portarla rapidamente alla morte; allo stesso modo rimuoviamo anche i fiori appassiti.
Dopo la fioritura le piante producono i frutti e quindi i semi, se vogliamo cimentarci nella semina dei ciclamini, lasciamo solo un paio dei fiori impollinati, li riconosciamo perché subito dopo che sono appassiti, l’ovario del fiore tende ad ingrandirsi, costituendo una specie di pallina dura; la produzione dei semi impiega molte delle sostanze nutritive della pianta, asportandole dal tubero: se lasciamo che una singola pianta produca molti semi, è probabile che tale pianta non fiorirà abbondantemente l’anno successivo, è quindi bene evitare di lasciare sulla pianta tutti i fiori appassiti per produrre semi.
I tuberi di ciclamino non sono molto longevi, ma una pianta ben coltivati può continuare a rifiorire per alcuni anni; per fare in modo che un cyclamen fiorisca di anno in anno è fondamentale permettere al tubero di ingrossarsi, perché come ben sappiamo le bulbose utilizzano le sostanze di riserva per la fioritura: se un tubero viene “spremuto” per produrre semi, o se viene coltivato in maniera sbagliata, difficilmente rifiorirà l’anno successivo.
Quindi, le corrette condizioni di coltivazione sono fondamentali; le piante producono sostanze nutritive attraverso la fotosintesi clorofilliana, che si svolge nel fogliame: quindi più foglie rigogliose avrà il nostro ciclamino, più ci prenderemo cura di esse, e più è probabile che la nostra pianta fiorirà anche l’anno prossimo.
Sono quindi fondamentali annaffiature corrette e una buona fertilizzazione, da fornire per tutto il periodo vegetativo, da agosto-settembre, fino ad aprile-maggio (o anche giugno), ogni 12-15 giorni.
Il periodo di riposo vegetativo delle piante di ciclamino comincia quando le temperature minime notturne divengono alte; la pianta smetterà di fiorire comincerà a deperire, rimanendo senza fogliame. Molto importante è permettere a queste piante di avere un giusto periodo di riposo vegetativo, durante il quale sposteremo i vasi in una zona fresca e ben ventilata della casa o del terrazzo, inumidendo il terreno sol sporadicamente. Una pianta ben coltivata durante la fioritura, e che ha trascorso un giusto periodo di riposo vegetativo, sicuramente all’arrivo del fresco a fine estate ricomincerà a germogliare: spostiamola in una zona più luminosa e ricominciamo ad annaffiare come di consueto.
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