Spatifillo - Spathiphyllum
Al genere spathiphyllo appartengono 4-5 piante erbacee perenni, originarie dell'America centrale. La più comunemente coltivata è S. wallisii; produce lunghe foglie di colore verde scuro, lucide, leggermente arcuate, appuntite, portate da un lungo picciolo leggermente rigido. Produce particolari infiorescenze costituite da una lunga spata bianca,arrotolata attorno ad una pannocchia di fiori bianchi. I fiori resistono parecchie settimane, diventando di colore verde prima di appassire completamente. Per ottenere una pianta sana e rigogliosa si consiglia di asportare le foglie rovinate e i fiori appassiti.
Lo
spathiphyllum è una pianta da interno caratterizzata da lunghe foglie generalmente lanceolate. Se cresciuta nelle giuste condizioni produce delle foglie “modificate” di color bianco, dette spate.
Questa caratteristica, oltre ad una certa facilità di coltivazione e alla crescita veloce, la rende una delle piante più diffuse negli appartamenti.
È inoltre ideale per chi voglia avvicinarsi al mondo del verde per la prima volta.
Appartiene alla famiglia delle Araceae.
All’estero è conosciuta anche come “giglio della pace” o “fiore di luna”. È spontanea in aree caratterizzate da clima caldo e umido, visto che la maggior parte delle varietà proviene dalle foreste dell’America centrale e meridionale.
La più diffusa in coltivazione è lo
spathiphyllum Wallisii, originario dalla Colombia.
Appena importato in Europa divenne velocemente popolare a causa della sua resistenza e della crescita veloce. Può infatti superare in poco tempo i 30 cm di altezza, anche se mediamente gli esemplari vanno dai 60 ad 1 metro, quando raggiungono l’età adulta.
Un'altra caratteristica che ha favorito la diffusione è sicuramente la bellezza delle foglie, molto allungate, lucide e di un verde vivace e brillante. La disposizione di queste dona inoltre all’insieme un aspetto dinamico e moderno, adatto alle ambientazioni cittadine.
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Nel nostro paese gli Spathiphyllum si coltivano esclusivamente come piante da appartamento, poichè temono il freddo, e preferiscono minime notturne superiori ai 12-15°C. Possono sopportare condizioni di coltivazione poco idonee, quali le posizioni buie o ombreggiate, ma per ottenere piante rigogliose e fioriture abbondanti è necessario fornire almeno alcune ore al giorno di luce solare filtrata, evitando che i raggi solari colpiscano direttamente la pianta.
Questa pianta, alle nostre latitudini, viene coltivata principalmente come vegetale da interno o comunque da ritirare durante i mesi invernali. Può quindi essere tenuta solamente in vaso.
Per crescere bene ha bisogno di un ambiente mediamente caldo, piuttosto luminoso e possibilmente con una buona umidità atmosferica.
Per crescere con la vigoria che gli è propria lo spatifillo necessita di un’esposizione molto luminosa, ma la luce, soprattutto dalla primavera all’estate, non deve mai essere diretta. Se è eccessiva può infatti causare scottature.
In definitiva possiamo dire che in interni è bene posizionarla nei pressi di una finestra, magari schermata con una tenda chiara.
Teniamo sempre presente che la parte dello spatifillo più esposta alla luce cresce più velocemente. Per mantenere l’esemplare equilibrato è bene ricordarsi di ruotare il vaso ogni circa 15 giorni.
Se durante la bella stagione vogliamo spostare l’esemplare all’esterno potremo posizionarlo sotto ad un pergolato o all’ombra di un albero a foglia caduca.
Bisogna però precisare che può vivere anche in ambienti dove la luce risulti più scarsa. Generalmente reagisce piuttosto bene, rallentando solamente la crescita e, naturalmente, fiorendo un poco di meno.
VARIETÁ | CARATTERISTICHEPECULIARI | FOGLIAME E ALTEZZA | NOTE |
Wallisii | Fiori a spata bianco puro, molto slanciati | Ha foglie allungate e fini, lanceolate | La crescita è rapida. È la varietà più comune sul mercato |
Mauna Loa | I fiori sono più ovali e arricciati, color crema che diventano con l’età verdi | Foglie più larghe, 1 metro di altezza, fiori profumati | Ambiente più luminoso |
Aztec | Molto rustico | Generalmente non supera i 30 cm di altezza | Molto compatta e densa di fogliame |
Sweet Benito | Tutti i terreni, tranne quelli troppo compatti | Foglie strette |
Magic | Spate allungate. Lo spadice è molto corto e rotondo, leggermente ondulato |
Sensation | Spate molto grandi e bianchissime, affilate e che virano al verde a maturità | Le foglie hanno nervature più scure | Esiste anche una cultivar variegata |
Sweet Loretta | Spadice corto verde-giallo | Foglie molto larghe |
Floribundum | Spata verde e crema e spadice allungato di colore più scuro | Il fogliame è macchiato crema. La nervatura principale può assumere una colorazione bianca |
Per tutto l'arco dell'anno annaffiare regolarmente, lasciando asciugare leggermente il terreno tra un'annaffiatura e l'altra. In natura gli Spathiphyllum crescono sui bordi di stagni e corsi d'acqua; è comunque consigliabile evitare di annaffiare eccessivamente gli esemplari coltivati in vaso.Ogni 25-30 giorni fornire del concime per piante da fiore, in quantità dimezzata rispetto a quella consigliata sulla confezione.
Perché cresca vigoroso e sano non deve mai patire la sete. Va quindi irrigato con regolarità per tutto l’anno. Generalmente una pianta adulta con temperature medie di 20°C necessita di 2-3 interventi settimanali.
Evitiamo ad ogni modo l’utilizzo di sottovasi e anzi, lasciamo che l’acqua fuoriesca liberamente dai fori di scolo.
Un ottimo metodo per irrigare questo tipo di piante è per immersione: sarà sufficiente riempire il lavello a metà e inserirvi il vaso lasciandocelo per circa 10 minuti. Infine si fa scorrere via l’acqua e si lascia scolare l’acqua in eccesso per un po’ prima di porre nuovamente nella collocazione iniziale la pianta.
La fioritura di questa pianta è pressoché continua. Chiaramente vi sono periodi in cui le spate vengono prodotte più copiosamente (in particolare nei mesi estivi), ma se nell’appartamento le temperature e la luce ambientale lo consentono la produzione risulterà solamente rallentata durante la brutta stagione. I fiori sono di color bianco puro e molto eretti, su steli fini. Sono simili a quelli dell’anthurium (appartenendo alla stessa famiglia) e infatti in alcuni paesi viene anche chiamato “falso anthurium”.Lo spadice è invece di color crema. La loro crescita, rispetto alle foglie, è piuttosto lenta.
Gli Spathiphyllum preferiscono terreno ricco e soffice, che possa trattenere leggermente l'umidità ed anche leggermente acido; possiamo utilizzare del terriccio bilanciato, mescolato con poca corteccia sminuzzata e con una buona dose di terriccio per piante acidofile. Per uno sviluppo adeguato della pianta si consiglia di coltivarla in contenitori capienti, in modo da lasciare spazio alle nuove foglie. Il rinvaso si pratica a fine inverno o all'inizio della primavera.
Il substrato dovrà sempre essere piuttosto umido, ma mai pregno d’acqua. Deve quindi essere garantita la permeabilità e il perfetto sgrondo. L’ideale è predisporre sul fondo del contenitore uno strato drenante con materiali quali biglie di vetro o argilla espansa.
Possiamo poi utilizzare una composta apposita per piante verdi, in ogni modo con una buona quantità di torba e magari un po’ di perlite o pomice. Lasciamo sempre qualche centimetro tra la superficie del terreno e il bordo del vaso. In questa maniera l’acqua non deborderà.
gli Spathiphyllum in natura si propagano per seme; effettivamente per noi è molto più semplice propagarli dividendo i cespi di foglie,a vendo cura di mantenere alcune radici ben sviluppate per ogni porzione praticata. Le nuove piante così prodotte si pongono subito a dimora singolarmente; quest'operazione si effettua a fine estate o a fine inverno.
Come dividerlo?
Si procede all’inizio della primavera ed è un’operazione che va effettuata in linea generale ogni 4 anni.
- Prima di tutto si estrae il pane di terra e si aprono le radici aiutandosi con una penna e agendo con delicatezza.
- Separiamo lentamente le porzioni formate da steli e radici e inseriamole in vasetti differenti.
Annaffiature eccessive o la permanenza prolungata del pane di terra nell'acqua stagnante può favorire lo sviluppo di marciume radicale; spesso queste piante vengono colpite dagli acari. Lo spatifillo è una erbacea molto sana, ma può accadere che venga attaccata da insetti o da acari. Nel primo caso (possono capitare afidi) si può distribuire un insetticida a base di piretrina.
Gli acari si sconfiggono aumentando l’umidità tramite vaporizzazioni oppure (nei casi più gravi) con prodotti specifici
Sì, il mantenimento è molto semplice e in più si rivela spesso molto resistente anche a situazioni non proprio ideali. Può crescere discretamente bene anche in ambienti bui e non subisce danni immediati se per esempio siamo distratti e di tanto in tanto ci dimentichiamo di annaffiarlo. Inoltre è particolarmente semplice propagarlo e ottenere, nel tempo, altre piantine da regalare o utilizzare un altri ambienti della nostra casa.
Essendo un vegetale molto amato gli ibridatori si sono sforzati di creare nuove varietà che possano soddisfare gli amatori.
Al momento dell’acquisto è sempre bene osservare con attenzione il vaso per assicurarci che, per esempio, il pane di terra non risulti eccessivamente bagnato. In quel caso vi è il rischio di acquistare un esemplare di spatifillo con l’apparato radicale già compromesso. Sarà poi molto difficile recuperare.
Scegliamo poi sempre una pianta con foglie belle brillanti e vivaci e con almeno un fiore (così potremo controllare che sia di nostro gradimento).
In tutto le specie conosciute di spathiphyllum sono 27, tutte originarie dell’America tropicale, tranne una che invece è endemica della Malesia. È inoltre stato creato un ibrido Mauna Loa molto interessante e di dimensioni superiori al metro, adatto per ambientazioni scenografiche in ingressi o ampi saloni.
Ecco le cultivar e specie che si possono trovare più comunemente sul mercato.
Il periodo migliore per questa operazione è senza dubbio tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Questo è il momento in cui è almeno parzialmente in riposo vegetativo e quindi risentirà in misura minore delle nostre manovre. Se però dovessero insorgere problemi (quali per esempio marciumi radicali) si può intervenire anche durante il resto dell’anno. Con qualche accortezza in più l’operazione riuscirà benissimo, anche se la pianta, probabilmente, necessiterà di più tempo per riprendersi.
Generalmente si rende necessario procedere una volta all’anno, quando le radici cominciano a fuoriuscire dai fori di scolo. Inizialmente la pianta cresce molto velocemente, per poi stabilizzarsi.
E’ importante precisare però che più la pianta è grande e più spate produce.
Come per tutte le piante provenienti da aree tropicali per lo spatifillo non è importante solamente l’acqua presente a livello delle radici, ma anche quella disponibile nell’aria. Solo aumentandola potremo avere esemplari davvero splendidi.
Possiamo procedere in diverse maniere
- Vaporizzando di tanto in tanto le foglie, possibilmente con acqua demineralizzata
- Utilizzare un sottovaso riempito di argilla espansa e acqua. (evitiamo però che questa entri a contatto con le radici per non causare marciumi).
- Inserire il vaso in un altro recipiente più grande riempito con torba umida.
Ideali sono sempre temperature fresche.
Durante l’inverno vive bene in una stanza in cui vi siano dai 16 ai 18°C. La temperatura minima perché non risulti danneggiata è intorno ai 13°C.
Durante la bella stagione, invece, le medie devono attestarsi sui 20° e mai superare i 27°C. Se fa molto caldo è bene aumentare l’umidità dell’aria.
Le correnti d’aria sono invece molto da temere. Cerchiamo quindi di posizionare gli esemplari lontano da porte e finestre.
Sicuramente questo problema è causato da errori nella cura della pianta. Generalmente è sufficiente aumentare l’umidità ed esporla meglio.
Può anche essere utile somministrare quindicinalmente un concime specifico, magari con un discreto tenore in potassio.
Se la pianta è molto grande potrebbe necessitare un rinvaso o di essere divisa.
Dovremo intervenire con le forbici soltanto se vi fossero foglie secche o danneggiate. Tagliamo alla base assicurandoci che le forbici siano ben pulite e affilate.