Pianta di piombo - Aspidistra elatior
Varietà erbacea perenne rizomatosa, originaria dell'Asia orientale e dell'Africa, diffusa in molte parti dell'Asia dall'Himalaya al Giappone. Si presenta come un denso ciuffo di lunghe foglie cuoiose verde scuro, che crescono direttamente dalle radici, spesse e carnose; alcune varietà presentano foglie variegate o puntinate, solitamente di color bianco o crema. I fiori di questa pianta di piombo sono molto particolari, e spesso sfuggono alla vista, infatti spuntano direttamente nel terreno, tra le foglie, sono di colore porpora, tendente al bruno, spesso puntinati di chiaro, sbocciano in estate e possono essere seguiti da una singola bacca nerastra contenente i semi. E' anche conosciuta con il nome pianta di piombo.
L'aspidistra è una pianta ornamentale sempreverde originaria dell'Asia orientale. Per lungo tempo è stata una pianta apprezzatissima, infatti la si vedeva molto frequentemente su balconi, pianerottoli o giardini di città. Poi è caduta in disuso forse perché presente ovunque o per l'aspetto non particolarmente ricercato, ma recentemente è tornata di moda grazie soprattutto alla sua particolare resistenza e al carattere “minimalista”.
L'aspidistra è caratterizzata da un folto fogliame che si sviluppa da un rizoma carnoso.
Le foglie a forma di lancia ricordano quelle del mughetto, ma sono molto più grandi e più resistenti. Sono provviste di uno stelo di 10 cm e raggiungono un'altezza che varia da 30 cm a 50 cm. Con un colore verde intenso nella pagina superiore, più chiaro in quella inferiore, sono a margine intero, hanno una consistenza coriacea e sono caratterizzate da evidenti nervature longitudinali. I fiori carnosi di color porpora compaiono all'altezza del terreno alla fine del periodo invernale, perciò non sono particolarmente evidenti perché nascosti dal fitto fogliame; tuttavia le piante tenute in appartamento solo di rado sbocciano. La fioritura dura appena qualche giorno e, anche se non ha un particolare valore decorativo, lascia comprendere che la pianta è in buone condizioni.
Esistono delle specie di
aspidistra con foglie dalle sfumature di diversi colori, ma sono meno diffuse ed esigono posizioni in piena luce.
Aspidistra in breve |
Famiglia | Liliacee |
Genere | Aspidistra |
Tipo di pianta | Perenne |
Origine | Asia orientale |
Vegetazione | Vivace |
Fogliame | Perenne |
Portamento | Eretto |
Uso | Interno, balcone, terrazza, serra o veranda |
Altezza a maturità | Da 30 cm a 60 cm |
Velocità di crescita | Normale |
Malattie e parassiti | Ragno rosso, cocciniglie |
Temperatura | Limitata resistenza al freddo |
- L'Aspidistra è una pianta molto rustica, che sopravvive anche in condizioni avverse. In natura si sviluppa nei boschi freschi e umidi della Cina, dove può contare su un regolare apporto di umidità. No...
L'aspidistra elatior preferisce posizioni molto luminose, anche se mal sopporta i raggi diretti del sole, che causano un sensibile rallentamento della crescita e una rapida decolorazione delle foglie; si adatta senza problemi anche in posizioni a mezz'ombra o all'ombra completa, ma, in questo caso, la sua crescita sarà molto ridotta. La pianta di piombo è molto resistente alle intemperie e allo smog, così come tollera senza problemi le temperature estive alte; in inverno può tranquillamente tollerare temperature rigide intorno ai 5° C, ma teme le temperature inferiori.
Non esporla direttamente alla luce del sole nel periodo estivo poiché il sole potrebbe bruciare le foglie.
Può resistere a temperature molto varie, ma quelle ideali sono comprese tra 70 e 210 gradi. Sopporta anche le temperature rigide purché sia protetta dal gelo.
Grazie alla sua capacità di resistere a bruschi cambiamenti di temperatura, al freddo, al caldo, e in ambienti secchi, è una delle piante per interni di maggiore durata. Non necessita di particolari cure; tuttavia, se le prestate le attenzione adeguate, crescerà ancora più vigorosa.
Spesso l'aspidistra viene utilizzata in composizioni con piante sempreverdi o da fiore poiché le sue foglie mettono in valore le altre piante. Noterete inoltre che nelle composizioni floreali è in genere la pianta che resiste più a lungo.
Come pianta da interno, può essere posta in qualunque stanza, dal salotto all'ingresso, dall'ufficio alla veranda, o perfino in stanze con poca luce, ma una corretta esposizione la rende ancora più bella. Se posta in un luogo adeguatamente illuminato e ha un terriccio ben drenato, l'aspidistra fiorisce: i fiori appaiono alla fine dell'inverno e sono molto originali. Ma non accade spesso di vederla fiorire, se tenuta in appartamento.
La crescita è lenta poiché una pianta adulta produce ogni anno soltanto 4 o 5 foglie.
L'aspidistra è una pianta estremamente resistente e può perciò essere posta in luoghi (ad esempio stanze fredde o un ingresso con poca luce), in cui le altre piante non resisterebbero. Potete tenerla anche in una veranda, un giardino d'inverno, oppure all'esterno, purché non sia esposta direttamente alla luce del sole.
In genere preferisce l'ombra o la mezz'ombra: solo le varietà con le foglie screziate esigono un'esposizione maggiore alla luce.
Le cure da prestare all'aspidistra sono molto limitate: è sufficiente eliminare le foglie e i fiori appassiti, nebulizzare dell'acqua dolce sulle foglie quando fa caldo, pulire periodicamente le foglie con una spugna inumidita per eliminare la polvere, senza utilizzare prodotti lucidanti che danneggerebbero la corretta ossigenazione della pianta.
In primavera ed estate somministrate ogni 20-30 giorni del concime liquido diluito nell'acqua oppure del concime a lenta cessione.
Per evitare che la pianta diventi eccessivamente ampia, ogni due anni o tre anni dividetela e rinvasatela in più vasi di dimensione contenuta con del terriccio nuovo. Per il rinvaso utilizzate un vaso non eccessivamente grande poiché l'aspidistra non ama dei recipienti troppo voluminosi rispetto alla dimensione dell'apparato radicale. Il rinvaso è sconsigliato per le piante già vecchie: limitatevi a togliere i nuovi germogli e ad aggiungere del terriccio in superficie. Se desiderate allungare i tempi del rinvaso, togliete del terriccio alla superficie ogni anno e aggiungetene del nuovo.
Tagliate le foglie ingiallire o secche alla base.
La coltivazione dell'aspidistra |
Coltivazione | Facile |
Manutenzione | Facile |
Esposizione | Mezz'ombra |
Terreno | Ricco di humus |
Pulizia/potatura | Eliminazione delle foglie secche o ingiallite |
Necessità idrica | Media |
Umidità suolo | Drenato |
Concimazione | Periodo della ripresa vegetativa |
Moltiplicazione | Divisione |
L'aspidistra ha bisogno di innaffiature regolari in estate, ma sempre moderate, in modo che il terriccio non si inzuppi di acqua. Eliminate l'acqua rimasta nel sottovaso in modo che non ristagni, poiché l'eccessiva umidità farebbe ingiallire la pianta. Prima di innaffiare verificate sempre che il terreno sia asciutto.
Può sopportare senza problemi brevi periodi di siccità e che nei mesi freddi è opportuno diradare le annaffiature. Quando le temperature sono piuttosto elevate è consigliabile intervenire con delle vaporizzazioni di acqua sulle foglie per mantenere il giusto grado di umidità.
Si consiglia di fornire concime per piante verdi ogni 20-30 giorni, diluito nell'acqua delle annaffiature; spesso le varietà variegate tendono a perdere le macchie se il fertilizzante viene fornito in quantità eccessiva.
Il terriccio deve essere composto da terreno leggero e da uno strato drenante posto in fondo al vaso. Queste piante sono molto resistenti e si adattano a qualsiasi tipo di terreno; si consiglia comunque di utilizzare una composta costituita da terriccio universale bilanciato e da materiale a grana grossa, per garantire un ottimo drenaggio. Nei luoghi in cui le minime invernali non sono troppo rigide si può coltivare l'aspidistra elatior in giardino, alla base di alberi o arbusti, per garantirle un luogo abbastanza ombreggiato; in questo caso si consiglia di porre della ghiaia o della pietra pomice sul fondo della buca in cui si intende interrare l'aspidistra elatior, per evitare dannosi ristagni idrici. Le aspidistre sono molto longeve, ma crescono con grande lentezza, quindi, per le piante coltivate in vaso, non è necessario rinvasarle troppo spesso, all'incirca ogni 2 o 3 anni nel periodo primaverile, tra marzo e aprile.
La moltiplicazione avviene per seme, solo nel caso in cui abbia prodotto frutti, poichè i semi vanno utilizzati freschi, in autunno. Più frequentemente si procede, in primavera, quando si rinvasano queste piante, alla divisione dei cespi, avendo cura di mantenere una parte di rizoma con radici vigorose per ogni porzione praticata; le nuove piante vanno subito poste in vaso singolo o a dimora in giardino, sistemandole però in un luogo semimobreggiato.
La propagazione dell'aspidistra si effettua tramite divisione dei cespi. Si estrae la pianta dal vaso, si recidono i cespi e parte del rizoma facendo attenzione a non rovinare le radici. I cespi ottenuti vanno piantati in un vaso o in piena terra. Per il rinvaso si utilizza del normale terriccio. Non aggiungete il concime dopo il rinvaso.
Occasionalmente le aspidistre vengono attaccate da malattie fungine, da cocciniglia e da afidi. Le malattie fungine insorgono, solitamente, per un'eccessiva presenza di umidità e per la formazione di ristagni idrici; è bene, per questo controllare che il terreno scelto permetta il corretto drenaggio. Nel caso si noti la presenza di cocciniglie, se l'attacco non è massiccio, è possibile intervenire eliminando manualmente i parassiti con l'aiuto di un panno con alcool, o lavando la pianta con acqua e sapone, da risciacquare con attenzione. E' anche possibile che questa varietà venga attaccata dagli afidi, comunemente chiamati pidocchi; per eliminare il problema esistono appositi prodotti insetticidi, oppure, per un rimedio naturale, è possibile far bollire dell'aglio in acqua, filtrarla e vaporizzare poi sulle foglie.
Le macchie scure sulle foglie simili a bruciature sono il segno che la pianta è troppo esposta alla luce del sole.
Delle macchie scure possono essere ugualmente il segno di innaffiature troppo abbondanti: fate asciugare il terriccio prima di somministrare altra acqua.
Se le foglie sono spaccate, riducete la quantità di concime.
Di rado le foglie dell'aspidistra sono attaccate da parassiti a causa delle loro consistenza coriacea. È possibile che siano attaccate dal ragno rosso: la sua presenza è evidente da piccole tele sulla parte inferiore delle foglie. Per eliminare il ragno rosso è possibile usare un prodotto acaricida.
La pianta può essere minacciata dalle cocciniglie: lo notate da una sorta di muffa cotonosa e bianca. Eliminatele manualmente e pulite le foglie con cotone imbevuto di alcool denaturato o con un insetticida specifico.
Gli acari possono danneggiare la pianta insediandosi nella pagina inferiore delle foglie: determinano dapprima la formazione di ragnatele, poi la decolorazione della parte superiore e infine la caduta. Li si può combattere mantenendo umido l'ambiente intorno alla pianta e, se non scompaiono, occorre utilizzare dei prodotti acaricidi specifici.
Aspidistra elatior o aspidistra lurida è apprezzata soprattutto per il suo bel fogliame decorativo. Le sue foglie raggiungono anche i 70 cm di lunghezza e sono molto folte. Risulta particolarmente adatta a creare un angolo verde negli spazi interni sia da sola sia associata ad altre piante verdi più alte.
Aspidistra elatior variegata presenta foglie con striature longitudinali di color bianco o crema che sono più o meno spesse e più o meno numerose. Richiede un limitato apporto di concime che potrebbe far sparire le particolari striature.
Aspidistra elatior maculata è una varietà originaria dell'Asia orientale e Africa. Le foglie sono verde scuro punteggiate di macchie bianche o crema. Preferisce le posizioni a mezz'ombra od ombreggiate. L'esposizione diretta alla luce del sole fa apparire delle macchie sulle foglie e fa sbiadire il colore verde. Il terreno deve essere ricco e ben drenato e le innaffiature regolari devono essere regolari. Si consiglia di somministrare del concime a lenta cessione.
Il calendario dell'aspidistra |
Semina | In qualunque periodo dell'anno |
Messa a dimora | In qualunque periodo dell'anno |
Fioritura | Febbraio, marzo, |
Nelle regioni con un clima freddo nel periodo invernale, è consigliabile piantarla in vaso in modo da poterla mettere al riparo durante la stagione fredda. Se la tenete in una serra, piantatela in grandi fioriere associandola ad altre piante con la stessa necessità idrica.
Potete piantarla in qualunque periodo dell'anno scegliendo un vaso adatto alle dimensioni delle radici.
Preparate il vaso ponendo sul fondo della sabbia grossa o della ghiaia sottile per assicurare il giusto drenaggio. Sulla sabbia ponete del terriccio e mettete la pianta al centro. Riempite gli spazi laterali. La parte superiore della pianta deve arrivare a 3 cm del bordo del vaso. Pressate leggermente il terriccio e innaffiate, se è necessario, aggiungete altro terriccio.
È possibile coltivare l'aspidistra in piena terra, purché sia piantata in un posto riparato dalla correnti più fredde. Nei luoghi in cui le temperature invernali sono più rigide, si fa una pacciamatura intorno alla pianta a scopo precauzionale per proteggerla dal freddo.
Si consiglia di somministrare il concime liquido diluito nell'acqua nel periodo della ripresa vegetativa e sospenderlo nel periodo invernale. Se vedete che le foglie si dividono, sospendete la fertilizzazione e nell'anno successivo diminuite le dosi. Non somministrate il concime quando si effettua il rinvaso poiché l'aspidistra non ama un terreno troppo ricco.
L'aspidistra non esige la potatura, è sufficiente periodicamente le foglie che si disseccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di parassiti o malattie.
Le foglie di aspidistra recise e lucidate, grazie alla loro bellezza e al carattere coriaceo, si prestano a essere utilizzate per arricchire dei bouquet o per realizzare particolari composizioni floreali.
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L’Aspidistra è originaria della Cina e appartiene alla famiglia delle Liliaceae. La sua caratteristica principale è dovu
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