Zamia - Zamioculcas zamiifolia - zamioculcas
La zamioculcas è una pianta tropicale molto apprezzata per la sua facilità di coltivazione e per la sua resistenza a parassiti e malattie. La pianta si mostra resistente anche in condizioni difficili, quali, ad esempio, scarsa luce o disponibilità idrica limitata. Per crescere e completare il suo sviluppo, però, la zamioculcas può richiedere anche moltissimo tempo. Questa pianta, infatti, può impiegare anche trentacinque anni per svilupparsi. Ecco perché scienziati e ricercatori stanno studiando delle soluzioni e delle cultivar che crescano più velocemente. Approfondiremo meglio tutti gli aspetti colturali della zamioculcas nei prossimi paragrafi.
Pianta succulenta sempreverde originaria della Tanzania è costituita da cespi di grossi fusti carnosi, eretti, lungo cui crescono foglie simili a scaglie, cuoiose, dall'aspetto lucido e ceroso. Ha crescita abbastanza lenta e tende a produrre numerosi polloni basali; in tutto l'arco dell'anno produce infiorescenze simili a calle, di colore giallo-marrone, soltanto se la pianta è coltivata in maniera ottimale. Viene molto utilizzata come pianta da appartamento perché sopporta qualsiasi condizione di coltivazione. La zamioculcas raggiunge 2-3 metri di altezza e 3 metri di larghezza. In realtà, la pianta, specie se coltivata in appartamento e per fini ornamentali, non raggiunge mai queste altezze. La sua crescita, infatti, come già detto, è molto lenta, e in condizioni normali non si riescono ad avere esemplari più alti di sessanta o settanta centimetri. Il nome botanico della pianta è Zamioculcas zamiifolia, unica specie appartenente all’omonimo genere Zamioculcas e alla famiglia delle Araceae. Comunemente, specie nel mondo anglosassone, la pianta viene anche chiamata “ZZ plant”, nome che deriva dalle due iniziali del nome botanico. L'epiteto specifico "zamiifolia" si riferisce, invece, all'aspetto del fogliame, molto simile alle piante del genere Zamia, piante a loro volta simili alla zamioculcas, ma non appartenenti al genere di appartenenza di questa pianta. La zamioculcas è una pianta perenne sempreverde di origine tropicale e annoverata nel genere delle piante succulente, cioè grasse. A giudicare dal suo aspetto molto raffinato e delicato, sembra strano che la pianta appartenga alle succulente, spesso molto più rustiche e con un fogliame meno appariscente. Per la bellezza e brillantezza delle sue foglie, la zamioculcas viene anche definita la “ gemma della Tanzania”.
Nome | Zamioculcas zamiifolia |
Origine | Tanzania |
Famiglia | Araceae |
Esposizione | Mezz’ombra, sempreverdi |
Tipologia | Sempreverde |
Terreno | acido |
Altezza | due metri allo stato selvatico, sessanta centimetri in appartamento |
Foglie | Pennate, composte, a loro volta, da piccole foglioline lanceolate, carnose, lucide e di colore verde scuro |
Fiori | spadici di colore giallo-marrone |
Fioritura | da metà estate a inizio autunno |
Coltivazione | facile |
Propagazione | talea |
Crescita | lenta |
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Esposizione: preferisce posizioni molto luminose, ma preferibilmente lontane dai raggi diretti del sole. In primavera può essere tenuta all'aperto, in un luogo semiombreggiato; all'arrivo dell'autunno va ritirata in casa, in modo da ripararla dal freddo. In inverno posizionarla vicino ad una finestra o comunque in luogo luminoso. Questa pianta si adatta però molto bene a tutte le condizioni di illuminazione, non presentando particolari problemi.
Annaffiature: annaffiare regolarmente ogni 7-10 giorni, senza eccedere per non provocare dannosi ristagni idrici. Da marzo a ottobre fornire un concime per piante succulente ogni 15-20 giorni, sciolto nell'acqua delle annaffiature.
Terreno: si adatta senza problema a qualsiasi problema, preferendo i suoli molto soffici e ben drenati; si può coltivare in un buon terriccio per piante grasse.
Moltiplicazione: può avvenire per seme, anche se sono di difficile reperimento; solitamente le zamie si propagano per talea di foglia: le foglie vanno prelevate in autunno e interrate in posizione eretta in un composto costituito da torba e sabbia in parti uguali; solitamente la parte aerea secca completamente, mentre nel terreno si sviluppa una radice carnosa che darà vita alla nuova pianta la primavera successiva.
Parassiti e malattie: teme il marciume radicale e la cocciniglia.
La zamioculcas è una pianta ornamentale per interni caratterizzata da tipiche foglie pennate composte, a loro volta, da piccole foglioline lanceolate, carnose, lucide e di colore verde scuro. La base della pianta è caratterizzata da vistosi rizomi ( propagazioni radicali) che maturano sotto il terreno e che danno vita a talee da cui poi si possono far propagare nuove piantine. I fiori si sviluppano alla base e sono simili a degli spadici di colore giallo-marrone senza alcuna valenza ornamentale. I fiori della pianta sono infatti poco appariscenti e compaiono da metà estate all’inizio dell’autunno.
La zamioculcas cresce in quasi ogni tipo di terreno L’ideale però sarebbe un terreno leggero e con un grado di acidità o pH pari a 6. Per non sbagliare, si possono scegliere i terricci specifici per piante grasse. Questi terricci si trovano presso qualsiasi negozio di giardinaggio. La pianta cresce anche in terricci composti da una miscela di torba, terra e sabbia, che poi sarebbe proprio la miscela ideale per le piante grasse.
La pianta ama le esposizioni alla luce, ma non al sole diretto. All’interno bisogna quindi collocarla in uno spazio ben illuminato, ma senza il contatto diretto con i raggi del sole. Questi ultimi, infatti, finiscono per bruciare il fogliame della pianta. La zamioculcas resiste comunque anche a una bassa esposizione luminosa senza accusare danni o malattie. La luce, però, consente di migliorare e di velocizzare le possibilità di crescita della pianta. La zamioculcas, inoltre, può essere tenuta all’aperto finché la temperatura non scende al di sotto dei 15 ° C . Per velocizzare la crescita della pianta, la temperatura ideale deve essere compresa tra 18 ° C e 26 ° C. Temperature ancora più elevate danno un aumento della produzione fogliare.
Per svilupparsi in maniera sana, la zamioculcas ha bisogno che il terriccio venga mantenuto costantemente umido, ma non inzuppato. Le irrigazioni devono dunque essere sufficienti a mantenere una costante umidità del terreno. L’acqua non deve mai essere somministrata in eccesso, perché i ristagni causano la rottura e il danneggiamento dei rizomi. Al contrario, un terreno troppo asciutto rischia di causare la caduta delle foglie e di trasformare la pianta in una specie decidua. Quindi, durante le stagioni fredde, se la pianta è all’esterno, conviene non irrigare, in estate, invece, conviene irrigare fino a quando il terreno non appare umido. All’interno, la pianta va irrigata solo quando il terriccio appare completamente asciutto.
La zamioculcas trae enormi benefici da una concimazione mensile durante la primavera e l'estate. Per questa operazione va usato un concime liquido bilanciato e ricco di macro e microelementi. Mescolare la soluzione secondo le indicazioni riportate sull'etichetta e distribuire con l’acqua di irrigazione. La distribuzione del concime liquido va fatta solo in corrispondenza del terriccio, per inumidirlo e per impedire che il fertilizzante danneggi le radici o che, entrando a contatto con le foglie, finisca per bruciarle.
La zamioculcas viene coltivata prevalentemente in vaso, unico contenitore che consente di spostarla facilmente dall’esterno all’interno. La messa a dimora avviene all’inizio della primavera piantando le foglie recise da cui poi potranno svilupparsi le nuove piantine. La pianta va generalmente rinvasata ogni due o tre anni.
La zamioculcas si propaga per divisione o per talea. La prima operazione consiste nell’asportare i rizomi da piante madri già adulte e nell’interrarli in un altro vaso. Questa operazione, però, vista la crescita lenta della pianta, si è rivelata sempre più impraticabile, tanto da essere stata definitivamente sostituita dalla propagazione per talea. La propagazione per talea consiste nello staccare dalla pianta un paio di foglie sane e nel piantarle, dall’estremità inferiore, in un vasetto contenente una miscela di torba e sabbia. Il terriccio deve essere mantenuto umido in ogni momento, mentre il contenitore va posto in un luogo luminoso. Il vasetto con terriccio e talee può anche essere racchiuso in un sacchetto di polietilene per evitare la perdita di umidità. Anche la propagazione per talea richiede molto tempo per andare a buon fine. Quando dal terreno compariranno i nuovi bulbi, allora vorrà dire che nella primavera successiva si genereranno nuove piantine.
La potatura non è necessaria nella zamioculcas. La pianta, anzi, è una di quelle che non necessita di alcun intervento in tal senso. Gli unici interventi da praticare su questa specie sono la semplice rimozione delle parti secche e danneggiate. Queste parti vanno però rimosse solo quando è strettamente necessario.
La zamioculcas è una delle piante più resistenti ai parassiti e alle malattie, per questo viene coltivata in qualsiasi parte del mondo. La struttura vegetale della pianta resiste, infatti, a qualsiasi condizione avversa di umidità e temperatura senza mostrare quasi mai gli attacchi di insetti o di qualsiasi altra fitopatologia. Alcune avversità vengono causate solo da errori colturali. Gli eccessi di umidità, ad esempio, possono causare l’ingiallimento e la caduta delle foglie, oppure il marciume radicale. L’eccesso di irradiazione solare può invece causare la bruciatura delle foglie, lo stesso sintomo si può verificare a causa di un eccesso di concime. La caduta fogliare si manifesta anche in seguito a siccità o carenza idrica. Gli unici insetti che possono colpire la pianta sono le cocciniglie a scudetto. Questi parassiti si manifestano con delle macchie scure sui rami. Le cocciniglie a scudetto sono, infatti, caratterizzate da uno scudo marrone o bruno sul dorso. Si comportano come gli afidi, ovvero succhiano la linfa vegetale della pianta. Per combatterle, bisogna usare specifici insetticidi e regolare la quantità di acqua durante le annaffiature.
Non esistono specifiche varietà di zamioculcas, ecco perché è impossibile effettuare una precisa elencazione botanica delle stesse. E’ probabile che, a breve, nei vivai, compaiano delle varietà ibride e delle cultivar realizzate per velocizzare la crescita della pianta. Alcune soluzioni in tal senso sono già in fase di sperimentazione. La zamioculcas, pur appartenendo al genere omonimo, è simile alle piante del genere Zamia. Le varietà di Zamia più conosciute sono la zamia pumila, originaria del Caraibi e con foglie simili a quelle delle felci; la zamia furfuracea, originaria del Messico, con foglie pinnate e foglioline ovali che a maturazione assumono una colorazione rossastra, e la zamia variegata, con grandi foglie verdi screziate di giallo. Ricordiamo però che la zamioculcas fa parte della famiglia delle Araceae, mentre le piante del genere Zamia appartengono alla famiglia delle Zamiaceae.
Tutte le parti della pianta sono velenose se ingerite. Alcuni sostengono però che la velenosità o tossicità della pianta sia un mito infondato. In realtà non è così perché, le foglie e altre strutture vegetative della zamioculcas contengono ossalato di calcio. Questa sostanza, se si accumula in eccesso nel corpo umano, causa cristalli nelle urine e calcoli biliari. A contatto con la pelle, le mucose e la congiuntiva, l’ossalato di calcio può invece dare forte irritazione o infiammazione. La zamioculcas è stata spesso confusa con la zamia furfurea, pianta comunemente conosciuta anche come Cicas. Infatti, il nome zamiifolia della pianta significa “foglie della zamia”. In effetti, le strutture fogliari delle due piante sono molto simili, ma le specie di appartenenza sono completamente diverse.