Motocoltivatore utilizzo

Motocoltivatore diesel utilizzo

Il motocoltivatore diesel sfrutta i vantaggi di questo tipo di motorizzazione: presenza di coppia anche ai regimi bassi e un comportamento "docile" che per una macchina dedita a un lavoro come la fresatura non è poco. Utilizzo docile, non mansueto: disporre di potenza senza dover tenere costantemente il motore su di giri per paura di sentirlo "morire" quando la fresa richiede tuta la potenza, magari per un terreno non perfetto, è più che importante. Inoltre il costo del carburante non è propriamente una voce di secondo grado, in una gestione dei mezzi e in questo il gasolio sicuramente aiuta. Solitamente il motore a gasolio equipaggia mezzi che hanno una cilindrata superiore ai 350 cc e potenze dai 7,5 HP in sù. I motori sono sempre monocilindrici con raffreddamento ad aria, l'avviamento può essere manuale autoavvolgente o elettrico, a seconda dei modelli.
Motocoltivatore

Cinghia trapezoidale LB37: liscia per modelli, motocoltivatori HONDA F310 F360 & F380, lunghezza esterna: 965 mm, sezione: 16,5 x 9,5 mm, N ° 22431-733-622 Origine:

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Motocoltivatori che passione!

Un motocoltivatore al lavoro15 HP, questa è la potenza massima a cui può arrivare un motocoltivatore. Rispetto ad un trattore non si sale a bordo, ma si segue il mezzo che è dotato di due ruote, a piedi; i britannici, con il loro pragmatismo li definiscono "two wheels tractor". Le ruote garantiscono la trazione, sono dotate di differenziale e di freno, qualche volta di serie, altre come optional. La presa di potenza fornisce la forza per far funzionare gli attrezzi e il tutto trae la potenza da un motore a scoppio, a gasolio o a benzina. La gamma di attrezzi collegabili alla macchina agricola rende possibili tanti lavori: in primavera, per preparare il terreno alla semina; in estate per il controllo delle infestanti; in autunno per distruggere ciò che rimane delle infestanti e delle colture e in inverno per rimuovere la neve con lame, turbine e spazzole.

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    Per chi è il motocoltivatore

    Motocoltivatore con lama da neve Il motocoltivatore è una macchina agricola adatta a tutti: hobbisti e professionisti, con macchine e motorizzazioni adatte ai vari utilizzi. Si parte con cilindrate attorno ai 200 cc che erogano una potenza di circa 5 HP per arrivare sui 500 cc di un diesel da 12 hp circa. Il cambio, sui modelli più leggeri ha una marcia avanti e una retro che in quelli concepiti per l'uso professionale possono diventare tre per tipo, con possibilità intermedie, a seconda dei costruttori e dei modelli. La trasmissione è di tipo meccanico, con una vite senza fine e ingranaggi a bagno d'olio. La fresa può avere il senso di rotazione uguale a quello delle ruote del mezzo o essere controrotante. Le frese controrotanti trovano impiego in quei terreni duri, difficili da lavorare, in cui la configurazione classica di questa macchina agricola avrebbe delle difficoltà.


    Motocoltivatore utilizzo: Gli attrezzi per il motocoltivatore

    Motocoltivatore con turbina Grazie alle stegole reversibili (il "manubrio") è possibile equipaggiare il nostro mezzo con molti attrezzi. Un aratro assolcatore, per esempio. Montato dietro alla fresa è utilissimo per preparare i solchi d'irrigazione fra le file, se invece avete dell'erba da tagliare basta staccare la fresa, girare le stegole e il motocoltivatore è pronto per essere equipaggiato con la barra falciante. Per rimuovere le foglie dai viali o spazzare un piazzale, invece, sono a disposizione le scope meccaniche. Non è tutto, a riprova della versatilità di questo tipo di macchina sono disponibili due attrezzature diverse per lo sgombero della neve: la lama o la fresa da neve, altrimenti detta turbina. L'utilizzo della lama permette le rimozione con la semplice spinta della neve, mentre la fresa la "spara" a distanza.



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